Le dieci migliori nuove serie tv del 2020
Quali sono state le dieci migliori nuove serie tv uscite nel 2020? Ecco l'elenco delle novità televisive da recuperare assolutamente
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
LE MIGLIORI NUOVE SERIE TV DEL 2020
Normal People
Questo adattamento dal romanzo Persone normali di Sally Rooney è arrivato come un fulmine a ciel sereno e ha conquistato tutti. Protagonisti sono Marianne Sheridan e Connell Waldron (Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal), due giovani irlandesi al centro di una relazione amorosa che va avanti per anni e a fasi alterne, mentre i due affrontano il difficile passaggio verso l'età adulta. Loro due sono bravissimi, ma a funzionare davvero è il racconto appassionato, sincero, carico di umanità e fragilità.

I May Destroy You
Davvero straordinaria Michaela Coel, che qui è sceneggiatrice, regista, protagonista di un progetto che definire personale è dire poco. Basandosi anche su esperienze personali della creatrice dello show, la serie parla di stupro e delle conseguenze della violenza subita. Ma sarebbe comunque un limite fermarsi a questa definizione, quando in realtà qui si parla in generale dei limiti del consenso nei rapporti umani. Senza retorica, senza melodramma, con crudo realismo.

Lovecraft Country
Il Watchmen di quest'anno, anche se non riuscito come la serie di Damon Lindelof. Eppure sarebbe un peccato perdersi questa serie appassionata, arrabbiata, carica di immagini fortissime, tra le più memorabili dell'anno. Lovecraft è solo un nome e un pretesto per parlare di discriminazione e razzismo, pregiudizio, paura e riscatto negli Stati Uniti degli anni '50 simili a quelli di oggi. E farlo attraverso il linguaggio dell'orrore.
Ted Lasso
Poteva non sembrare un progetto così interessante questo di Jason Sudeikis che recupera un suo vecchio personaggio da alcuni sketch e ci costruisce sopra una serie. E invece è davvero adorabile. Ted Lasso è un allenatore di football che viene chiamato ad allenare una squadra di calcio (il motivo si capirà) e riesce a conquistare tutti grazie al suo carattere sincero, gentile, positivo. La serie non è mai sdolcinata, ma riesce a parlare con leggerezza di maschilismo tossico, dell'esigenza del fallimento, e della necessità di comportarsi come esseri umani decenti anche nelle difficoltà.
Tales From the Loop
Se avete odiato questa serie probabilmente siete in buona compagnia e nessuno potrà davvero contraddirvi. Ma questo show di fantascienza dal ritmo lentissimo ispirato alle opere di Simon Stalenhag ha un cuore affascinante che non può essere ignorato. Le persone che vivono intorno ad un luogo dove si conducono esperimenti ne vivono le conseguenze sulla pelle. E sono storie che parlano di predestinazione, di scelta, morte, pietà umana. Un'esperienza televisiva assurda, impegnativa, diversa da tutto il resto.
Unorthodox
Una bella miniserie in quattro parti che parla di emancipazione, femminismo e desiderio di riscatto. Shira Haas dona attraverso il suo fisico minuto una forza straordinaria a questa donna di nome Esty che fugge da una comunità ebraica ultra-ortodossa. Si ritroverà a Berlino, dove potrà coltivare i propri sogni. L'inizio della storia potrebbe risultare abbastanza lento, ma la serie prende il suo passo abbastanza in fretta e tutto culmina in una scena di canto che è una delle cose emotivamente più potenti viste quest'anno.
The Great
Quanta energia in questa serie con Elle Fanning! Siamo alla corte di Caterina la Grande, o meglio, questa è ancora la corte del marito Pietro III, ma non aspettatevi un ingessato period drama. The Great è una serie trascinata dai suoi interpreti (Nicholas Hoult adorabile da odiare), ma anche dal suo ritmo, dalle battute, dai momenti grotteschi a corte. Una serie scritta in modo moderno, frizzante, coinvolgente. La veridicità storica la mettiamo da parte (infatti il sottotitolo è "una storia occasionalmente vera") ma qui davvero non è importante.
Little America
I vari volti dell'America in questa serie che lascia ampio spazio a racconti marginali in un anno segnato, anche, dalle tensioni sociali. Si tratta di una serie antologica in cui ogni episodio si concentra su una storia diversa. Risultato sono otto piccole perle che non fanno del tema la loro bandiera e si accontentano, ma raccontano prima di tutto personaggi, storie vere, drammi con i quali si può empatizzare.
High Fidelity
Zoe Kravitz interpreta la protagonista in questa trasposizione del libro cult di Nick Hornby "Alta fedeltà". E fa suo il ruolo di questa proprietaria di un negozio di dischi incasinata e bloccata. La serie gestisce bene commedia e dramma, nell'ennesima variazione della storia di non-più-così-giovani bloccati rispetto al loro futuro. Al ritmo della playlist che assume sempre grande importanza, una storia sincera e appassionata, aggiornata rispetto al materiale originale. E, detto sottovoce, migliore del vecchio film con John Cusack.
La regina degli scacchi
Non fosse altro per il fenomeno imprevedibile ed enorme che ha rappresentato, questa è una delle serie dell'anno se non LA serie dell'anno. Però si dà il caso che sia anche davvero bella. Anya Taylor-Joy è magnetica nel ruolo di questa scacchista eccezionale che conquista un trionfo dietro l'altro. La serie è un gioiello di scrittura, ritmo, messa in scena, cura nei dettagli. Non c'è molto altro da aggiungere, vedetela.
Quali sono state secondo voi le migliori serie tv del 2020? Lasciate un commento!