Le grandi delusioni


Ci sono film di cui si è parlato moltissimo, che avrebbero dovuto sbancare il botteghino e diventare dei fenomeni di costume. Invece, non hanno soddisfatto le attese. Vediamo quali sono...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

A differenza di un articolo simile sui flop del 2007, questo pezzo è un po' diverso. Non si tratta tanto di prendere in esame titoli che hanno causato dei danni ai loro produttori, quanto pellicole che sembravano dover cambiare il mondo e che invece non hanno retto (per vari motivi) il peso delle attese. Si tratta di prodotti che andavano al di là del semplice mondo del cinema, per diventare (secondo i mass media) dei fenomeni di costume, almeno prima di arrivare in sala. Ovviamente, di titoli di questo tipo ce ne sono molti. Noi ne abbiamo scelti cinque che ci sembrano decisamente significativi...

5 - Giorni di tuono
Ai lettori più giovani, questo titolo potrebbe non dire molto. Eppure, è forse l'esempio maggiore di hubris hollywoodiana di quel periodo. In ordine, i due produttori più fichi del pianeta, Jerry Bruckheimer e Don Simpson, che avevano inventato l'high concept movie (decidete voi se è qualcosa di cui vantarsi o meno) e che non sbagliavano mai un colpo (Ufficiale e gentiluomo, Flashdance, Top Gun, i primi due episodi di Un piedipiatti a Beverly Hills). La maggiore star dell'universo, Tom Cruise, che peraltro ritrovava il regista (Tony Scott) che lo aveva lanciato nella stratosfera con Top Gun, in una storia sulle competizioni automobilistiche (adrenalina, adrenalina, adrenalina). Mettiamoci anche l'apporto della giovane scoperta australiana Nicole Kidman (che proprio in questo film si innamora, veramente, di Cruise) ed è ovvio che avremo un successo senza precedenti, no? E invece, il film viene ricordato come un flop disastroso, anche al di là dei risultati effettivi. Infatti, per un budget (reale) probabilmente sugli 80-90 milioni, nel mondo ne sono stati incassati più di 160. Non una vittoria a Montecarlo, ma neanche uno spaventoso incidente.

Perché ha fallito: La sceneggiatura non era ancora terminata all'inizio delle riprese e questo spiega anche la lievitazione del budget. Una storia banale e poco avvincente. Per saperne di più, leggere il relativo capitolo di High Concept, il libro su Don Simpson che Jerry Bruckheimer (comprensibilmente, ma magari non del tutto giustamente) considera spazzatura.

4 - Striptease
C'era un tempo, o pargoli più giovani che leggete BadTaste, in cui Demi Moore era la regina di Hollywood (e quindi del mondo), una Julia Roberts più sexy che poteva scegliersi tutti i progetti più importanti. D'altronde, se tra il 1990 e il 1996 sei la protagonista di enormi successi come Ghost, Codice d'onore, Proposta indecente, Rivelazioni e Il gobbo di Notre Dame (la voce di Esmeralda) e magari fai storia apparendo nuda incinta sulla copertina di Vanity Fair, quando annunci un film in cui la tua attività principale è lo spogliarello, il mondo si ferma e non aspetta altro. E invece no, a dimostrazione che non ci sono regole fisse nel mondo del cinema.
In realtà, la fama di flop se l'è fatta grazie ai pessimi risultati americani (circa 32 milioni di dollari), mentre nel resto del mondo (per fortuna che ci siamo sempre noi europei 'colti') ha raccolto altri 80 milioni. Non malissimo per un budget di 50...

Perché ha fallito: potremmo dirvi che la storia è stupida o gli attori sono eccessivi. In realtà, forse si tratta di un caso in cui le attese di vedere centimetri di pelle umana erano così alte da dover deludere per forza. Magari, funzionano meglio esempi di scandalo più contenutistico, come Rivelazioni o Proposta indecente.

3 - Snakes on a Plane
Le prime due pellicole, a differenza della prossima coppia, sono state realizzate in un'epoca pre-Internet. Qui, invece, le aspettative sono state create completamente online, per poi passare sui mass media tradizionali, incapaci ovviamente di discernere tra un prodotto per una cerchia (molto rumorosa ed attiva) di fan e un film da grande pubblico. Tanto per capire l'assurdità della situazione, alcuni mesi dopo che il film era uscito negli Stati Uniti in maniera deludente, quando, insomma, si era capito che da noi l'avrebbero visto due gatti (neanche quattro, complice anche la mancanza di una proiezione stampa), una importante rivista cultural/giovanilistica italiana (il nome lo ometto per carità di patria) pensò bene di dedicargli la copertina. Risultati? Budget di 33 milioni di dollari (bassissimo per gli standard hollywoodiani), negli Stati Uniti ha conquistato 34 milioni, nel resto del mondo 28 (di cui in Italia spiccioli). Sicuramente avrà recuperato l'investimento grazie all'home video e ai mercati televisivi, ma visto che doveva conquistare il mondo...

Perché ha fallito: intanto, percezione sbagliata di Internet, che sarà utilissimo per creare fenomeni (Cloverfield docet), ma non è ancora sufficiente per sbancare ai botteghini senza i media tradizionali. E poi, è un film che non mantiene le promesse: i serpenti in digitale sono bruttissimi, la trama è idiota senza essere spassosa e le battute memorabili sono rarissime.

Fine prima parte - La seconda uscirà il 14 febbraio

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