Leonardo, la serie tv: cosa c'è di vero e cosa è inventato?

La serie tv Leonardo ha debuttato sulla Rai, spingendo gli spettatori a porsi varie domande su cosa fosse romanzato e cosa no nelle puntate

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La serie tv Leonardo ha debuttato sulla Rai, spingendo gli spettatori a porsi varie domande su cosa fosse romanzato e cosa no nelle puntate. Facciamo il punto su alcuni fatti e personaggi mostrati nella serie e vediamone la veridicità.

LEDA E IL CIGNO DI LEONARDO DA VINCI

La serie si apre con una scritta che parla di un presunto dipinto perduto di Leonardo, questo Leda con il cigno di ispirazione mitologica che non sarebbe mai stato trovato. Certo, la scritta nella serie è abbastanza enfatica e netta: "Il più grande capolavoro di Leonardo da Vinci, Leda e il cigno, non è mai stato trovato". Ma al di là di questo, Leonardo lavorò davvero a questo soggetto negli ultimi anni della sua vita, quelli trascorsi in Francia. Oggi tuttavia il dipinto è considerato perduto, dato che ne sopravvivono solo testimonianze scritte nel '500 e '600, mentre poi effettivamente se ne perdono le tracce. Oggi possono essere ammirati solo vari schizzi preparatori, nonché varie copie dell'opera vinciana.

LEONARDO ALLA BOTTEGA DEL VERROCCHIO

Leonardo fu effettivamente allievo di Andrea Del Verrocchio a Firenze, come altri straordinari artisti rinascimentali. Nel 1468 fu posta la sfera dorata in cima alla cupola del Brunelleschi di Santa Maria del Fiore, e fu Verrocchio a curarne i lavori. Essendo di rame, la sfera attirava molti fulmini e uno di questi, nel 1601, la fece precipitare a terra (il punto è ancora oggi segnalato). La perizia nei calcoli richiesti per completare l'opera sicuramente ispirò Leonardo nella sua ricerca instancabile nei decenni successivi, ma probabilmente tutta la storia del blocco del Verrocchio e dell'aiuto provvidenziale di Leonardo è romanzata. Vera è anche la collaborazione di Leonardo sul dipinto Il battesimo di Cristo – oggi agli Uffizi – nel quale dipinse il volto dell'angelo. I lavori si svolsero circa dal 1475 in poi, quindi dovremmo considerare un certo passaggio di tempo negli eventi raccontati.

LA CATERINA DA CREMONA DELLA SERIE LEONARDO È ESISTITA DAVVERO?

Nel caso del personaggio di Matilda De Angelis, la musa ispiratrice Caterina, la finzione prevale davvero sulla realtà storica. Le fonti che possono essere rinvenute su questa presunta figura storica sono poche e vaghe, e ancora di più lo sarebbero le sue origini o attributi. Per non parlare del rapporto con Leonardo. Insomma, la cosa migliore – come peraltro evidenziato in dichiarazioni dalla produzione – sarebbe gustarsi in questo caso la storia come serie tv e non come documentario.

RITRATTO DI GINEVRA DE' BENCI

Si gioca parecchio con le date anche nel caso del malinconico ritratto di Ginevra De' Benci, che Leonardo realizzò in un periodo tra il 1474-1478 o forse addirittura 1480. Sempre nel 1474 la donna andò in sposa a Luigi di Bernardo di Lapo Nicolini, di quindici anni più vecchio di lei. All'epoca il padre Amerigo Benci, che nella serie commissiona l'opera a Leonardo, era già morto. Tutta la vicenda nella serie viene riletta alla luce del disprezzo della donna per un matrimonio obbligato, che spiegherebbe i tratti tristi di Ginevra. Non è una spiegazione da escludere, nel senso che esistono delle interpretazioni contemporanee che spingono in questa direzione, ma nemmeno confermata.

LA VITA PRIVATA DI LEONARDO NELLA SERIE

Anche in questo caso cronaca storica e romanzo si fondono. Molte sono le analisi storiche sulla presunta omosessualità di Leonardo (soprattutto nel rapporto con il modello Salai); quel che sappiamo è che nel 1476 fu effettivamente mossa contro di lui un'accusa di sodomia che fu poi archiviata quando ancora lavorava alla bottega del Verrocchio. L'episodio viene raccontato nella serie tv.

La serie Leonardo è composta da otto puntate che andranno in onda per quattro serate su RaiUno dal 23 marzo al 13 aprile. Si tratta di un progetto di respiro internazionale che nasce dalla collaborazione tra broadcaster europei, prima di varie produzioni che si baseranno su elementi culturali riconoscibili e condivisi.

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