La Notte degli Oscar 2021: Nomadland miglior film, tutti i vincitori!
Seguiamo in diretta la Notte degli Oscar: ecco tutti i vincitori degli Academy Awards che si sono svolti alla Union Station
Il colpo di scena è stato l'Oscar a migliore attore assegnato ad Anthony Hopkins per The Father, il secondo della sua carriera dopo Il Silenzio degli Innocenti: tutti i pronostici davano Chadwick Boseman come vincitore, un premio non solo alla sua interpretazione in Ma Rainey's Black Bottom ma anche alla sua vicenda umana e alla sua scomparsa prematura. Ma il BAFTA vinto da Hopkins qualche giorno fa avrebbe dovuto far intuire che l'Academy avrebbe scelto lui per l'Oscar, con buona pace dei produttori che erano convinti diversamente e hanno modificato la scaletta della serata piazzando per ultimo proprio il premio al migliore attore. Questo ha generato un finale decisamente brusco e inaspettato per una cerimonia che in generale si era svolta in maniera molto lineare e compassata: complice la certezza di un calo negli ascolti (quasi nessuno ha visto i film nominati, nell'anno dei cinema chiusi, e da tantissimo tempo gli Oscar non si svolgevano a fine aprile), i produttori (tra cui spicca Steven Soderbergh, pronto ad assumersi la responsabilità di un'eventuale debacle televisiva) avevano deciso di tornare alle origini e creare una sorta di "cena di gala" all'interno della Union Station di Los Angeles, in memoria delle primissime edizioni degli Academy Awards. Sostituita l'orchestra con un deejay, cancellati i limiti nei discorsi di accettazione (lunghissimi), tolti i numeri musicali e comici per rispetto nei confronti di un anno drammatico per il cinema e per il mondo intero (salvo un esilarante momento di twerking di Glenn Close), la cerimonia non è stata uno spettacolo ma un grande omaggio all'industria e soprattutto alla varietà e diversità di voci che si fanno sentire oggi a Hollywood.
Glenn Close, everyone! #Oscars pic.twitter.com/akwOxvRS6s
— The Academy (@TheAcademy) April 26, 2021
Dopo il trionfo di Cannes un anno fa, con la Palma d'Oro di Parasite premiata, torna protagonista il Leone d'Oro di Venezia (dopo La Forma dell'Acqua) con l'Oscar a Nomadland, alla sua regista e alla sua protagonista (e produttrice). È anche un importante colpo di coda di uno studio "cinematografico", Fox Searchlight, nell'anno in cui gli streamer hanno dominato nelle vittorie (ben nove statuette, sette Netflix e due Amazon). Non a caso, Frances McDormand nel commentare la vittoria a miglior film ha insistito che gli spettatori vedessero Nomadland sul più grande schermo disponibile e poi andassero al cinema quanto prima a vedere uno qualsiasi dei film nominati.
#Oscars Moment: @nomadlandfilm wins for Best Picture. pic.twitter.com/tzFqegsin6
— The Academy (@TheAcademy) April 26, 2021
Tra le altre sorprese della serata, rispetto ai nostri pronostici, senza dubbio l'Oscar a Erik Messerschmidt alla migliore fotografia per Mank - premio meritatissimo, ma questa categoria era data per certa a Nomadland. Mank, lo ricordiamo, aveva dieci nomination e ha portato a casa solo due statuette (anche le migliori scenografie). Per il giovane direttore della fotografia Joshua James Richards la nomination comunque spianerà la strada a grandi successi futuri.
Meno sorprendente l'Oscar a Frances McDormand come migliore attrice: è il suo terzo, e per questo molti credevano che non avrebbe vinto, ma era chiaro che Nomadland avrebbe ricevuto qualche Oscar importante per ottenere quello per il miglior film.
OSCAR 2021: TUTTE LE CURIOSITÀ
Chloé Zhao è la seconda donna della storia a vincere l'Oscar come miglior regista, e la prima di origini non caucasiche
Yuh-Jung Youn è la prima interprete (maschile o femminile) coreana a vincere l'Oscar
A 89 anni, Ann Roth è la donna più anziana a vincere un Oscar competitivo
A 83 anni, Anthony Hopkins è l'attore più anziano a vincere un Oscar alla recitazione
Annata storica per le donne, che hanno vinto 17 premi battendo il record del 2019 (15), due nominate - Chloé Zhao e Frances McDormand - hanno portato a casa ben due premi ciascuna
Complice anche la pandemia, Nomadland è il vincitore dell'Oscar a miglior film che ha incassato meno da decenni a questa parte
Mia Neal e Jamika Wilson sono le prime donne nere a vincere l'Oscar per il miglior trucco e parrucco, insieme a Sergio Lopez-Rivera
Pete Docter è il regista ad aver ottenuto più Oscar per un film d'animazione (categoria nata nel 2002): ben tre
Noi di BadTaste.it quest'anno abbiamo seguito la cerimonia in diretta su Twitch: potete rivedere il nostro commento cliccando qui sotto.
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OSCAR 2021: TUTTI I VINCITORI
Miglior film
Una donna promettente (Promising Young Woman), regia di Emerald Fennell
The Father, regia di Florian Zeller
Judas and the Black Messiah, regia di Shaka King
Mank, regia di David Fincher
Minari, regia di Lee Isaac Chung
Nomadland, regia di Chloé Zhao
Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7), regia di Aaron Sorkin
Sound of Metal, regia di Darius Marder
Migliore regia
Lee Isaac Chung – Minari
Emerald Fennell – Una donna promettente (Promising Young Woman)
David Fincher – Mank
Thomas Vinterberg – Un altro giro (Druk)
Chloé Zhao – Nomadland
Migliore sceneggiatura originale
Will Berson e Shaka King, soggetto di Will Berson, Shaka King, Kenny Lucas e Keith Lucas – Judas and the Black Messiah
Lee Isaac Chung – Minari
Emerald Fennell – Una donna promettente (Promising Young Woman)
Darius Marder e Abraham Marder, soggetto di Darius Marder e Derek Cianfrance – Sound of Metal
Aaron Sorkin – Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7)
Migliore sceneggiatura non originale
Ramin Bahrani – La tigre bianca (The White Tiger)
Sacha Baron Cohen, Anthony Hines, Dan Swimer, Peter Baynham, Erica Rivinoja, Dan Mazer, Jena Friedman e Lee Kern, soggetto di Sacha Baron Cohen, Anthony Hines, Dan Swimer e Nina Pedrad – Borat – Seguito di film cinema (Borat Subsequent Moviefilm: Delivery of Prodigious Bribe to American Regime for Make Benefit Once Glorious Nation of Kazakhstan)
Christopher Hampton e Florian Zeller – The Father
Kemp Powers – Quella notte a Miami… (One Night in Miami…)
Chloé Zhao – Nomadland
Miglior film internazionale
Un altro giro (Druk), regia di Thomas Vinterberg (Danimarca)
Collective (Colectiv), regia di Alenxander Nanau (Romania)
The Man Who Sold His Skin, regia di Kaouther Ben Hania (Tunisia)
Quo vadis, Aida?, regia di Jasmila Žbanić (Bosnia ed Erzegovina)
Shàonián de nǐ, regia di Derek Tsang (Hong Kong)
Migliore attore non protagonista
Sacha Baron Cohen – Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7)
Daniel Kaluuya – Judas and the Black Messiah
Leslie Odom Jr. – Quella notte a Miami… (One Night in Miami…)
Paul Raci – Sound of Metal
Lakeith Stanfield – Judas and the Black Messiah
Miglior trucco e acconciatura
Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti – Pinocchio
Eryn Krueger Mekash, Matthew Mungle e Patricia Dehaney – Elegia americana (Hillbilly Elegy)
Marese Langan, Laura Allen e Claudia Stolze – Emma.
Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson – Ma Rainey’s Black Bottom
Gigi Williams, Kimberley Spiteri e Colleen LaBaff – Mank
Migliori costumi
Alexandra Byrne – Emma.
Massimo Cantini Parrini – Pinocchio
Bina Daigeler – Mulan
Ann Roth – Ma Rainey’s Black Bottom
Trish Summerville – Mank
Miglior sonoro
Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh – Sound of Metal
Ren Klyce, Coya Elliott e David Parker – Soul
Ren Klyce, Jeremy Molod, David Parker, Nathan Nance e Drew Kunin – Mank
Warren Shaw, Michael Minkler, Beau Borders e David Wyman – Greyhound – Il nemico invisibile (Greyhound)
Oliver Tarney, Mike Prestwood Smith, William Miller e John Pritchett – Notizie dal mondo (News of the World)
Miglior cortometraggio
Feeling Through, regia di Doug Roland
The Letter Room, regia di Elvira Lind
The Present, regia di Farah Nabulsi
Two Distant Strangers, regia di Travon Free e Martin Desmond Roe
White Eye, regia di Tomer Shushan
Miglior cortometraggio d’animazione
Genius loci, regia di Adrien Mérigeau
Já-Fólkið, regia di Gísli Darri Halldórsson
Opera, regia di Erick Oh
Se succede qualcosa, vi voglio bene (If Anything Happens I Love You), regia di Michael Govier e Will McCormack
La tana (Burrow), regia di Madeline Sharafian
Miglior film d’animazione
Onward – Oltre la magia (Onward), regia di Dan Scanlon
Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria (Over the Moon), regia di Glen Keane
Shaun, vita da pecora: Farmageddon – Il film (A Shaun the Sheep Movie: Farmageddon), regia di Will Becher e Richard Phelan
Soul, regia di Pete Docter
Wolfwalkers – Il popolo dei lupi (Wolfwalkers), regia di Tomm Moore e Ross Stewart
Miglior cortometraggio documentario
Colette, regia di Anthony Giacchino
A Concerto Is a Conversation, regia di Kris Bowers e Ben Proudfoot
Do Not Split, regia di Anders Hammer
Hunger Ward, regia di Skye Fitzgerald
A Love Song for Latasha, regia di Sophia Nahli Allison
Miglior documentario
El agente topo, regia di Maite Alberdi
Collective (Colectiv), regia di Alexander Nanau
Crip Camp: disabilità rivoluzionarie (Crip Camp), regia di Nicole Newnham e Jim LeBrecht
Il mio amico in fondo al mare (My Octopus Teacher), regia di Pippa Ehrlich e James Reed
Time, regia di Garrett Bradley
Migliori effetti visivi
Nick Davis, Greg Fisher, Ben Jones e Santiago Colomo Martinez – L’unico e insuperabile Ivan (The One and Only Ivan)
Sean Faden, Anders Langlands, Seth Maury e Steve Ingram – Mulan
Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher – Tenet
Matthew Kasmir, Christopher Lawrence, Max Solomon e David Watkins – The Midnight Sky
Matt Sloan, Genevieve Camilleri, Matt Everitt e Brian Cox – Love and Monsters
Migliore attrice non protagonista
Maria Bakalova – Borat – Seguito di film cinema (Borat Subsequent Moviefilm: Delivery of Prodigious Bribe to American Regime for Make Benefit Once Glorious Nation of Kazakhstan)
Glenn Close – Elegia americana (Hillbilly Elegy)
Olivia Colman – The Father
Amanda Seyfried – Mank
Yoon Yeo-jeong – Minari
Migliore scenografia
Donald Graham Burt e Jan Pascale – Mank
David Crank ed Elizabeth Keenan – Notizie dal mondo (News of the World)
Nathan Crowley e Kathy Lucas – Tenet
Peter Francis e Cathy Featherstone – The Father
Mark Ricker, Karen O’Hara e Diana Stoughton – Ma Rainey’s Black Bottom
Migliore fotografia
Sean Bobbitt – Judas and the Black Messiah
Erik Messerschmidt – Mank
Phedon Papamichael – Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7)
Joshua James Richards – Nomadland
Dariusz Wolski – Notizie dal mondo (News of the World)
Miglior montaggio
Alan Baumgarten – Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7)
Giōrgos Lamprinos – The Father
Mikkel E. G. Nielsen – Sound of Metal
Frédéric Thoraval – Una donna promettente (Promising Young Woman)
Chloé Zhao – Nomadland
Migliore colonna sonora
Terence Blanchard – Da 5 Bloods – Come fratelli (Da 5 Bloods)
Emile Mosseri – Minari
James Newton Howard – Notizie dal mondo (News of the World)
Trent Reznor e Atticus Ross – Mank
Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste – Soul
Migliore canzone
Fight For You (musiche di H.E.R. e Dernst Emile II, testo di H.E.R. e Tiara Thomas) – Judas and the Black Messiah
Hear My Voice (musiche di Daniel Pemberton, testo di Daniel Pemberton e Celeste Waite) – Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7)
Husavik (musiche e testo di Savan Kotecha, Fat Max Gsus e Rickard Göransson) – Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga
Io sì (Seen) (musiche di Diane Warren, testo di Diane Warren e Laura Pausini) – La vita davanti a sé
Speak Now (musiche e testo di Leslie Odom Jr. e Sam Ashworth) – Quella notte a Miami… (One Night in Miami…)
Migliore attrice protagonista
Viola Davis – Ma Rainey’s Black Bottom
Andra Day – The United States vs. Billie Holiday
Vanessa Kirby – Pieces of a Woman
Frances McDormand – Nomadland
Carey Mulligan – Una donna promettente (Promising Young Woman)
Migliore attore protagonista
Riz Ahmed – Sound of Metal
Chadwick Boseman – Ma Rainey’s Black Bottom
Anthony Hopkins – The Father
Gary Oldman – Mank
Steven Yeun – Minari
CORRELATI
I principali premi delle guild:
Screen Actors Guild: vincitori
Producers Guild: vincitori
Directors Guild: vincitori
American Society of Cinematographers: vincitori
Writers Guild Awards: vincitori
ACE Eddie Awards: vincitori
MPSE Awards: vincitori
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