La stanza accanto, The Brutalist e gli altri film del Festival di Venezia che puntano agli Oscar

Il Festival di Venezia è un importante trampolino di lancio verso gli Oscar: ecco quali film ne potrebbero approfittare

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


Condividi

Con la consegna del Leone d'Oro al Festival di Venezia, la corsa agli Oscar 2025 può dirsi ufficialmente iniziata. La Mostra ormai è diventata una straordinaria piattaforma di lancio per la stagione dei premi, e non sono pochi i casi in cui il vincitore del Leone d'Oro non è solo diventato il principale contendente all'Oscar come miglior film, ma è arrivato addirittura a vincerlo.

Basti pensare alla scorsa edizione, quando Povere creature! conquistò il Leone per poi arrivare a ottenere 11 candidature agli Oscar e quattro statuette tra cui miglior attrice per Emma Stone. Nel 2021, Nomadland passò dal Leone d'Oro a tre Oscar tra cui miglior film, miglior regia e miglior attrice per Frances McDormand. Nel 2018, La forma dell'acqua fece lo stesso percorso: Leone d'Oro e quattro Oscar, tra cui miglior film e miglior regia. Ci sono poi i casi di Roma e Joker, che dopo il Leone d'Oro hanno avuto un ruolo centrale ai successivi Oscar.

La stanza accanto e le sue possibilità agli Oscar

La stanza accanto di Pedro Almodóvar balza quindi in testa ai primi pronostici per la corsa di quest'anno. Incredibilmente, il regista ha ottenuto solo due Oscar nella sua carriera: quello al miglior film straniero nel 2000 per Tutto su mia madre e quello per la miglior sceneggiatura nel 2003 per Parla con lei. Con il suo primo film in lingua inglese potrebbe facilmente ottenere numerose candidature, tra cui miglior film, miglior regista, miglior attrice (Tilda Swinton) e miglior attrice non protagonista (Julianne Moore), ma non sono da escludere anche candidature tecniche (la colonna sonora e la fotografia), oltre - chissà - a quella per il miglior attore non protagonista a John Turturro.

Gli altri titoli del Concorso che potremmo rivedere agli Oscar

Il concorso di quest'anno, commentavamo a margine dei premi, è apparso particolarmente mainstream. Molti dei titoli presentati hanno chiaramente ambizioni da Oscar: uno di essi è Queer di Luca Guadagnino, che nonostante sia uscito a mani vuote dai premi punta senza dubbio almeno alla nomination a Daniel Craig come miglior attore.

La coppa volpi a Nicole Kidman per Babygirl dovrebbe tradursi piuttosto facilmente in una candidatura all'Oscar come miglior attrice, mentre The Brutalist può ambire a un discreto numero di candidature non solo tecniche, come miglior film, regia e miglior attore, attrice e attore non protagonista per Adrien Brody, Felicity Jones e Guy Pearce. Il film sarà distribuito negli Stati Uniti da A24, che potrebbe costruire un'importante campagna promozionale dopo il Leone d'Argento alla miglior regia a Brady Corbet.

Non va poi dimenticato Joker - Folie à Deux, che nonostante l'assenza di premi e recensioni divise, verosimilmente otterrà incassi da capogiro e verrà spinto dalla Warner Bros. insieme a Dune - Parte 2 nella prossima stagione dei premi: una candidatura a Joaquin Phoenix come miglior attore sembra abbastanza scontata.

E nonostante le recensioni non brillanti e l'assenza di premi, Maria di Pablo Larrain punta chiaramente a ottenere una candidatura all'Oscar per la protagonista Angelina Jolie: Netflix, che ha acquisito i diritti americani del film, investirà senza dubbio in questa direzione.

Ainda Estou Aqui - I'm still here di Walter Salles dovrebbe facilmente ottenere una nomination come miglior film internazionale, oltre forse ad altre candidature.

Continua a leggere su BadTaste