Ken Levine dovrebbe apparire nella Time 100?

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La prestigiosa rivista americana chiede ai suoi lettori se il designer di Bioshock merita di entrare fra gli uomini dell'anno

Ken Levine è ormai una colonna portante del videogaming moderno. I suoi meriti sono antichi, eppure con tanti troppi risvolti nel presente. L’autore di Bioshock, ha iniziato la sua carriera lavorando su Thief: The Dark Project, spalla a spalla con quella mente frizzante di Doug Church (altra cariatide che s’è macchiata di splendidi peccati quali System Shock, Deus-Ex e Tomb Raider: Legend). Da quel suo primo lavoro, Ken ne ha fatta di strada, grazie soprattuto alla sua perla indiscussa, quel Bioshock che gli ha permesso di essere inserito tra i più grandi “narratori del secolo”, almeno secondo Game Informer. Una carriera costellata di successi, che ancor prima di Bioshock infinite, è pronta per ad aggiungere un nuovo riconoscimento. Il Time ha lanciato un sondaggio sul proprio sito per scoprire se Ken Levine merita o meno di essere inserito nella top 100 delle personalità più importanti dell’anno.

La rivista americana non è nuova a simili operazioni: Shigeru Miyamoto si era piazzato addirittura primo nel 2008, solo nominato, invece nel 2007. Eppure è difficile affiancare Levine alla Legenda vivente di Nintendo. La candidatura di Ken, significa qualcosa di diverso proprio perché va assimilata all’operazione fatta da Game Informer. Il papà del Big Daddy e delle sorelline non dispone nè del fascino del pioniere, nè la potenza del fondatore. A supportarlo c’è solo il suo estro, la sua penna e la sua vena creativa. In questa nomina probabilmente si cela un piccolo passo verso il riconoscimento dell’intrattenimento videoludico come medium maturo.

Una bella svolta, non c’è che dire. Il Time nella descrizione del personaggio, cita Bioshock come una delle opere che ha dato il via al dibattito sulla “game art”. Un bel mattone che potrebbe aiutare a costruire finalmente il giusto luogo per un mezzo ingiustamente bistrattato. Un voto che sentiamo in dovere di dare per lui, per l’intrattenimento interattivo e sopratutto per la nostra passione.

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