La serena riunione Apple dopo il mega flop di Argylle: quali sono i piani per il futuro?
Apple sta imparando a portare i propri film al cinema e a valorizzarli sulla sua piattaforma. Per lo meno è quanto confida Tim Cook per il futuro prossimo della divisione Apple TV. Le aspettative sulla piattaforma sono al minimo, ma c'è ottimismo. Lo spiega nella sua newsletter Matthew Belloni: per l’azienda di Cupertino un film può essere considerato un successo al box office se ripaga almeno i costi di P&A e marketing per il rilascio in sala. Questo perché la distribuzione theatrical di film come Killers of the Flower Moon e Napoleon è un investimento nella reputazione della piattaforma più che per recuperare tutti i soldi investiti dalla sala. L’idea è che dare un passaggio sul grande schermo a queste colossali opere, dirette da due importanti registi, contribuisca a portare pregio e attenzione sul servizio streaming generando un meccanismo virtuoso per l'ecosistema Apple.
Anzi: l’esperienza del 2023 è servita per imparare. Ora, continuando sulla stessa strada, si può fare di meglio. Questo spirito di ottimismo che pare avere guidato la riunione è dimostrato dall'assurdo budget per il film sulla Formula 1 diretto da Joseph Kosinski.
Cosa pensa Tim Cook della situazione della piattaforma Apple
Mentre Apple continua a rischiare con enormi investimenti (come dicevamo nelle precedenti analisi, chi meglio di lei può permetterselo?), Hollywood tira un sospiro di sollievo. Cook è d’accordo nel continuare a proporre i contenuti sia in sala che su Apple TV+. Per l’industria significa avere un importante rubinetto di investimenti ancora aperto. Uno che alimenta le sale con titoli di qualità e porta contenuti in una stagione che vede una contrazione dovuta agli scioperi. Gli autori possono continuare a realizzare progetti che pochi altri studi sono disposti a finanziare. È solo questione di migliorare il modo in cui si comunicano e si distribuiscono i film, pensano in Apple.
A tal proposito: il sistema adottato da Apple è particolare: a differenza di Amazon che con l’acquisizione di MGM ha creato una rete distributiva tutta sua, Apple si affida di volta in volta a distributori differenti, quasi a sondare quale possa essere l’ideale per una partnership duratura. Questa fase di “raccolta dati” viene attutita dall’ecosistema. L’azienda affianca servizi in perdita ad altri estremamente profittevoli, potendosi permettere di osare - e perdere, entro certi limiti - dove più le interessa sperimentare.
Mentre Apple porta acqua al suo ecosistema, Hollywood può ancora contare su ingenti investimenti e titoli “di serie A”, come il già citato Formula 1, Fly Me to the Moon - Le due facce della Luna di Greg Berlanti, o Wolfs di John Watts con Brad Pitt e George Clooney. Riuscirà almeno uno di questi ad essere un successo netto? Apple incrocia le dita e con lei anche le sale.
Fonte: Puck