La notizia della settimana - L'annuncio di Call of Duty: Ghosts
Aspettative e congetture su quello che sarà il prossimo titolo della serie
Ci sono vari motivi per essere eccitati riguardo questo nuovo Call of Duty, a nostro modo di vedere. Il primo, è il ritorno allo sviluppo di Infinity Ward, che, anche al netto delle numerose dipartite dal team, dovute agli screzi con Activision, è ancora lo sviluppatore di riferimento della serie. I lavori di Treyarch sono apprezzabili, intendiamoci, ma l'appassionato identifica ancora Call of Duty con Infinity Ward, che ha creato la serie e l'ha portata avanti negli anni.
Il secondo motivo è la necessità di ripartire da zero che il titolo dovrà soddisfare, in molti ambiti. Le vicende di Modern Warfare sono concluse, e nonostante non ci sentiamo di scommettere sull'assenza di alcuni personaggi della serie moderna, per forza di cose bisognerà avere una nuova storia e nuovi interpreti. Da queste parti apprezziamo Call of Duty anche per la sua componente in singolo giocatore, quindi il nostro interesse verso tali aspetti è del tutto genuino, non un mero pour parler.
Così come apprezziamo il suo gameplay tipico, l'azione furiosa, gli eventi scriptati (se ben concepiti), l'altezzosità la lasciamo ad altri, a noi piace la carica, quasi testosteronica, della guerra videoludica. Ma sappiamo benissimo che la serie ha bisogno in maniera evidente di nuova linfa, di sperimentare nuove soluzioni di gioco, di variare molto la sua sostanza, accostando alla cinematograficità dell'azione una struttura di gioco adeguata, nuova soprattutto. Questa probabilmente è la sfida più grande che Call of Duty: Ghosts dovrà superare, perché un altro episodio identico nelle dinamiche ai predecessori non potrebbe ancora una volta giustificare la serialità ludica di un brand che va ancora a vele spiegate, ma ha subito un calo di popolarità nelle sue ultime uscite, sia dal punto di vista della critica che da quello commerciale.
Tutto quello che possiamo aggiungere su Ghosts è frutto di mere congetture. Quel sottotitolo ci suggerisce una storia incentrata sui reparti speciali, con magari battaglie su minor scala e concepite in maniera diversa; così come ci fa tornare in mente, per il nome e per la maschera, uno dei personaggi più amati della serie, nonostante la sua presenza in un solo titolo. Cronologicamente, il titolo potrebbe essere ambientato magari prima della serie Modern Warfare, o magari includere segmenti precedenti ed altri successivi.
Ripetiamo, tutte congetture, che forse il rumoreggiato reveal del prossimo 1 maggio potrebbe, almeno parzialmente, verificare.