[Lucca 2012] Assassin's Creed III - Rievocata la Battaglia di Bunker Hill

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Ecco il nostro resoconto della suggestiva rievocazione tenutasi a Lucca Comics & Games. Sangue, piombo e malattie...

Dopo le sabbie della seconda Crociata e le dolci colline di Monteriggioni, la saga di Assassin’s Creed si è spostata fra le nevi di Boston, dove, dinnanzi alla decadenza del Vecchio Mondo e di antichi imperi, nell’ormai lontano 1776, alcuni grandi uomini come George Washington e il Marchese di La Fayette hanno potuto assistere alla nascita di una nazione. Il Giovane Paese sorto dal sacrificio, dalla guerra e dalla volontà di 13 colonie ribelli, in breve tempo, sarebbe diventato la prima potenza del mondo e una fiaccola di libertà si sarebbe accesa, diventando un faro per tutti i diseredati del mondo, al grido

“Give me freedom, or give me death!”

Assassin’s Creed III, uscito da pochissimi giorni nei negozi italiani, ci accompagna proprio in quei fatidici anni, quando l’esercito federato, inferiore per mezzi, uomini e capacità, seppe far fronte e, infine, sconfiggere la maggior potenza militare europea. Nei panni di Connor, l’ennesimo antenato di Desmond dopo Altair ed Ezio, ci uniremo alla ribellione, cercando al tempo stesso di tenere sotto controllo le mosse dei nostri acerrimi nemici, i templari, ormai da secoli alla ricerca dei frutti dell’Eden. Presto potrete leggere su queste pagine la nostra recensione, tuttavia, al di la degli aspetti meramente ludici, Assassin’s Creed è ormai un fenomeno di costume e - anche qui a Lucca - vedendo la mole di cosplayer vestiti da membri della Setta, si capisce subito come il pubblico non sia né sazio né stanco delle avventure dei killer vestiti di bianco.
Ieri, durante il terzo giorno giorno del Lucca Comics & Games, Ubisoft ha deciso di fare le cose in grande, celebrando l’uscita del gioco con una rievocazione della battaglia di Bunker Hill, uno degli scontri chiave della Guerra d’Indipendenza, nonché primo vero giro di boa di uno scontro fino a poco tempo prima decisamente sbilanciato a favore degli inglesi.

Nel 1775, infatti, gli indipendentisti non se la vedevano per nulla bene, l’assedio di Boston andava avanti ormai da mesi e le guarnigioni di Sua Maestà Britannica stavano per sferrare l’attacco finale. Grazie ad alcuni informatori, il colonnello Prescott, comandante delle truppe di stanza in città, venne a sapere che gli inglesi stavano per occupare le colline appena fuori dalla baia atlantica (le Bunker Hill, appunto) e, con un certo sprezzo del pericolo, decise di mettersi personalmente alla testa di 1200 uomini che avrebbero avuto il compito di difendere fino alla morte l’avamposto, il tutto per dimostrare che l’esercito volontario delle ex colonie era perfettamente in grado di resistere all’avanzata del ben più organizzato e armato corpo d’Inghilterra.
Le cronache dell’epoca riferiscono che Prescott ordinò ai suoi uomini di non sparare finché “non avessero visto il bianco degli occhi del nemico”, in modo tale da risparmiare munizioni, lo scontro si rivelò tuttavia, abbastanza impari e l’esercito americano, dopo un’eroica resistenza, dovette arrendersi, consegnando le colline nelle mani del nemico. Gli inglesi, però, gioirono per poco dato che la vittoria era costata un numero ingente di vittime e moltissimi proiettili senza, peraltro, cambiare l’andamento complessivo dell’assedio di Boston. Il resto, come si suol dire, è storia, nonostante la sconfitta, le truppe indipendentiste riuscirono a riorganizzarsi e, sotto il comando di George Washingon inflissero agli inglesi una serie di sconfitte decisive, tutte figlie di quel primo scontro in campo aperto che, per la prima volta, aveva dimostrato come, anche l’esercito più potente del mondo fosse tutto fuorché invincibile.

“Abbiamo imparato...con dolore, che gli Americani, se ben comandati, sono ottimi soldati tanto quanto noi...”

Dal diario di un ufficiale inglese

Per ricostruire lo scontro, Ubisoft ha pensato bene di scegliere un setting mozzafiato, ovvero l’enorme spianata che si trova sotto le mura cittadine di Lucca, interamente scevra di ogni edificio moderno e, al tempo stesso, sovrastata dalle ripidissime pareti che - da oltre 500 anni - proteggono la città da possibili invasori. Con oltre 200 comparse, un intero campo militare americano ricostruito e costumi di ottima fattura, la rievocazione messa in campo da Ubisoft e dai ragazzi di Laboratorio Comunicazione (che ha curato l’intera organizzazione pratica dell’evento) è stata davvero suggestiva e, oltre al grande pubblico, anche noi giornalisti non siamo riusciti a trattenere le esclamazioni di meraviglia quando inglesi e americani hanno comincato a spararsi addosso, lasciando morti e feriti sul campo di battaglia. Il momento in cui la folla è esplosa, com’è ovvio, è stato quando, sul dorso di un cavallo color ambra, ha fatto la sua entrata in scena Connor il quale, dopo aver ammazzato un paio di guardie usando l’ascia e le lame celate, ha eseguito il suo omicidio freddando in un sol colpo il comandante della guarnigione inglese. L’intera scena è durata circa una quarantina di minuti e, sarà stato il cielo, sarà stata la luce, sarà stata la bellezza dell’ambientazione ma ci è sembrato di essere per davvero dentro una scena di Barry Lyndon più che in un pomeriggio lucchese di novembre. Com’è ovvio noi di Badgames non abbiamo potuto esimerci dal curiosare un po’ nei dintorni del set e, presto, potrete vedere su queste pagine il nostro videoblog con un sunto della battaglia e una sorpresa che non vi sveliamo. Per ora vi invitiamo a cliccare qui per tutte le informazioni più aggiornate su Assassin’s Creed III e qui per seguire in diretta tutti gli aggiornamenti dal Lucca Comics & Games 2012.

Trovate tutte le nostre foto dell'evento cliccando su questa immagine e subito sotto il nostro video dell'evento:

Grazie a Wikipedia per lo schema della battaglia.

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