Le grandi delusioni - seconda parte

Dopo aver parlato di Giorni di tuono, Striptease e Snakes on a Plane, scopriamo i primi due titoli della nostra speciale classifica: una pellicola che conosciamo bene e una italiana!

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Per chi si fosse perso la prima parte (in cui c'era anche la spiegazione della classifica), può trovarla qui.

2 - Grindhouse
Grindhouse ha il dubbio onore di essere già stato presente nella nostra lista di flop del 2007 (al secondo posto anche in quel caso, quando si parla dei perdenti peggiori, quelli che arrivano secondi anche in classifiche di questo tipo). Trattasi di caso simile a quello di Snakes on a Plane, ma in questo caso vero e proprio flop al botteghino. Che qualche fanatico di pellicole strane su Internet sia impazzito all'idea, passi. Ma che i mezzi di informazioni tradizionali fossero veramente convinti che si trattasse di una gallina dalle uova d'oro, ripensandoci ora, fa veramente sorridere. Ennesimo esempio, semmai ce ne fosse bisogno, che se lasciare totale libertà d'azione ad un regista è pericoloso, farlo con due contemporaneamente rischia di provocare risultati drammatici. In effetti, il budget è salito sopra i 70 milioni e la pellicola ne ha fatti 25 negli Stati Uniti, mentre in Europa (dove i due episodi sono usciti separatamente) ha raccolto veramente spiccioli.  

Perché ha fallito: perché è una presa per i fondelli. Vuoi fare un omaggio ai b-movie e spendi più di 70 milioni di dollari? E poi, quelle pellicole erano così dialogate come l'episodio di Tarantino (ma per carità...)? E chi l'ha detto che la gente vuole vedere i b-movie? Magari certe megaproduzioni hollywoodiane sono dei prodotti cormaniani ad alto budget, ma certo non se ne vantano...

1 - Il caimano
Sembrerà strano mettere una pellicola italiana così in testa a questa classifica. Ma quello che è accaduto con questo film ha in effetti dell'incredibile. Cerchiamo di fare ordine. Da tempo, si sapeva che Moretti stava preparando una pellicola su Silvio Berlusconi, ma i mesi che hanno preceduto l'uscita della pellicola nel 2006 (peraltro, in concomitanza delle elezioni) sono stati deliranti. Il film sembrava dover cambiare la storia d'Italia, molto di più di tanti attentati, delle Brigate rosse, della morte di Mattei, della vittoria della Democrazia Cristiana nel 1948 e quant'altro. Nulla sarebbe stato più lo stesso, tanto che qualcuno (anche e soprattutto in cerca di pubblicità facile) chiedeva addirittura a Moretti di rinviare l'uscita del film, perché avrebbe potuto risultare controproducente per lo schieramento di centrosinistra. Ecco, a pensarci in questi giorni di crisi di governo e di elezioni anticipate, cercate di frenare le risate. Anche perché i risultati sono stati tutt'altro che storici: se in Francia (in cui Moretti è adorato) ha fatto 200.000 spettatori (un quarto de La stanza del figlio), è in Italia che ha deluso maggiormente. Infatti, 6,6 milioni di euro dopo tutto questo casino è pochissimo. Per intenderci, ogni episodio di Notte prima degli esami ha fatto più del doppio. A proposito di film che rimarranno nella storia...

Perché ha fallito: intanto, è un bruttissimo film, cosa che sicuramente non ha aiutato il passaparola. E anche perché ormai la distanza tra i giornalisti togati e il pubblico normale è diventata enorme, considerando che c'è gente che non solo ha paura di parlare male di un Berlusconi o di un D'Alema (e vabbeh, almeno ha un senso), ma anche di Moretti. Aneddoto personale: dopo la proiezione de Il caimano, in cui la platea (almeno quella non portata dall'ufficio stampa) era allibita, passo accanto al direttore di un importante quotidiano. E' chiaramente deluso e anche un po' schifato dalla pellicola. Ma, sorpresa, quando la sera lo sento parlare in radio, fa tutto un discorso sull'importanza del film nella nostra società. Ecco, se un'utilità Il caimano l'ha avuta, è stata quella di mostrare lo stato dei nostri mass media... 

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