La strana storia dell'ascia di Shining: sparita per qualche tempo e poi ritrovata

L'ascia di Shining è uno degli oggetti più iconici e ambiti del cinema dell'orrore. Eppure si sono perse le sue tracce per moltissimi anni...

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Il 22 dicembre 1980 Shining terrorizzava per la prima volta gli spettatori italiani.
In occasione di questo importante anniversario vogliamo ripercorrere insieme la storia di una delle prop più celebri della storia del cinema: l’ascia di Jack Torrance.

Rispetto ai normali prodotti da collezione, il suo percorso è stato molto insolito.

Dopo essere stato maneggiato da Jack Nicholson, e dopo la fine delle riprese, si sono perse le tracce dell’oggetto fino al 2019, quando l’ascia è stata battuta all’asta per la cifra di 208 mila dollari. Ma che cosa è successo in questo lasso di tempo?

Vanity Fair è andato alla scoperta della storia segreta dell’arma e ha pubblicato un interessante video che vi proponiamo qui sopra. 

Come può un oggetto così iconico scomparire dai radar per così tanto tempo? Ci sono due cause che concorrono a spiegare questo fatto. Bisogna infatti considerare che, all’epoca in cui arrivò in sala, Shining non incontrò l’entusiasmo dei più. Le recensioni non erano affatto positive e il film venne liquidato come un fallimento. Solo con il passare degli anni, e con ripetute visioni in home video, la complessità dell’opera si è palesata allo sguardo dell’opinione pubblica diventando un cult. Siamo quindi portati a pensare che, negli anni che seguirono la release theatrical, l’ascia non rappresentasse altro che un semplice utensile, privo del suo valore storico\simbolico. 

Inoltre era un oggetto semplice, non difficile da creare e quindi potenzialmente di scarso interesse artigianale. Solitamente, quando finisce una produzione, gli oggetti di scena vanno a occupare i magazzini e diventano quindi un costo non sostenibile. I grandi archivi non sono quindi ben visti dagli studios. Spesso le prop vengono restituite alle società da cui vengono noleggiate (non tutto sul set è creato da zero). Il più delle volte gli oggetti di scena sono buttati via. Nel caso di Shining, dopo la fine delle riprese, i membri della crew che lo desideravano potevano acquistare parti della scenografia.

Un operaio edile comperò l'ascia per l’irrisoria cifra di 10 dollari. Gli serviva per tagliare la legna.

Ma la storia non finisce qui. Per evitare ogni inconveniente, le produzioni creano più copie di uno stesso oggetto. Non esiste quindi una sola ascia di Shining, ma una moltitudine di variazioni della stessa: una con la punta di gomma, una per gli stunt, una più leggera, una con il sangue… e ovviamente una per sfondare la porta. 

L’indagine di Vanity Fair ha rivelato che una seconda copia era finita nelle mani di Jan Harlan, produttore esecutivo del film, il quale se ne è però disfatto dopo qualche tempo. Insomma: due di queste sono state per lungo tempo nelle case di privati ignari del loro valore economico potenziale, salvo poi finire in discarica.

Esiste però un terzo esemplare che è entrato in possesso del collezionista Stephen Lane nel 2005 tramite una compravendita tra amici. L’oggetto è rimasto nella sua collezione privata fino a quando non ha deciso di disfarsene vendendolo all’asta. Per una prop così comune e semplice, eppure così iconica, non era semplice prevedere il possibile interesse dei compratori. 

L'asta si rivelò invece un successo arrivando al prezzo finale di 208 mila dollari, pagato dal collezionista Matthew Dalton che oggi la conserva nella sua collezione privata.

L’ascia oggi ha il fascino del vissuto, una cosa che rende speciali e ancora più interessanti gli oggetti di scena. È visibilmente usata, rovinata in punta, presenta segni che racchiudono in sé le azioni e gli orrori fotografati in un film leggendario.

Cosa ne pensate della vendita dell’ascia di Shining? Siete dei collezionisti? Fatecelo sapere nei commenti. 

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