Quando Hollywood racconta i nativi americani: da Killers of the Flower Moon a I segreti di Wind River

sull'onda dell'anteprima di Killers of the Flower Moon a Cannes, ecco altri film basati su storie vere di nativi americani.

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Presentato fuori concorso a Cannes 2023, Killers of the Flower Moon uscirà in Italia il 19 ottobre. L’ultimo film di Martin Scorsese vede nel cast nomi come Leonardo di Caprio e Robert de Niro.

Tratto dal libro omonimo (tradotto in italiano come Gli assassini della terra rossa) di David Grann, Killers of the Flower Moon si basa su una storia vera. Siamo negli anni ’20, in Oklahoma, dove l’FBI viene chiamata a indagare sull’assassinio di alcuni nativi americani in seguito alla scoperta di giacimenti di petrolio nel loro territorio.

Il rapporto tra nativi americani e statunitensi è da sempre complicato e il cinema, sin dai suoi albori, si è occupato di raccontare il conflitto tra le due civiltà. Se però all’inizio i nativi erano rappresentati come i “nemici”, con l’evolversi della società la prospettiva è decisamente cambiata. E i cosiddetti indiani stanno ricevendo sullo schermo la rappresentazione e la giustizia che spesso purtroppo non ottengono nella vita vera.

Dalla presenza di Piccola Piuma agli Oscar 1973 al posto di Marlon Brando fino a Killers of the Flower Moon (ve ne abbiamo parlato qui), la storia dei nativi americani merita di essere vista e ascoltata.

Ecco quindi altri film basati su storie vere se siete interessati ad approfondire l'argomento.

CUORE DI TUONO

Sud Dakota, il giovane agente dell’FBI Ray Levoi (Val Kilmer) viene inviato nella riserva delle Bandlands per risolvere un caso di omicidio. Levoi si trova a sventare un complotto sullo sfondo di una guerra civile tra nativi tradizionalisti e governativi.

Uscito nel 1992 e diretto da Michael Apted, Cuore di tuono è liberamente ispirato all’occupazione di Wounded Knee del 1973. Infatti il 27 aprile di quell’anno 200 membri dell’AIM (American Indian Movement) occuparono il villaggio di Wounded Knee per protestare contro il governo americano. Ciò che chiedevano era la fine dello sfruttamento dei loro territori e la rimozione delle autorità corrotte nelle loro riserve. Il villaggio venne occupato per 71 giorni prima che il governo inviasse l’esercito e degli agenti federali. L’8 maggio i nativi si arresero. Due di loro vennero uccisi e un agente Marshal rimase gravemente ferito. Gli occupanti vennero arrestati, ma il governo promise di aprire un’inchiesta sulle loro problematiche. Impegno non mantenuto.

I SEGRETI DI WIND RIVER

Nel 2017 Taylor Sheridan esce al cinema con quello che è l’ultimo capitolo della sua trilogia di frontiera dopo Sicario e Hell or High Water. I segreti di Wind River è ambientato nella riserva indiana omonima in Wyoming. Qui, una guarda forestale, Cory Lambert (Jeremy Renner) scopre nella neve il cadavere di una giovane nativa americana, stuprata e assassinata. A indagare viene inviata l’agente dell’FBI Jane Banner (Elizabeth Olsen).

Il film non è direttamente basato su una storia vera. Sheridan vuole però mettere in luce un problema reale: l’alto numero di donne native violentate a uccise ogni anno dentro e fuori le riserve. Queste infatti vengono assassinate in un numero dieci volte superiore alla media nazionale. I crimini restano spesso e volentieri insoluti e senza condannati. E mentre la scomparsa di ogni persona viene catalogata, lo stesso non accade per le donne nativo americane. Su di loro non esistono registrazioni e fascicoli. Nessuno sa quindi con certezza quante di loro siano scomparse.

SONGS MY BROTHER TAUGHT ME

Concludiamo con un film che non denuncia un singolo episodio né un’esplicita violenza, ma che dipinge la vita odierna dei nativi americani. Disponibile in streaming su Mubi e semisconosciuto, Songs my brother taught me rappresenta l’esordio alla regia di un lungometraggio di Chloé Zhao. Il film racconta la storia di due fratelli, Jashaun e John che vivono nella riserva indiana di Pine Ridge.

Zhao rappresenta fedelmente la vita comune di due giovani all’interno di una riserva. I sogni di John di lasciare tutto e partire per Los Angeles con la fidanzata. Il problema della criminalità e dell’abuso di alcol. Il dramma di cosa sia una casa, di non trovare un posto nel mondo. In Songs my brother taught me si consuma con taglio documentaristico il conflitto di un popolo che non riconosce più la propria identità e di una generazione in bilico tra le tradizioni del passato e i richiami verso nuovi orizzonti.

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