Le sorprese del 2007 - parte seconda
Dopo aver parlato di Come d'incanto, Hairspray e American Gangster, scopriamo quali sono i due maggiori successi a sorpresa del 2007: una commedia e una pellicola epica...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
2 - Svalvolati on the Road (Wild Hogs)
Ma non si era detto che il cinema ormai è una questione di adolescenti? E allora, chi è andato a vedere questa pellicola, che vede protagonisti quattro quarantenni, peraltro neanche in grande forma? E non si tratta solo di qualche persona, visto che siamo di fronte alla commedia di maggiore successo del 2007. Evidentemente, di trentenni-quarantenni che si ritrovano in crisi d'identità è pieno il mondo e qui hanno trovato pane per i loro denti. Anche perché, a differenza delle nostre pellicole di questo genere (in cui tutti si limitano a parlare all'infinito e magari si fanno le corna), qui almeno c'era un bel viaggio on the road per gli Stati Uniti in moto. In patria, un trionfo con 168 milioni, ma anche all'estero (84) se l'è cavata bene. Ed è la seconda pellicola con John Travolta in questa classifica. Qualcosa vorrà dire, no?
1 - 300
Non dev'essere un buon segno se la pellicola che ha provocato la sorpresa maggiore dell'anno è anche una di quelle che ho odiato maggiormente, come spiegato bene nella recensione. Eppure, la realtà è innegabile e di fronte a 455 milioni di dollari nel mondo (di cui 245 oltreoceano, il che dimostra che le leggende sulla raffinatezza europea rispetto agli States sono appunto leggende) non si può negare l'evidenza. Forse, la storia ha fatto presa nella sua tronfia retorica ideologica (se siamo arrivati a vedere gli spartani come modelli, siamo messi male), in un mondo che cerca disperatamente degli eroi e delle figure bigger than life. Se a questo aggiungiamo una regia ruffiana (che ha fatto sembrare l'utilizzo smodato del ralenti come una rivoluzione) e degli attori perfetti (nel senso che si sono allenati molto per scolpire i loro addominali e grugniscono senza sosta), ecco che tutto funziona. Speriamo solo che gli altri realizzatori non vogliano copiare da questa pellicola...
La recensione del film