Le candidature agli Oscar: un commento
Nove candidature sia per The Hurt Locker che per Avatar, ma non sono soddisfatti entrambi. Ottimo risultato per Bastardi senza gloria e Precious, poche sorprese ma scelte comunque interessanti e in alcuni casi sfiziose...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Magari tra un mese, alla cerimonia di premiazione, il risultato non sarà lo stesso, ma oggi ad aver vinto è stata Kathryn Bigelow. Intanto, The Hurt Locker ha ottenuto il maggior numero di candidature assieme ad Avatar, con la differenza che non era scontato che venisse nominata anche in certe categorie tecniche. Ma dove la Bigelow ha battuto l'ex marito (e speriamo che per il prossimo mese non si continui a parlare di questo aspetto con articoli concentrati solo su questo) senza appello è in due aspetti fondamentali. Intanto, la categoria delle sceneggiature originali: The Hurt Locker c'è, Avatar no (come avvenuto peraltro con Titanic).
Intanto, tra i due litiganti, va benissimo Quentin Tarantino, ma senza quello 'spunto' che ti faccia pensare che possa giocarsela per i due premi principali tra un mese. Otto candidature sono un risultato ottimo per Bastardi senza gloria, così come le due per il sonoro (anche se la partita vera non si gioca lì), ma ottenere qualcosa in più (come una nomination per una delle attrici) sarebbe stato importante. Probabilmente, non si è riusciti a decidere su chi puntare tutta la promozione, oscillando tra Diane Kruger (più nota al grande pubblico) e Mélanie Laurent (che a mio avviso ha il ruolo più forte).
Comunque, non c'è da lamentarsi, così come è il caso di Precious (che ottiene 5 candidature nelle sette categorie principali in cui poteva farcela, insomma ovunque tranne che per gli attori maschi) e Up, che diventa il secondo titolo animato della storia a entrare nella lista dei migliori film (va detto però che La bella e la bestia ottenne questo riconoscimento quando le candidature erano ancora solo 5).
In generale, non ci sono grandi scandali di cui lamentarsi. The Blind Side tra i migliori dieci film in assoluto è certamente la cosa che mi convince di meno, ma gli oltre 200 milioni di dollari hanno aiutato e molto. E mi dispiace che manchi Ponyo (ma Miyazaki aveva vinto la statuetta per La città incantata, quindi...), ma se questo ci permette di fare la conoscenza con il titolo irlandese The Secret of Kells, ben venga. Anzi, va notato il coraggio di portare avanti questo titolo, a scapito di un colosso come L'era glaciale 3 (che, per carità, non merita nulla, ma visto che è il secondo cartone coi maggiori incassi della storia questo aspetto poteva pesare) e un titolo come 9, prodotto da due pezzi grossi come Tim Burton e Timur Bekmambetov.
E' anche sfumata la possibilità di due donne registe candidate nello stesso anno e francamente me ne dispiace soprattutto perché ritengo il lavoro di Lone Scherfig (An Education) decisamente migliore di quello di Lee Daniels (secondo regista afroamericano a ottenere la candidatura nella storia, dopo John Singleton). Così come avrei preferito veder candidato Alfred Molina per An Education (si capisce che mi è piaciuto questo film, vero?) rispetto al Matt Damon non straordinario di Invictus. Comunque, di certo sono avvenute poche sorprese, se chi scrive ha azzeccato tutti i dieci attori protagonisti e le cinque sceneggiature non originali. Per fortuna, il ristretto numero di giurati che votano per il film straniero non hanno snobbato il bellissimo Un profeta, è stato notato (non era semplice, il film in America non ha certo sfondato) il lavoro tecnico in Parnassus (nomination per costumi e scenografie) e The Messenger ha battuto 500 giorni insieme per la miglior sceneggiatura originale (condivido il parere di Khristopher Tapley, scelta giusta).
Proprio la sceneggiatura di The Messenger ha dato vita alla terza candidatura italiana, quella che però pochi hanno notato (a differenza di quella di Mauro Fiore per la fotografia di Avatar e di Aldo Signoretti e Vittorio Sodano per la candidatura de Il divo). Infatti, il cosceneggiatore Alessandro Camon è un italiano che da tempo si è trasferito negli States.
Infine, piccola nota personale per chi ogni tanto descrive Badtaste come un sito che parla "solo di New Moon e Avatar". Oltre ad aver già recensito tutti i dieci film candidati all'Oscar, se andate a guardare la lista dei cinque documentari candidati, scoprirete che ben tre (Burma VJ, The Cove, Food, Inc.) sono già stati recensiti su queste pagine (e ho idea che tra questi ci sarà il futuro vincitore). Non malissimo...