Le 10 scene più iconiche di BoJack Horseman

BoJack Horseman ha da poco compiuto 10 anni, e noi lo festeggiamo con le 10 scene più significative

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Il pezzo che segue è uno dei più difficili che siano mai stati scritti per questo sito (forse) (non vorremmo esagerare). Il punto è: in questi giorni si festeggia il decimo compleanno della messa in onda della prima puntata – e di tutte quelle successive, in realtà – della prima stagione di BoJack Horseman, che sbarcò su Netflix il 22 agosto 2014 (da noi in Italia ci mise un anno ad arrivare). E se avete visto BoJack Horseman sapete che parlarne è sempre un bel casino, come si dice in gergo tecnico: la serie creata da Raphael Bob-Waksberg è, oltre a tutta una lunga serie di cose bellissime, anche una delle opere più dense e stratificate di questi ultimi anni.

Come si fa quindi a scegliere solo dieci scene iconiche da guardare e riguardare e che ci ricordino quanto BoJack Horseman sia stato un mix clamoroso e forse irripetibile di comicità di alto livello, postmodernismo narrativo e tristezza a palate? Una serie nichilista ed esistenzialista ma anche assurdista, spesso a livelli di mal di pancia dalle risate. Noi ci abbiamo provato: noterete che la nostra selezione (presentata in sciocco ordine alfabetico, perché non ci va di fare preferenze) non è particolarmente divertente, perché la risata è una delle cose più soggettive che esistano – per esempio, chi scrive è affezionato alla gag di Todd e dei clown dentisti, ma magari voi che leggete ne preferite altre. Abbiate pazienza: ci abbiamo provato, e forse l’unica vera soluzione è riguardarsi tutta BoJack Horseman dall’inizio alla fine. Una nota finale: abbiamo incluso i video di tutte le scene, in lingua originale perché crediamo che le voci siano fondamentali in questa serie (e anche perché non tutte si trovano in italiano); se non conoscete l’inglese, YouTube dovrebbe darvi la possibilità di attivare i sottotitoli istantanei.

Cuddlywhiskers ci parla della felicità

Il creatore dello sfortunatissimo BoJack Horseman Show, ex produttore che ha trovato la felicità altrove, fa una piccola/grande lezione su cosa sia questo concetto così sfuggente. Poche frasi che colpiscono al cuore, soprattutto se riascoltate con il senno di poi.

Il finale

L’ordine alfabetico ci costringe a infilare l’ultima scena della serie in alto nella lista, invece che usarla come chiusura. Ci sarebbe parecchio da dire su come BoJack Horseman si chiude, noi ci limitiamo a una considerazione: è vero, come dicono molti, che il finale è imperfetto e incompleto; ma è bello e giusto che sia così.

Il trip di BoJack

Una delle prime dimostrazioni della potenza anche visiva di BoJack Horseman, che non è solo uno show di battute e gag ma anche bello da vedere e da gustarsi – anche quando quello che succede è tutt’altro che allegro, come capita in questo clamoroso trip da droghe varie.

Il monologo motivazionale di Princess Carolyn

Una delle scene più famose della serie, nella quale uno dei personaggi più amati si guarda allo specchio e si rimette in pista dicendosi da sola tutte quelle cose che il resto del mondo si dimentica sempre di dirle. È un momento Taxi Driver che mette bene in evidenza la fondamentale solitudine di Princess Carolyn.

Free Churro – l’intero episodio

D’accordo, non è “una scena”, ma in un certo senso sì: Free Churro è, al netto di flashback e divagazioni varie, un episodio-bottiglia, un lungo monologo che si svolge tutto in una stanza – quella dove si sta celebrando (forse) il funerale della madre di BoJack. La segnaliamo anche per ricordare un altro caso di episodio-bottiglia, Un pesce fuor d’acqua, il quarto della terza stagione: è più vario e dinamico e quindi non rientra in questa lista, ma è uno degli apici assoluti di BoJack Horseman.

La morte di Sarah Lynn

“Sarah Lynn? Sarah Lynn…? … Sarah Lynn?”

Mr. Peanutbutter ruba la D di Hollywood

Ecco finalmente un po’ di leggerezza: il furto della D che trasforma Hollywood in Hollywoo è uno dei momenti più genuinamente assurdi dell’intera serie, e alla base di una gag ricorrente che ci porteremo dietro per sei stagioni.

“What are you doing here?”

Sapete quella storia secondo la quale i veri artisti sono solo quelli che soffrono, e la felicità è un pessimo motore per la creatività? La scena di BoJack che deve pronunciare una semplice frasetta e lo fa sempre con il tono sbagliato perché è troppo contento ne è una rappresentazione perfetta.

“Stupid piece of shit”

L’omologo per BoJack del succitato monologo di Princess Carolyn, con tutto ciò che significa: “motivazionale” e “autoinsultante e autoderogatorio” per l’ex protagonista sono concetti che coincidono. Il video qui sotto è un montaggio che raccoglie tutti i momenti in cui la voce della depressione sussurra a BoJack: chi ne ha sofferto si riconoscerà senza fatica.

Todd sgrida BoJack per la prima volta

Uno dei momenti più importanti dell’intera serie: persino Todd ha un limite, e quando BoJack e il suo costante cospargersi il capo di cenere superano la sua soglia di sopportazione, anche il personaggio più buffo della serie arriva a sbroccare. Dimostrandosi più sveglio di quello che sembri, visto che in poche frasi fa una diagnosi sintetica e perfetta di tutti i problemi del suo amico.

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