Keanu Reeves: 7 Interpretazioni da citare per difendere le sue doti da attore

Keanu Reeves è un bravo attore o è una macchina inespressiva? Ecco qualche argomentazione per chi vuole prodigarsi in una sua difesa

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Keanu Reeves ha tantissime qualità che rendono legittimo un piccolo culto a lui dedicato. È una grandissima star che non ha mai prestato troppa attenzione alla sua popolarità vivendola sempre come un dono di passaggio. Ha affrontato tanti dolori privati, come la morte della figlia primogenita e dell’ex fidanzata Jennifer Syme. Ha saputo rialzarsi più volte, senza pretendere mai di insegnare agli altri la vita. Rispettosissimo delle donne (quando le ammiratrici gli chiedono una foto non le tocca mai) è particolarmente attento alle persone. Si alza per far sedere chi è in difficoltà durante un viaggio in metropolitana, prende i mezzi pubblici come una qualsiasi persona “comune”.

Il suo volto è il simbolo degli anni ’90. Ed è particolarissimo: nato a Beirut da padre statunitense di origini Hawaiiane, cinesi, portoghesi, inglesi, italiane e francesi e da madre inglese, Keanu ha una faccia cinematografica, dai lineamenti riconoscibili e unici. Un volto particolare, troppo simile a quello di Carlo Magno e Paul Mounet per non far sospettare l’immortalità dell’attore. Soprattutto, però, ha una dedizione per i ruoli e una passione per quello che fa che sono ben visibili nei dietro le quinte e nelle interviste.

Il problema è che non sempre sorreggono ciò che si vede sullo schermo. 

Il suo stile di recitazione si è impostato negli anni su un tono freddo, poco espressivo e molto fisico, spesso preso in giro e associato all’incapacità di esprimere le emozioni recitando. Difendere Keanu Reeves in questo non è il più semplice dei compiti. Effettivamente alcune performance, come quella in Ultimatum alla terra o Johnny Mnemonic, sono ben al di sotto della sufficienza. Non si può però giudicare una carriera intera sulla base di alcuni fallimenti senza mettere sul tavolo anche i successi. Come attore poi è sempre stato poco capace di adattarsi ai film in cui è comparso. È altrettanto vero però che, ogni volta che il film giusto è andato da Keanu entrambi ne hanno tratto un giovamento incredibile.

Di seguito proviamo quindi a fornivi alcune sue interpretazioni (esclusa quella ovvia di Neo in Matrix) da usare per ribattere a chi sostiene che le sue doti interpretative siano poco adatte al cinema.

INDICE

  1. Point Break

  2. Toy Story 4

  3. The Neon Demon

  4. John Wick

  5. The Gift

  6. Finché forse non vi separi

  7. A Scanner Darkly - un oscuro scrutare

Point Break

In Point Break veste i panni di un agente dell’FBI all’inseguimento di un rapinatore. Giustizia, amicizia, sport e surf ai limiti della vita. Point Break è un gran film e, con tutte le difficoltà che la storia porta con sé, Keanu Reeves e Patrick Swayze offrono un rapporto tra due poli apparentemente opposti che conquista e rimane nella storia dell’action. Era il 1991 e Keanu Reeves si imponeva come volto dei film al testosterone, totalmente dedito al ruolo e capace di spaziare da sequenze al cardiopalma e momenti intensi di sviluppo dei personaggi.

Toy Story 4

duke caboom toy story 4 Keanu Reeves

Duke Kaboom: quando un personaggio è la versione alternativa, in una dimensione parallela, dell’attore che lo interpreta. Keanu Reeves presta la voce al giocattolo-stuntman del quarto film della serie di Toy Story. Irresistibile ed emozionante grazie alla sua voce. Profondamente autoironico, è esilarante, ma non sminuisce i sentimenti. Anzi, Reeves dà un sacco di sfumature al giocattolo che interpreta con passione. Ha fatto di tutto per avere la parte. La desiderava e si vede. La storia di incertezze, cadute e rinascite, è il cuore del film grazie alla voce roca e convincente dell’attore. 

The Neon Demon

Non solo action, ma anche opere più complesse. All’inizio della carriera si è confrontato con Molto rumore per nulla dando vita a Don Giovanni nel film di Kenneth Branagh. Un’interpretazione non nelle sue corde, ma portata a casa con dignità. Ha brillato in Belli e dannati di Gus Van Sant a fianco di River Phoenix nel 1991. Altro film d’autore, altra storia: nessuno si ricorda di lui in The Neon Demon, ma la sua presenza è perfetta. In un film di vampiri, moda, apparenza, successo e cadute, nei pochi momenti in cui è in scena è perfettamente integrato nell’atmosfera del film. Non solo una star messa lì per vendere un’opera molto complessa per il grande pubblico, ma un grande valore aggiunto al senso e all’atmosfera voluta da Nicholas Winding Refn. 

John Wick 

john wick 4

Da Speed a John Wick, passando ovviamente per Neo di Matrix. C’è tanto da dire sulla carriera action di Keanu Reeves. Quindi noi ci limiteremo qui a scriverne poco: guardate questi film. Ammirate la dedizione, l’entusiasmo con cui affronta anche gli stunt più difficili e quanto creda nel valore di queste produzioni riuscendo a elevare un’idea eseguita con budget di “serie B” a blockbuster, sempre mantenendo la qualità di “serie A”. Oggi, artisti dell’action come lui, sono merce rara. 

The Gift

Un personaggio complesso e negativo quello di The Gift, passabile thriller soprannaturale diretto da Sam Raimi. Donnie Barksdale è un marito violento accusato di un terribile omicidio e oggetto di infiniti colpi di scena. È uno dei personaggi più lontani dal carattere di Reeves, che riesce però a rappresentare in maniera convincente. Tiene il passo di un cast incredibile composto anche da Cate Blanchett, Giovanni Ribisi, Hilary Swank, Katie Holmes e J.K. Simmons.

Finché forse non vi separi

Già nel 1989 con Bill & Ted's Excellent Adventure aveva dimostrato di sapere gestire la commedia con ironia e auto ironia. In coppia con Alex Winter funziona particolarmente nel film che lanciò la sua popolarità. Non è raro vedere il serissimo attore dedicarsi a ruoli (o comparsate) metacinematogafiche  come quella di SpongeBob amici in fuga. Nel film di Netflix Finché forse non vi separi Keanu Reeves è l’unica cosa di veramente memorabile. Ha generato infiniti meme. Da solo salva un film (e si salva solo lui).

A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare 

Che film questo adattamento in rotoscopio degli incubi di Philip K. Dick. Guardandolo sembra di avere un trip di LSD e la regia di Richard Linklater è, come sempre, pazzesca. Keanu Reeves è particolarmente a suo agio con la tecnica ibrida tra live action e animazione. Ne deriva una visione scomoda, difficile da digerire e profondamente inquietante. Una delle sue migliori interpretazioni, e un luogo cinematografico dove mai avremmo pensato di vederlo.

Quali film con Keanu Reeves avete particolarmente amato? Fatecelo sapere nei commenti!

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