Kingdom Come: Deliverance, il gioco di ruolo medievale realistico - Hands-on

Scopriamo l'interessante RPG Kingdom Come: Deliverance

Condividi

Siete amanti dei giochi di ruolo ma avete sempre desiderato un'esperienza realistica? Il fantasy medievale vi piace tantissimo ma vorreste togliergli magia, elfi e maghi? Allora siete nel posto giusto. I ragazzi di Warhorse Studios devono aver avuto i vostri stessi pensieri nel concepire Kingdom Come: Deliverance. La software house ceca sta infatti apportando gli ultimi ritocchi ad un gioco che è un GDR al cento per cento, ambientato in un medioevo ricostruito in modo estremamente realistico. La fedeltà storica è uno dei punti cardine di questa interessante ed affascinante produzione. Grazie all'invito del distributore italiano Deep Silver, Koch Media, abbiamo avuto modo di provare in anteprima alcune missioni nella versione PC, che il 13 febbraio accompagnerà le edizioni PlayStation 4 ed Xbox One.

[caption id="attachment_180221" align="aligncenter" width="4292"]Kingdom Come: Deliverance screenshot I combattimenti sono realistici ma gestiti con un sistema di controllo davvero ben studiato, semplice da apprendere ed allo stesso tempo profondo[/caption]

Mosso dal motore CryEngine, sottosfruttato ma capacissimo engine di Crytek, Kingdom Come: Deliverance immerge il giocatore in un'atmosfera tutta particolare. Vestirete i panni del figlio di un fabbro, la cui famiglia è sta assassinata. Il vostro alter ego intraprenderà così un viaggio per cercare vendetta e al contempo tenterà di restaurare l'ordine ed il giusto reggente delle sue terre. Siamo in Boemia, area geografica che oggi corrisponde alla Repubblica Ceca, nell'anno 1403. Il gioco sembra una curiosa miscela di The Elder Scrolls V: Skyrim e The Witcher 3: Wild Hunt. Del primo ritroviamo innanzi tutto la visuale in prima persona, del secondo i dialoghi e la storia fortemente influenzata dalle nostre azioni. Di Skyrim c'è il sistema di crescita, che potenzia le nostre skill in base a quali utilizzeremo, del gioco CD Projekt RED la sfacciataggine nel proporre situazioni scurrili ed esplicite, così come la violenza. Le quest che abbiamo avuto modo di testare offrono sempre obiettivi secondari che guidano il giocatore verso soluzioni alternative più o meno creative.

L'esplorazione del mondo è totalmente libera da costrizioni e con il vostro diario pieno di missioni da portare a termine potrete affrontarle come e nell'ordine che preferite. Interessante come alcune quest si sbloccheranno solo se compierete alcune scelte o in certi momenti della giornata specifici. Un esempio è la quest che ci ha visti infiltrarci in un monastero. In onore al realismo più totale, abbiamo dovuto apprendere le rigide regole imposte ai fedeli che al comandamento di ora et labora, si devono alzare alle 4 del mattino per la prima preghiera. Non rispettare le regole rovinerà ovviamente la nostra copertura. Se farete qualcosa di particolarmente eclatante, potreste finire in isolamento. Questo non vuol dire perdere, semplicemente aprirete una strada alternativa nel corso della vostra storia che prenderà così una piega inedita.

[caption id="attachment_180219" align="aligncenter" width="1600"]Kingdom Come: Deliverance screenshot Il gioco si non risparmia in sangue e violenza...[/caption]

Nonostante la sua volontà di realismo, Kingdom Come: Deliverance non dimentica di essere un videogioco, per questo come ci hanno raccontato gli sviluppatori stessi, non mancheranno alcuni compromessi dettati dal desiderio di realizzare un prodotto divertente. Da buon RPG, il titolo è completo di gestione dell'equipaggiamento, skill e una stilosa mappa del mondo, con tanto di punti di teletrasporto per viaggiare più rapidamente. Le quest sono ben segnalate, sarà così difficile perdersi e vagare senza meta.

Un altro dei punti cardini è il sistema di combattimento, altra esemplificazione del compromesso tra realismo ed intrattenimento. Focalizzato sul corpo a corpo, attraverso un'interfaccia decisamente semplice quanto efficace, ci permette di affondare la nostra lama da sei direzioni differenti. Il nostro alter ego resterà in stato di guardia e in base a dove posizioneremo l'analogico o il mouse, imposteremo la provenienza del nostro attacco. È possibile ingannare l'avversario, ad esempio cambiando posizione all'ultimo momento, o sfruttare la difesa a nostro vantaggio. Quando sarà infatti il nostro nemico ad affondare, col giusto tempismo potremo ribaltare la situazione e destabilizzarlo. Pochi semplici comandi permettono di apprendere le meccaniche base in poco tempo, ma il sistema di combattimento sembra offrire una buona dose di profondità. Al contempo assicura un'aderenza alla realtà inedita ed efficace. Ci ha fatto pensare ad una versione più sfaccettata del battle system di For Honor.

[caption id="attachment_180218" align="aligncenter" width="1920"]Kingdom Come: Deliverance screenshot Grazie al CryEngine il gioco offre una grafica davvero ben fatta, ma siamo un po' dubbiosi sulle performance delle versioni console[/caption]

Graficamente ben realizzato e dallo spirito realistico che gli dona un'identità tutta sua, Kingdom Come: Deliverance è un progetto davvero interessante. Sicuramente la sua natura più lenta e compassata, unita ad un sistema di combattimento originale ma non adatto agli amanti dell'azione, sono caratteristiche non adatte a tutti. Ma il lavoro di Warhorse Studios promette di soddisfare la fame da RPG medievale storicamente accurato che nessun altro gioco è mai riuscito a soddisfare. Un titolo da tenere d'occhio, in vista dell'uscita fissata al 13 febbraio dell'anno prossimo.

Continua a leggere su BadTaste