L'eccitazione per il 3D sta calando?

Una statistica mostra come il pubblico stia optando sempre di più verso le proiezioni in 2D rispetto a quelle in 3D più costose. Alcuni dubbi sulla ricerca, ma anche dei segnali preoccupanti...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Sicuramente nel 2010 una delle discussioni più accese è quella sul 3D: rivoluzione che cambierà la storia del cinema o moda che avrà vita breve? Il fatto che il dibattito prosegua dimostra che non c'è una risposta semplice.

Sicuramente, dopo un periodo in cui sembrava che il 3D avrebbe dominato il mondo nei prossimi decenni (ancora qualche giorno fa, Repubblica sosteneva che la maggior parte dei film in uscita nel 2010-2011 saranno in 3D, nativo o riconvertito, tesi francamente bislacca), ora le reazioni negative hanno la meglio. Come questo articolo di The Wrap, che mette a confronto i risultati americani degli ultimi prodotti 3D.

Va detto che alcuni aspetti della ricerca lasciano perplessi. Sicuramente, non ha alcun senso confrontare gli incassi di Alice in Wonderland con quelli di Cats & Dogs 2. Non è certo solo questione di 3D se il pubblico ha nettamente preferito il primo al secondo. Un altro punto che non mi convince è che vengano forniti soltanto i dati del primo weekend, mentre sarebbe interessante vedere come hanno tenuto in 3D certe pellicole che non hanno soddisfatto le aspettative tecnologiche di questo mezzo (in particolare, Scontro tra titani e il recente L'ultimo dominatore dell'aria).

Molto più indicativo invece il dato percentuale che mostra quanta parte degli incassi sono arrivati dal 3D. Si è partiti dal quasi 80% di spettatori che hanno visto Avatar in 3D, al 70% di Alice in Wonderland e al 68% di Dragon Trainer, due dati comunque notevoli e apprezzabili. Il crollo si è avuto con Scontro tra titani (52%), forse anche grazie a una pubblicità negativa sulla riconversione che ha messo in guardia una bella fetta di pubblico. E dopo che Shrek - E vissero felici e contenti e Toy Story 3 hanno riportato al 60-61% l'asticella del 3D, gli ultimi prodotti sono scesi al 56% de L'ultimo dominatore dell'aria, al 55% di Cats & Dogs 2 e soprattutto al 45% di Cattivissimo me. Va anche precisato che quest'ultimo film ha avuto un numero ridotto di sale 3D a disposizione, quindi anche in questo caso si tratta di un dato da prendere con le molle.

Si potrebbe pensare che avesse ragione Jeffrey Katzenberg a preoccuparsi qualche mese fa, criticando operazioni speculative come la riconversione lampo di Scontro tra titani. Certo, prodotti come quello non permettono al pubblico di avere grande fiducia nel 3D, ma va anche detto che di brutti film di successo è pieno il mondo (e quindi non è per forza detto che un brutto 3D provochi enormi danni). Quello che sembra essere il vero problema è il biglietto maggiorato, che soprattutto negli Stati Uniti (ma casi negativi si registrano anche in Italia) ha portato ad aumenti sconsiderati e pericolosi.

Per esempio, tra novembre e dicembre 2010 in Italia usciranno quattro film per famiglie in 3D. Non è difficile prevedere che, dando per scontato il successo del settimo capitolo di Harry Potter, qualcuno di questi film non avrà il successo sperato, visto che la spesa per chi ha dei figli inizia a diventare eccessiva. E sicuramente i primi dati americani di Step Up 3D, uscito questo weekend raccogliendo 15 milioni di dollari (il dato peggiore della serie), sono un ulteriore campanello d'allarme. E, come sostiene David Poland, i 28 titoli in 3D già previsti per il 2011 rischiano di diventare un bagno di sangue. Insomma, l'impressione è che la corsa disperata a rendere tanti prodotti in 3D rallenterà. Con le buone o con le cattive...

Vi ricordo che, per segnalarmi temi interessanti, potete mandarmi una mail o scrivermi su Facebook o Twitter...

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