La vita davanti a sé: Sophia Loren tra i ricordi di Mastroianni e una possibile candidatura all’Oscar

Secondo le testate americane Sophia Loren potrebbe concorrere ad una candidatura all'Oscar per il film La vita davanti a sé

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Il nome Sophia Loren è tornato a popolare i titoli dei giornali, a riempire pagine di interviste, in occasione del lancio del suo nuovo film (acquisito da Netflix e disponibile sulla piattaforma dal 13 novembre) La vita davanti a sé. In ognuna delle numerose interviste rilasciate alla stampa estera in occasione del lancio del film l’attenzione dei giornalisti si sposta velocemente, dall’oggi a ieri. Dal film in uscita… alla storia del cinema che racchiusa dentro quel binomio di cognomi: Loren e Ponti.

Non c’è nessuno come Sophia Loren, icona di talento e di bellezza, simbolo di forza, libertà, immagine dell’Italia nel mondo. Poche altre sono state come lei. C’erano Anna Magnani e Gina Lollobrigida, ma la loro immagine è sempre restata più all’interno dei confini dello stivale che nel mondo. La fama internazionale di Loren non ha barriere. Il sigillo di una carriera straordinaria in tutto il mondo fu proprio l’Oscar onorario consegnatole nel 1991, che si affiancò a quello vinto per La ciociara di De Sica come miglior attrice. Fu il primo premio dato ad un’attrice di un film non girato in lingua straniera.

Ora Sophia Loren vive a Genova, lontana dai figli Carlo Ponti. Jr e Edoardo che vivono negli USA. Una distanza che, ha ammesso l’attrice, è diventata ancora maggiore a causa del Coronavirus. Lontana anche dalle scene, lasciate nel 2009 dopo una parte in Nine di Rob Marshal,  e ritornata brevemente nel 2013 nel mediometraggio diretto sempre dal figlio Edoardo La voce umana, Loren non ha rimpianti: “quando sei giovane devi accettare tutto quello che capita. Amo lavorare, quando si tratta di qualcosa a cui tengo particolarmente. Se deve essere un lavoro fine solo al lavoro stesso allora no”.

Oggi Variety, che ha condotto con Loren una lunga intervista, considera come molto probabile la nomination dell’attrice, a 86 anni, per il nuovo film La vita davanti a sé, diretto dal figlio Edoardo Ponti. 

Sophia Loren

Sophia Loren interpreta Madame Rosa: una sopravvissuta all’olocausto che offre cura e accoglienza ai bambini e alle prostitute locali. Un giorno Rosa prende con sé un migrante di nome Momo. Tra i due si instaura un fortissimo legame che rivela nuovi aspetti del passato di Rosa mentre la donna gradualmente dimostra di avere sviluppato una grave forma di demenza senile.

E proprio nel film c’è una scena chiave che racconta i primi segni di perdita della memoria della donna, ambientata su un tetto. Una scena emotivamente molto forte secondo Sophia Loren:

Quando Edoardo ha predisposto la scena chiave sul tetto della casa di Madame Rosa, era la prima volta dopo tanto tempo che giravo una scena in cima a un tetto, e sono stata tempestata da ricordi ed emozioni. Ero molto in ansia quel giorno, e non solo perché stavamo rivelando i primi sintomi della malattia di Madame Rosa. Anche se sono stata lontano dalle scene la mia passione per lo storytelling e i film è rimasta intatta.  Ero confortata dalle farfalle nello stomaco e dall’avere al mio fianco mio figlio come regista, che amo e di cui mi fido profondamente. Quel giorno mi sono sentita molto fortunata.

Il riferimento emotivo e cinematografico che ha causato così tanti ricordi all’attrice è ovviamente quello al film di Ettore Scola Una giornata particolare. Loren e Marcello Mastroianni si inseguono sul tetto di Palazzo Federici. Nel frattempo Hitler sta sfilando in parata, raccogliendo i suoi sostenitori festanti. Tra Gabriele (Mastroianni) e Antonietta (Loren) si consuma un gioco di corteggiamento che è anche scoperta dell’identità ("L'uomo deve essere marito, padre e soldato,  io. Non sono nessuno dei tre” dice Gabriele). Una scena chiave e magistrale, considerata tra i migliori momenti di entrambi gli attori, che viene riecheggiata come omaggio in La vita davanti a sé.

[caption id="attachment_455190" align="aligncenter" width="1200"]Sophia Loren Una giornata particolare di Ettore Scola[/caption]

Il film è tratto dal libro La vie devant soi di Romain Gary, che aveva visto un precedente adattamento nel film Madame Rosa del 1977. Il film vinse l’Oscar come miglior film straniero proprio quell’anno… e vinse proprio da avversario del sopra citato Una giornata particolare.

Loren, che ha con Mastroianni uno dei sodalizi più forti e di impatto della storia del cinema italiano ricorda con simpatia i momenti sul set:

Se ho una giornata particolarmente giù di morale mi basta pensare alla faccia di Marcello quando Vittorio De Sica gli disse, durante le riprese di Matrimonio all’italiana che la scena di 10 pagine che stavamo per girare doveva essere fatta in piano sequenza. Significava che dovevamo imparare tutte le pagine senza la possibilità di un taglio, proprio come in uno spettacolo teatrale. Era terrorizzato! Imparare le battute non era il suo forte e iniziò ad andare in panico. Ovviamente finì per fare un lavoro superbo ma non dimenticherò mai il terrore sul suo volto quando tornò nel suo camerino per studiare la parte.

L’approccio sul set dell’attrice non è cambiato. Perfezionista da sempre, anche per La vita davanti a sé (secondo le parole del figlio regista) l’unico modo che ha avuto per essere rilassata sul set è stato quello di prepararsi per lungo tempo fino a raggiungere il massimo delle sue possibilità. Con un corpo che cambia e che porta su dì sé una lunga storia, Sophia Loren potrebbe averci regalato un nuovo grande ruolo che potrebbe portare a nuovi riconoscimenti. Non che ce ne sia bisogno. Ma sarà bello rivedere sullo schermo un volto così leggendario, mostrarsi fragile, diverso e inedito.

Fonti: Variety, The Guardian, Telegraph

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