L'adattamento di Twilight

Come sempre per la trasposizione di un popolare romanzo, la fase di passaggio al cinema è estremamente delicata. Ecco cosa possiamo aspettarci dalla sceneggiatura di Twilight...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

In questi anni, abbiamo spesso analizzato le sceneggiature di vari film, dal Signore degli Anelli al Cavaliere oscuro, magari basandoci sul testo sacro, ossia il manuale di sceneggiatura di Robert McKee, Story. Quello che non avevamo mai fatto è stato tentare di capire come poteva risultare un adattamento di un romanzo prima ancora di vedere il film in scena. Ci proviamo ora con Twilight, specificando ovviamente che le nostre sono congetture (tranne nei casi in cui le informazioni a disposizione ci confermano certe ipotesi), anche se probabili per diversi motivi. Peraltro, anche un'interessante intervista della sceneggiatrice Melissa Rosenberg ci offre spunti interessanti, confermandoci alcune cose che già supponevamo. Ovviamente, se non avete letto il libro e non volete spoiler sulla trama, vi conviene interrompere ora la lettura di questo articolo.

Edward e Bella
Nel libro, vediamo tutto raccontato attraverso il punto di vista di Bella, mentre per almeno i due terzi iniziali del romanzo tutta la vicenda è incentrata sul loro rapporto, con uno spazio decisamente ridotto (se non inesistente) per gli altri personaggi, tra cui i membri della famiglia Cullen. Ovvio che questo in un film non funzionerebbe altrettanto bene, quindi possiamo ipotizzare alcune cose. Per esempio, il rapporto tra loro due dovrebbe essere più teso e 'pericoloso' di quanto mostrato nel libro. Nei trailer, si parla di "un guardiano ucciso da un animale". Ovvio che la responsabilità sarà dei tre villain James (maggiore 'indiziato' in assoluto), Laurent e Victoria, ma probabilmente nel film all'inizio ci sarà il dubbio se possa essere stato Edward o meno, rendendo quindi gli incontri con Bella decisamente più inquietanti ed incerti.

Dall'ultimo trailer, si capisce chiaramente che (a differenza del libro) Bella assiste al salvataggio di Edward e al modo in cui deforma la macchina a mani nude. Non c'è quindi quell'incertezza presente nel romanzo e che perdura per molte pagine. Qui, probabilmente, l'idea è stata di ridurre questa fase per arrivare più speditamente alla rivelazione che Edward ha dei poteri straordinari e che è un vampiro. A questo proposito, interessanti le parole della Rosenberg:

Volevo che il film mantenesse il punto di vista di Bella, ma all’inizio non capivo come entrare nella sua testa senza usare una voce fuori campo. Quindi dovevo inventare conversazioni con altri personaggi in cui quei dialoghi interiori potessero venir fuori. Si trattava soprattutto di capire come Bella scopre che Edward è un vampiro. Con chi poteva mai avere una conversazione del genere? Credo di aver risolto questo problema in maniera brillante.

Intanto, come spesso succede al cinema, la voce narrante e interiore del/la protagonista di un romanzo viene esteriorizzata sullo schermo con dei dialoghi con altri personaggi. In questo caso, anche se la sceneggiatrice non lo dice, viene naturale pensare a Jacob, che è poi (anche nel libro) quello che mette Bella sulla pista giusta per quanto riguarda l'identità di Edward. Peraltro, questo permetterebbe di enfatizzare un possibile triangolo sentimentale che avrebbe uno sviluppo importante nei prossimi capitoli. Un'altra possibilità (ma decisamente più remota e che tenderei a scartare) è che Bella faccia amicizia prima con un altro membro della famiglia Cullen (che l'aiuta a dipanare i suoi dilemmi riguardanti Edward). Francamente, comunque, per tanti buoni motivi Jacob sembra la soluzione più naturale e facilmente sviluppabile.

Di sicuro, per non rendere più di un'ora di film un'esposizione soltanto di Bella ed Edward, quasi sicuramente conosceremo meglio i membri della famiglia Cullen senza aspettare l'invito a casa di Edward, che avviene dopo due terzi del libro. E' probabile insomma che il dottor Cullen, Esme e i loro 'figli' ci vengano rivelati in maniera graduale e non troppo improvvisa. In questo senso, capita spesso che, con i personaggi minori, gli sceneggiatori enfatizzino alcune caratteristiche, puntando magari per alcuni sulla comicità. Mi ricordo le feroci polemiche anni fa per la descrizione di Gimli nel Signore degli Anelli, che non veniva visto (peraltro, non proprio a ragione) così buffo nel romanzo. In questo caso, Mike (Michael Welch) è un personaggio che si presterebbe bene a questa visione, mentre per quanto riguarda la famiglia Cullen, dalle foto del look stralunato di Jasper (interpretato da Jackson Rathbone) direi che potrebbe essere lui la maggiore fonte di risate.

I cattivi
Era presumibile che l'arrivo dei 'villain' nella parte finale del libro fosse una scelta suscettibile di cambiamenti. In effetti, la stessa Rosenberg l'ha confermato:

Nel libro i vampiri nomadi non compaiono fin quasi alla fine, cosa che in un film non può funzionare. C’è bisogno di quella tensione minacciosa fin dall’inizio. Dovevamo vedere i vampiri, il pericolo che rappresentano, fin da subito. Quindi ho dovuto creare una storia per ciascuno di loro, cosa facevano prima, “riempirli” un po’ come personaggi.

Tutto questo, ovviamente, è utilissimo anche per riempire un po' la prima ora del film e non lasciare la pellicola completamente in mano al duo Edward-Bella. Inoltre, come spiega appunto la sceneggiatrice, questo permette di creare una forte tensione fin dall'inizio e quindi di non puntare esclusivamente sui risvolti sentimentali della storia per la prima parte della pellicola. Infine, non si dovrebbero utilizzare esclusivamente i dialoghi per descrivere la pericolosità di James, ma anche azioni violente e feroci, come appunto l'uccisione del guardiano menzionata sopra.

I vari flashback
Intanto, già dai trailer si può escludere che lo scontro finale tra James e i membri della famiglia Cullen venga raccontato in flashback a Bella. D'altronde, se per un romanzo è una scelta che può funzionare, in una pellicola la risoluzione del conflitto va quasi sempre mostrata, per soddisfare le esigenze dello spettatore. Ci sono poi due flashback sul passato di Edward e su quello di Esme molto interessanti. Di entrambi questi momenti abbiamo visto delle foto, quindi possiamo essere sicuri che sono stati girati. Per quanto riguarda le origini di Edward, credo che la cosa migliore sia mantenersi fedeli al libro e raccontarle nella stessa situazione. Più difficile capire come verrà sfruttato il flashback di Esme, considerando che si tratta di un personaggio che non viene sfruttato molto nella storia e quindi presenterebbe dei problemi bloccare la vicenda per ritornare indietro nel tempo (procedimento sempre molto rischioso al cinema). Magari potremmo vedere questa scena alla riunione di famiglia a cui viene invitata anche Bella, ma non escluderei (ipotesi personale, sia chiaro) che magari la sequenza venga tagliata dal montaggio definitivo e magari ripresentata successivamente in dvd. 

In conclusione
Come ha rivelato la sceneggiatrice, nel suo lavoro è stata fedelissima all'opera di Stephenie Meyer. Insomma, è lecito pensare che non ci saranno enormi enormi cambiamenti e stravolgimenti della trama principale, se non le modifiche che abbiamo sottolineato fino ad adesso. Ovviamente, vedremo come sarà il risultato finale e lo analizzeremo bene al momento dell'uscita del film...

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