Life is Strange: True Colors, quando le emozioni diventano un vero superpotere | Anteprima
Sono passati pochi minuti dal termine della presentazione di Life is Strange: True Colors, nuovo titolo sviluppato da Deck Nine Games
Pochi minuti fa si è appena conclusa la presentazione di Square Enix dedicata all'annuncio della nuova opera videoludica sviluppata da Deck Nine Games, già autori di Life is Strange: Before the Storm. Noi di BadTaste.it abbiamo avuto la straordinaria possibilità di assistere a una presentazione a porte chiuse di questa nuova avventura e siamo pronti a trasmettervi le nostre emozioni. Ebbene sì, questa volta ci concentreremo proprio sulle emozioni, perché dopo aver visionato il trailer avrete già maturato un vostro giudizio sul titolo e perché, in Life is Strange: True Colors, le emozioni sono davvero alla base di tutto.
La protagonista di questa nuova storia si chiama Alex Chen e, da anni, si trova a dover convivere con un particolare "superpotere", che lei considera ormai una vera e propria maledizione. Alex è in possesso di sorta di empatia aumentata che le permette di percepire le emozioni delle persone che la circondano e di farle proprie. Questo ha reso la vita della ragazza un vero e proprio inferno, spingendola ad allontanarsi da molte relazioni e a vivere una vita circondata dai colori emanati dai sentimenti della gente. La scoperta della morte del fratello spingerà Alex a indagare sulla sua scomparsa e, per farlo, dovrà ricorrere a quella maledizione a lei tanto invisa.
Se fate una rapida ricerca su Google, troverete come le emozioni umane vengano definite come un processo multicomponenziale (articolato in più componenti) e come esse abbiano un decorso temporale e vengano attivate da stimoli interni ed esterni. È incredibile constatare come questa definizione descriva alla perfezione le opere di Dontnod Entertainment e di Deck Nine, permettendo ai giocatori di vivere avventure estremamente emotive con una precisa dilatazione temporale. La suddivisione in episodi, infatti, è parte fondamentale dell'esperienza, permettendo a ognuno di noi di fruire della narrativa con il ritmo che preferisce. Una scelta che, mai come questa volta, è stata alla base di alcune decisioni prese della produzione Square Enix.
Alex Chen è in possesso di un superpotere tanto semplice, quando sottovalutato: comprendere le persone. La sua abilità di leggere le emozioni e di decodificarle in base a una gamma cromatica si lega ad alcuni temi elementari della psicologia. Temi ripresi anche da alcune produzioni cinematografiche (Inside Out), ma che in verità risalgono a studi ben più antichi. Dopotutto a quanti non è capitato di "vedere nero", di diventare "bianchi per la paura" o di avere una "fifa blu".
La genialità di Deck Nine Games sta nel prendere questi concetti, costruirci attorno una storia e di immergerla all'interno di un gameplay dal grandissimo potenziale. Immaginate di avere di fronte una persona che vi sta mentendo spudoratamente, ma di poter percepire le sue vere intenzioni. E se qualcuno vi dichiarasse il proprio amore, ma voi foste in grado di comprendere i suoi reali sentimenti?! E se, come Alex, aveste a che fare con una persona violenta e foste in grado di calmarla assorbendo la sua rabbia e la sua frustrazione? Le stareste distanti o agireste? E se intervenire fosse l'unico modo per salvare la vita a una vittima della furia di questa persona? È innegabile: il potenziale narrativo ed emotivo dietro a Life is Strange: True Colors è a dir poco immenso.
Se aggiungete a tutto ciò una colonna sonora che mescola nuovi brani di mxmtoon e Novo Amor con canzoni di artisti del calibro di Radiohead, Phoebe Bridgers e Gabrielle Aplin capirete che ci sono le basi per una vera e propria opera d'arte. Un'opera d'arte in grado di stupire, affascinare, spaventare, divertire e interessare. Insomma: un'opera in grado di emozionare.
E lo abbiamo già ripetuto più volte: le emozioni sono alla base di Life is Strange: True Colors e noi non vediamo l'ora di scoprirne tutte le sfumature.