La strategia della volpe - I trent'anni della FOX (seconda parte)

Ecco la seconda parte del nostro speciale che racconta la storia del network americano Fox

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SECONDA PARTE (la prima è disponibile qui)

Negli anni 2000 la FOX è considerata ufficialmente uno dei Big Four, ma questo non arresta la sua crescita. Nel 2002 il canale si impone grazie a quello che si rivelerà il programma più seguito in tv fino agli anni ’10: American Idol. Il successo è incredibile, tanto che permetterà al network di trionfare nella fascia 18-49 anni, la preferita dai pubblicitari.
La FOX diventa presto nota per avere il grilletto facile quanto a cancellazioni (ricordiamo tutti il destino di Firefly, ma anche di Wonderfalls, Dark Angel, Harsh Realm e Undeclared), ma a conti fatti è anche l’unica emittente a compiere una ricerca attiva di formule nuove per la serialità. Nel 2001 viene trasmesso il primo episodio di 24, l’action drama che porta alle estreme conseguenze il concetto di tempo e ritmo narrativo concentrando l’azione di una puntata e della stagione in tempo reale. La serie è campione d’ascolti e prosegue per otto stagioni (per risorgere la prossima estate in una miniserie che potrebbe addirittura avviare un nuovo ciclo).
Per quanto riguarda le comedy, dopo il notevole riscontro di vendite home video, il network decide di recuperare l’animation comedy Family Guy, cancellata qualche tempo prima. La mossa porta i suoi frutti e Family Guy sostituisce King of the Hill nella programmazione domenicale, generando addirittura due spinoff (American Dad, The Cleveland Show). Nello stesso periodo viene alla luce Arrested Development, una delle opere maggiormente amate dalla critica, ma purtroppo non altrettanto dal pubblico: le strampalate avventure della famiglia Bluth (che faranno da apripista alle comedy in stile mockumentary che godranno invece di lunga e prosperosa vita) terminano alla terza stagione.
La FOX accumulerà altri successi importanti, ovvero The O.C., House, M.D. , Malcolm in the Middle, Bones, Prison Break.

Il momento di massimo splendore viene raggiunto nell’ingresso negli anni ’10, quando Glee è nel pieno della sua forma (quanto ad ascolti, sia chiaro), American Idol è ancora il programma più seguito tra i broadcaster, Fringe si mantiene bene e ben due comedy non animate ottengono un discreto successo, New Girl e Raising Hope.
Ma il declino è ormai prossimo. La salute d’acciaio di American Idol viene minata prima dal concorrente The Voice della NBC e poi dalla competizione interna di X-Factor, talent che con la loro sola presenza indeboliscono l’impatto dell’evento musicale televisivo. Forte dei successi di Raising Hope e New Girl, la FOX prova a lanciare svariate comedy, ma nonostante la qualità spesso molto alta (Ben and Kate, The Mindy Project, Brooklyn Nine-Nine) fallisce clamorosamente. Per quanto concerne i drama, il network non sembra più in grado di far sopravvivere più di una novità per più di una stagione. Touch, Human Target, persino The Following, campione d’ascolti della passata stagione, pare ora essersi sgonfiato. Quanto reggerà Sleepy Hollow? D’altronde, se il canale ha riesumato 24 una ragione deve pur esserci...

Dopo aver concluso con successo la sua “rapida” scalata al successo, la FOX sembra essere finita nella stessa palude in cui sono intrappolati i network e la televisione in generale. Perché non importa se sei giovane o sei vecchio, nobile o arricchito, quando una rivoluzione è alle porte nessuno può dirsi salvo.

Capolavori da recuperare: Arrested Development, The Simpsons, The X-Files, 24

Cult di sempre: Firefly, Fringe, House, M.D., Family Guy, Futurama, The O.C., Malcolm in the Middle, Party of Five, 21 Jump Street, King of the Hill, Ally McBeal, Batman: The Animated Series, Millennium, Terminator: The Sarah Connor Chronicles, Boston Public, Wonderfalls, Undeclared, Dark Angel, Prison Break

In onda da tenere d’occhio: New Girl, Raising Hope, Brooklyn Nine-Nine, Bob’s Burgers, Sleepy Hollow

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