L'attesa per Twilight

Cosa ci dobbiamo aspettare dall'uscita della pellicola di Catherine Hardwicke in Italia? Riuscirà ad allargare il proprio pubblico? E che risultati può ottenere? Ecco cosa ne pensano i nostri esperti...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Fin da quando è iniziato a lievitare il fenomeno Twilight, molti si sono chiesti quale fosse la reale consistenza di questo film. Si tratta solo di un evento internettiano (come sostiene qualcuno), come magari capitato con prodotti come Cloverfield (comunque un successo per il budget ridotto che aveva), o invece c'è qualcosa in più, che può portare al cinema un pubblico più vario e allargato? Di sicuro, anche nel nostro Paese la saga letteraria di Stephenie Meyer sta conquistando folle di appassionati (40.000 copie vendute nei primi due giorni per Breaking Dawn). Vediamo allora cosa pensano i nostri esperti del target di riferimento e quale pubblico potrebbe abbracciare, cominciando da Marco Spagnoli del Giornale dello spettacolo:

Twilight è sicuramente un film evento, perché deriva le sue potenzialità commerciali da un fenomeno letterario iniziato come nicchia e che oggi ha raggiunto dei numeri rilevanti. Anche se, ovviamente, non è una franchise family e per preteens come High School Musical, a differenza di HSM3, potrebbe aprirsi ad un pubblico più ampio di ragazzi, ma non solo, includendo ventenni e trentenni lettori dei libri. Credo che siamo lontani da eventi come Harry Potter, ma al tempo stesso il film può dare sorprese molto interessanti, perché il test sul campo al Festival di Roma ha dimostrato la passione dei fan.

Ma quali sono le sensazioni di chi vive quotidianamente il contatto col pubblico? Ecco cosa ne pensa l'esercente Casty the Clown:

Se il film è ben fatto e trasmette le emozioni del libro, potrà, secondo me, togliersi qualche soddisfazione alla distanza (leggi ottima tenitura), magari portando al cinema anche mamma, papà e qualche maschietto. Però, salvo rarissime eccezioni (un paio di sessantenni colpiti dal trailer), ricevo anch'io richieste da un target che non supera la maggiore età. Per giunta, poche richieste finora.

mentre questa è l'opinione di Daniel Cleaver (Responsabile del Supercinema di Carbonia, in provincia di Cagliari):

L'interesse da me è scarsino. Al momento pare interessare solo alle teenager, dai 20 in su non se lo fila anima viva. Quindi un target pure più ristretto rispetto a quello di High School Musical 3, che va dai 5 ai 17-18 anni. Per Twilight, un po' mi preoccupa il menefreghismo che c'è da me, però ammetto che capita spesso che l'interesse arrivi solo nei 10 giorni precedenti l'uscita. Posso dire con certezza, però, che qua il libro l'hanno letto solo le giovanissime.

Dalle parole dei nostri esperti, si capisce chiaramente qual è il punto della questione. Sicuramente, Twilight è in grado in Italia di attirare molte ragazze/donne giovani, come dimostrato anche dal fortissimo interesse per gli eventi legati al Festival di Roma. Il punto è capire quanto interesserà anche agli altri. Difficile pensare che possa conquistare una gran fetta di pubblico adulto, quindi l'interrogativo vero è sapere se anche i maschi giovani affolleranno le sale, magari spinti dall'ultimo trailer italiano, che si concentra maggiormente sull'azione, o semplicemente portati dalle loro ragazze/sorelle/amiche. Se fosse così, conquistare buona parte del pubblico dai 15 ai 30 sarebbe un bel colpaccio. Ma a che incassi può arrivare Twilight? Ecco cosa ne pensano rispettivamente Spagnoli, Casty e Daniel Cleaver:

Secondo me è verosimile che ci sia un'apertura al primo posto con un incasso tra il milione e mezzo e i tre. Il problema è che queste cifre derivano dal numero di copie, dalla scelta delle sale e, soprattutto, dalla campagna intesa non soltanto sotto il profilo quantitativo, ma anche qualitativo essendo stata orientata, per il momento, soprattutto ai ragazzi.

L'incasso del primo weekend è una vera incognita, per l'incasso totale vedo difficile abbattere il muro degli 8-9 milioni.

Come totale punterei tra gli 8 e i 9 milioni. Di più la vedo dura, il mercato è parecchio imballato quest'anno, si incontra grandissima difficoltà a superare una certa soglia.

Va detto però una cosa importante. Twilight, nonostante sia un film molto atteso, è costato decisamente poco per gli standard hollywoodiani (40 milioni ufficiali, probabilmente una cinquantina con le riprese aggiuntive). Non c'è bisogno, quindi, che incassi come uno Spider-Man o un Pirati dei Caraibi per portare notevoli profitti alle casse della Summit e dei distributori internazionali. Ecco che anche un dato sui 7-8 milioni in Italia, per dare il via a una saga che promette di andare avanti, sarebbe comunque un risultato molto interessante. 

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