Ma Quentin Tarantino è impazzito?

Dopo la tiepida reazione della critica per Bastardi senza gloria, si pensava che Tarantino avrebbe ridotto la durata del suo film. Invece, sembra che la stia allungando. E' un caso di suicidio cinematografico?

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

La cosa bella, è che all'epoca si parlò di Jackie Brown come di una delusione commerciale. In effetti, dopo l'enorme successo a sorpresa di Pulp Fiction, quella pellicola non ottenne gli stessi risultati. Eppure, con un budget di 12 milioni di dollari e un incasso nei soli Stati Uniti di 40 (in tutto il mondo mi sembra furono un centinaio, ma vado a memoria), è indubbio che il film sia stato un bell'affare per Tarantino e soci.

Ho ricordato il fatto perché, con questo regista, la confusione tra fantasia e realtà è sempre alta. L'impressione è che, nella sua carriera, la stampa sia sempre stata un passo indietro rispetto a quello che faceva. In ordine, Pulp Fiction non venne certo esaltato da tutti all'epoca della sua uscita (anche per polemiche ridicole sulla violenza che conteneva) e non si capì la rivoluzione che portava, poi invece la stessa stampa lo trattò come il messia e difese anche partecipazioni a film francamente indifendibili (Four Rooms, per esempio). Quando arrivò Jackie Brown, ecco ritornare delusi per quello che invece era un prodotto dall'ottimo rapporto costi/ricavi. Poi, per Kill Bill, a parlarne come se fosse il secondo avvento.

Insomma, qualsiasi cosa dica la stampa normalmente su Tarantino, ci sarebbe da avere delle perplessità. Tuttavia, se c'è una cosa sicura nella carriera di Tarantino negli ultimi dieci anni, è la sua sempre maggiore autoindulgenza. Autoindulgenza nel ripetersi continuamente con le sue storie (basti vedere quanti riferimenti alle sue precedenti pellicole c'erano in Kill Bill), al di là del normale stile di un autore. E autoindulgenza soprattutto nella durata delle sue pellicole (sfido chiunque a dirmi che le quattro ore di Kill Bill sono strettamente necessarie).

Ecco, se c'è una cosa che mi ha sempre sorpreso degli ultimi lavori di Tarantino, fin dai tempi di Dal tramonto all'alba (lo so, non l'ha diretto lui, ma avendolo sceneggiato e interpretato, peraltro all'apice della sua fama, il suo peso è evidente) è il contrasto tra le intenzioni (gli omaggi al cinema di serie B) e i risultati. Infatti, come è possibile conciliare il ricordo di quelle pellicole con durate monstre con trame decisamente scarne? Insomma, la lezione di A prova di morte, ossia un bell'inseguimento automobilistico di cinque minuti preceduto da un'infinità di chiacchiere inutili, sembra che non sia ancora stata recepita.

E' notizia recente che Tarantino ritornerà in sala di montaggio per Bastardi senza Gloria, presentato da poco al Festival di Cannes e che sembra avere gli stessi problemi delle sue ultime opere (ossia concept molto interessante, ma narrazione diluita in maniera eccessiva). La soluzione logica, visto che molti a Cannes si erano lamentati dell'eccessiva durata, sembrava quella di tagliare. Invece, sembra che Tarantino potrebbe aggiungere qualche cosa (in particolare una sequenza con Michael Fassbender).

Ora, la questione qui è semplice. Tarantino viene da un flop enorme come Grindhouse (anche se, per onestà va detto che non solo Robert Rodriguez ne era coresponsabile, ma soprattutto che era il suo episodio quello maggiormente andato fuori budget). La Weinstein Company sta vivendo un periodo anche più brutto di quello del suo protetto, tanto che molti considerano a rischio la sua stessa sopravvivenza. Eppure, questo progetto è costato ben 70 milioni di dollari, cifra non semplicissima da recuperare. Ci vorrebbero, infatti, almeno 150 milioni di incassi mondiali per sperare poi di ritornare in pari e vedere magari dei profitti dopo l'home video. Sarebbe naturale pensare che Tarantino possa fare un passo indietro e magari avvicinare il suo film alle due ore/due ore e dieci, una durata decisamente più commerciale.

Eppure, si ha l'impressione che Tarantino non si renda conto di cosa ci sia in ballo. Il timore è che il suo talento (indiscutibile e che 15 anni fa cambiò la storia del cinema) rischi di venir stroncato dalla sfiducia totale dei produttori, che dopo un altro sonoro flop (di cui questa volta deterrebbe la paternità al 100%) difficilmente gli affiderebbero poi budget ingenti. Chissà, magari tornare a piccoli lavori low cost gli farebbe anche bene. Tuttavia, restringere il campo delle sue possibilità sarebbe veramente un peccato. Non vorrei, insomma, finire con qualche decina di commentatori a discutere ferocemente delle sue pellicole sul forum, mentre intanto il mondo esterno lo trascura completamente. Dall'essere il regista più cool del mondo a diventare un nome di nicchia, il passo non è breve. Ma possibile...

Tutte le informazioni sulla trama, il cast, i video e le foto le trovate nella nostra scheda.

Bastardi senza Gloria esce il 21 agosto negli USA, da noi il 6 ottobre. 

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