L'amica geniale 4, Lenù diventa adulta negli episodi 3 e 4

Gli episodi 3 e 4 dell'Amica geniale: Storia della bambina perduta ci restituiscono un ritratto di Elena che, ritrovando amici e famiglia del rione, capisce davvero di essere diventata adulta

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Ieri sera su Rai1 sono andati in onda gli episodi 3 e 4 dell'Amica geniale: Storia della bambina perduta. Dopo aver introdotto Elena adulta (Alba Rohrwacher) nei primi due episodi, ritroviamo il personaggio a Napoli, circondato dalla famiglia e dai vecchi amici del rione, tra cui ovviamente Lila (Irene Maiorino).

Ricapitoliamo cos'è successo.

Episodio 3 - I compromessi

Il terzo capitolo della quarta stagione comincia con Lenù trasferitasi a Napoli insieme alle due figlie. Tra visite ai nonni, la presenza incostante di Nino e il ritrovo con Lila, la sua vita procede con apparente tranquillità. Lenù comincia a fare pace con il suo passato e, soprattutto, con sua madre. Immacolata (Anna Rita Vitolo), che non ha mai lesinato commenti severi e crudeli, svela alla figlia di essere sempre stata segretamente orgogliosa di lei. Parole che hanno un forte impatto su Elena, dal momento che la madre è malata di cancro. In quel momento avviene il passaggio di consegne, in cui Lenù diventa finalmente adulta, assumendo il ruolo di genitore nei confronti della stessa madre: aiutandola quando sta male, accompagnandola in ospedale, facendole indossare le pantofole. Senza contare che la protagonista sta diventando madre per la terza volta: è infatti incinta di Nino, mentre contemporaneamente anche Lila aspetta un figlio.

Episodio 4 - Il terremoto

Il quarto episodio conserva uno dei momenti più intensi dell'intera stagione, ma forse anche dell'intera serie. Il terremoto scuote Napoli e il rione e Lila e Lenù decidono di uscire di casa, trovando riparo come molti nell'auto in mezzo alla strada. Lila è come paralizzata ed è in quel momento che si confessa all'amica, ritornando per un attimo bambine. Parla di una "smarginatura" a cui Elena Ferrante, nei romanzi, ha dedicato tanto spazio - uno spiraglio attraverso cui la sua testa riesce a guardare oltre la realtà. Afferma: "La testa non posso fermarla". Lila si aggrappa a Lenù, implorandola di non abbandonarla o sarebbe crollata. Nuovamente Elena, di fronte all'amica sperduta, scende a patti con la realtà e con il suo essere diventata adulta. A questo si aggiunge un ulteriore tassello: Nino, nel mezzo del terremoto, ha deciso di partire con moglie e figli per mettersi in salvo lasciando lei sola. Nell'immagine finale, Lenù guarda verso il soffitto del suo appartamento e nota una crepa, simbolo della fine dell'idillio che condivideva con il suo amante.

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