Da Logan ad Alien: Covenant, abbiamo visto un’anteprima dei film Fox più attesi dell’anno!

Da Logan ad Alien: Covenant, la 20th Century Fox ci ha regalato un assaggio dei film più attesi dell’anno!

Redattore per badtaste.


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La 20th Century Fox ci ha gentilmente invitato, nella serata di ieri, ad assistere a un’anteprima dei film più attesi dell’anno.

Abbiamo potuto dare uno sguardo ad alcune scene inedite di Logan, Alien: Covenant, The War - Il Pianeta delle Scimmie, La Cura dal Benessere e - in anteprima assoluta - The Greatest Showman on Earth.


The Greatest Showman on Earth (25 dicembre 2017)

[caption id="attachment_216883" align="alignnone" width="600"] Foto tratta da "The Prestige". Il look di Hugh Jackman nel musical ricorda molto quello nel film di Christopher Nolan.[/caption]

Le riprese del film diretto dall'esperto di effetti visivi Michael Gracey sono terminate da poco e il materiale mostrato è stato un semplice sguardo dal dietro le quinte.

Il progetto, sviluppato come un musical, si incentra sulla vita di Phineas Taylor Barnum, creatore del più grande spettacolo circense del mondo. Nel backstage, che presenta un'anteprima della spettacolare colonna sonora, assistiamo alla preparazione del cast e alle complesse coreografie. Il regista spiega che la pellicola è in sviluppo dal 2009.

"Dopo tanta preparazione, avere la possibilità di presentare al mondo il nostro lavoro è una sensazione meravigliosa".

La vicenda narrerà della sua infatuazione per la cantante d’opera Jenny Lind, senza tralasciare la sua natura di imbroglione e le sue spiccate doti imprenditoriali.  Nel cast Rebecca Ferguson, Michelle Williams, Zac Efrono e Zendaya.

Logan (2 marzo 2017)

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Alien Covenant (19 maggio 2017)

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The War - Il Pianeta delle Scimmie (28 luglio 2017)

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La Cura dal Benessere (24 marzo 2017)

Decisamente più consistente l'anteprima dedicata a La Cura dal Benessere, il nuovo film di Gore Verbinski, tornato dietro la macchina da presa dopo The Lone Ranger. Anche se si tratta solo di una parte della pellicola, è evidente che il regista abbia lavorato con grande cura alla messinscena, producendo inquadrature di grande impatto visivo e curando tantissimo anche il suono.

Il footage si apre con un uomo che - poi scopriamo essere una pedina importante di una grande azienda - decede a causa di un infarto. Si trova in una stanza piena di computer su cui scorrono dati di carattere economico, grafici e statistiche. La cinepresa passa dal corpo senza vita dell’uomo a una parete della stanza su cui sono affisse una serie di fotografie e si ferma su una foto ben precisa, ritraente proprio uomo steso a terra. Al di sotto della foto, una scritta: “Miglior Venditore dell’anno”.

Nella scena successiva incontriamo il protagonista del film, Lockhart, interpretato da Dane DeHaan. Anche lui è un venditore, è in viaggio verso la Svizzera ed è molto preso dal suo lavoro, dividendosi tra il cellulare e il computer. Un bambino seduto nel sedile di fianco al suo gli rivolge uno sguardo mesto. Sul finestrino ha disegnato un diavolo, un segnale non proprio positivo che preannuncia qualcosa di terribile.

Il controllore passa per obliterare il suo biglietto e poi gli chiede: “Viaggio di lavoro o di piacere?”. Lui gli risponde con un’occhiataccia: “Dice sul serio?”. La cinepresa indugia sui documenti sparsi sul tavolino del sedile per poi focalizzarsi su una lettera. Da qui parte un flashback che ci mostra i motivi di questo viaggio.

Il nostro protagonista si dirige in una stanza piena di uomini e donne, chiaramente suoi superiori. Questi gli porgono una lettera inviata loro da un collega partito per un centro benessere in Svizzera, un certo Pembroke. Ha deciso di lasciare il lavoro e la sua posizione di prestigio all’interno dell’azienda perché convinto di avere un malessere e di aver trovato la soluzione ai suoi problemi. "C'è un male oscuro dentro di noi, che sale come la bile e ci lascia l'amaro in fondo alla gola. È lì, in ciascuno di voi seduti intorno al tavolo. Solo quando sappiamo cosa ci affligge, possiamo sperare di trovare la cura".

Vorremmo che andasse in Svizzera e riportasse indietro il signor Pembroke” gli intimano loro. “Senza la sua firma, la fusione a cui aspiriamo non sarà possibile”.

Ritorniamo al presente. Il nostro Lockhart è in auto e si sta dirigendo verso il centro benessere svizzero. “È qui per curarsi?” gli chiede l’autista. “No, sono qui per affari”. “Ero sorpreso, infatti. Solitamente sono tutti più vecchi. E ricchi”. Durante il dialogo apprendiamo che Lockhart ha una madre a cui è molto legato, ma non ha un padre. La madre si trova in una casa di cura. “Non ti piace qui?” chiede il ragazzo alla madre, durante un flashback. “Perché dovrebbe piacermi?” ribatte lei. “Sono venuta qui per attendere la morte”. Durante il dialogo la vediamo dipingere una ballerina di ceramica su un carillon. “Ti piace? Questa è diversa dalle altre”. “Ma mi sembra uguale a tutte le altre statuette” risponde il figlio. “Questa no. Questa danza, è felice. Ma non sa che sta sognando”.

Presente. Mentre si avvicinano al maniero, l’autista racconta a Lockart la storia di quel gotico ambiente. 200 anni prima era la dimora di un Barone ossessionato dalla purezza di sangue. Era così convinto di questo che credeva che l’unica in grado di poter generare un figlio da lui fosse sua sorella. Le sue idee furono prese molto male dalla comunità di fedeli e lui finì per abbandonare la religione. Una notte, però, sua sorella fu bruciata al rogo. L’incendio divampò anche in tutto il castello, che cadde in rovina. Il barone fu obbligato ad assistere alla morte della sua amata sorella e alla distruzione della dimora.

Arrivato finalmente al palazzo, Lockart viene accolto da un ambiente idilliaco. Una grande quantità di persone - tutte di una certa età - è in cortile a fare esercizio fisico, yoga e praticando ogni genere di sport. “Aspettami qui. Ci metterò al massimo 20 minuti” raccomanda all’autista. Il ragazzo entra nell’edificio principale e dopo un piccolo diverbio con una segreteria poco incline a fargli incontrare Pembroke, riesce a parlare con un suo superiore. Il dottore interpretato da Adrian Schiller gli spiega che l’orario per le visite è passato e gli chiede di tornare alle 19.00, facendo uno strappo alla regola. “È molto importante che Pembroke sia con me sul volo per New York domattina”. Il dottore ribatte che “tutto dipenderà da lui. Pembroke è un paziente, non un prigioniero”.

A quel punto Lockhart si congeda dal dottore e si rimette in auto in direzione di un albergo. Sulla via del ritorno il ragazzo scorge dal finestrino una donna vestita d’azzurro e a piedi scalzi che lo scruta dall’alto. La giovane misteriosa è interpreta da Mia Goth. Dopo quest’attimo di distrazione, la scena è disturbata da un cervo che con grande violenza si scaglia contro l’auto. L’autista cerca di attutire il colpo sterzando, ma finisce fuori strada, l’auto si capovolge e Lockhart perde i sensi.

Il ragazzo si risveglia dopo 3 giorni in un morbido letto. “Non ho mai dormito meglio in vita mia” dice a una inserviente. Si trova di nuovo nel centro benessere e con grande orrore scopre di avere del gesso a una gamba. “È una frattura composta” gli dice un medico interpretato da Jason Isaacs. “Poteva andare peggio”. Il dottore lo tranquillizza dicendo che ha già avvertito l’ufficio. “Approfitti per prendersi una bella vacanza. È ai piedi delle alpi svizzere! Siamo ad alta quota, quindi le consiglio di bere tanta acqua”. Lockhart asserisce e si scola un bicchiere. Qualcosa ci dice che non si tratta di semplice acqua.

Nella scena successiva Lockhart cerca di indagare su dove sia Pembroke. Con le stampelle inizia ad aggirarsi per il grosso edificio. Una inserviente lo ferma e gli chiede se si è perso. Lui annuisce e lei gli chiede il nome. “Pembroke” mente. La donna prende una lista dalla cartellina e poi trova il nome. “Oh, sì, ecco. A quest’ora deve dirigersi al bagno turco”. Lockhart le sorride e si dirige lì.

Nel bagno turco le cose cominciano a farsi molto inquietanti. Il giovane si mette alla ricerca dell’uomo e finisce in una stanza priva di persone. Si volta per andarsene, ma con grande orrore scopre che dove prima c’era una porta, adesso c’è una parete. È chiuso in una stanza senza via d’uscita e lentamente in lui comincia a farsi strada del puro terrore. Si volta in continuazione fin quando non trova un varco. Davanti al varco passa un…cervo, lo stesso cervo che qualche giorno prima era stato causa del suo incidente. Il ragazzo supera il varco e entra in una stanza con un uomo seduto, con il volto abbassato. È Pembroke.

 

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