La notizia della settimana - Nintendo e gli sviluppatori indipendenti
Come Nintendo sta abbandonano il suo conservatorismo, provando a incentivare gli indie
Wii U sta attraversando un periodo di difficoltà. La console non ha venduto quanto Nintendo s'aspettava, anche se le cifre sono in realtà meno disastrose di quanto si dica in giro, visto che l'obiettivo dell'azienda era arrivare a 5 milioni di console nel modo entro questo periodo e ne sono state vendute tra le 3,5 e le 4; inoltre, le prossime uscite di peso dovrebbero rappresentare un buon incentivo per la vendita della macchina da gioco nel prossimo periodo. Le comunque innegabili traversìe della console stanno facendo passare in secondo piano alcune particolari scelte che l'azienda di Kyoto sta compiendo in merito a determinate questioni, scelte che, alcune volte, segnano un cambiamento nelle politiche, solitamente tradizionaliste e conservatrici, del colosso nipponico.
Oggi vi vogliamo parlare, quindi, del deciso cambio di rotta operato in merito alla questione sviluppatori indipendenti, tanto verso una situazione precedente, tanto verso certi vetusti atteggiamenti della compagnia. La notizia, uscita questa settimana, è quella del sostegno di Nintendo verso gli indie, che con ogni dev kit ricevono una licenza Unity in maniera gratuita (che solitamente si paga) e, soprattutto, hanno il permesso di pubblicare i loro giochi direttamente, quindi senza un altro attore alle spalle. A molti ciò potrebbe risultare ovvio, ma in realtà la necessità di un publisher è requisito che fino a poco tempo fa veniva richiesto da tutte e tre le grandi compagnie di videogiochi, e che Microsoft ancora mantiene.
Troppe volte Nintendo s'è lasciata sfuggire ottime opportunità per rimanere ancorata ai consunti pilastri del suo ancora forte tradizionalismo; stavolta, la compagnia sembra aver fatto delle scelte giuste, e siamo sicuri che Wii U ne beneficerà, qualora la console dovesse veramente iniziare ad ingranare nelle vendite e nell'appeal sul grande pubblico.