Keanu Reeves: 7 Interpretazioni da citare per difendere le sue doti da attore
Keanu Reeves è un bravo attore o è una macchina inespressiva? Ecco qualche argomentazione per chi vuole prodigarsi in una sua difesa
Il suo volto è il simbolo degli anni ’90. Ed è particolarissimo: nato a Beirut da padre statunitense di origini Hawaiiane, cinesi, portoghesi, inglesi, italiane e francesi e da madre inglese, Keanu ha una faccia cinematografica, dai lineamenti riconoscibili e unici. Un volto particolare, troppo simile a quello di Carlo Magno e Paul Mounet per non far sospettare l’immortalità dell’attore. Soprattutto, però, ha una dedizione per i ruoli e una passione per quello che fa che sono ben visibili nei dietro le quinte e nelle interviste.
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Il suo stile di recitazione si è impostato negli anni su un tono freddo, poco espressivo e molto fisico, spesso preso in giro e associato all’incapacità di esprimere le emozioni recitando. Difendere Keanu Reeves in questo non è il più semplice dei compiti. Effettivamente alcune performance, come quella in Ultimatum alla terra o Johnny Mnemonic, sono ben al di sotto della sufficienza. Non si può però giudicare una carriera intera sulla base di alcuni fallimenti senza mettere sul tavolo anche i successi. Come attore poi è sempre stato poco capace di adattarsi ai film in cui è comparso. È altrettanto vero però che, ogni volta che il film giusto è andato da Keanu entrambi ne hanno tratto un giovamento incredibile.
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Point Break
In Point Break veste i panni di un agente dell’FBI all’inseguimento di un rapinatore. Giustizia, amicizia, sport e surf ai limiti della vita. Point Break è un gran film e, con tutte le difficoltà che la storia porta con sé, Keanu Reeves e Patrick Swayze offrono un rapporto tra due poli apparentemente opposti che conquista e rimane nella storia dell’action. Era il 1991 e Keanu Reeves si imponeva come volto dei film al testosterone, totalmente dedito al ruolo e capace di spaziare da sequenze al cardiopalma e momenti intensi di sviluppo dei personaggi.
Toy Story 4
Duke Kaboom: quando un personaggio è la versione alternativa, in una dimensione parallela, dell’attore che lo interpreta. Keanu Reeves presta la voce al giocattolo-stuntman del quarto film della serie di Toy Story. Irresistibile ed emozionante grazie alla sua voce. Profondamente autoironico, è esilarante, ma non sminuisce i sentimenti. Anzi, Reeves dà un sacco di sfumature al giocattolo che interpreta con passione. Ha fatto di tutto per avere la parte. La desiderava e si vede. La storia di incertezze, cadute e rinascite, è il cuore del film grazie alla voce roca e convincente dell’attore.
The Neon Demon
Non solo action, ma anche opere più complesse. All’inizio della carriera si è confrontato con Molto rumore per nulla dando vita a Don Giovanni nel film di Kenneth Branagh. Un’interpretazione non nelle sue corde, ma portata a casa con dignità. Ha brillato in Belli e dannati di Gus Van Sant a fianco di River Phoenix nel 1991. Altro film d’autore, altra storia: nessuno si ricorda di lui in The Neon Demon, ma la sua presenza è perfetta. In un film di vampiri, moda, apparenza, successo e cadute, nei pochi momenti in cui è in scena è perfettamente integrato nell’atmosfera del film. Non solo una star messa lì per vendere un’opera molto complessa per il grande pubblico, ma un grande valore aggiunto al senso e all’atmosfera voluta da Nicholas Winding Refn.
John Wick
Da Speed a John Wick, passando ovviamente per Neo di Matrix. C’è tanto da dire sulla carriera action di Keanu Reeves. Quindi noi ci limiteremo qui a scriverne poco: guardate questi film. Ammirate la dedizione, l’entusiasmo con cui affronta anche gli stunt più difficili e quanto creda nel valore di queste produzioni riuscendo a elevare un’idea eseguita con budget di “serie B” a blockbuster, sempre mantenendo la qualità di “serie A”. Oggi, artisti dell’action come lui, sono merce rara.
The Gift
Un personaggio complesso e negativo quello di The Gift, passabile thriller soprannaturale diretto da Sam Raimi. Donnie Barksdale è un marito violento accusato di un terribile omicidio e oggetto di infiniti colpi di scena. È uno dei personaggi più lontani dal carattere di Reeves, che riesce però a rappresentare in maniera convincente. Tiene il passo di un cast incredibile composto anche da Cate Blanchett, Giovanni Ribisi, Hilary Swank, Katie Holmes e J.K. Simmons.
Finché forse non vi separi
Già nel 1989 con Bill & Ted's Excellent Adventure aveva dimostrato di sapere gestire la commedia con ironia e auto ironia. In coppia con Alex Winter funziona particolarmente nel film che lanciò la sua popolarità. Non è raro vedere il serissimo attore dedicarsi a ruoli (o comparsate) metacinematogafiche come quella di SpongeBob amici in fuga. Nel film di Netflix Finché forse non vi separi Keanu Reeves è l’unica cosa di veramente memorabile. Ha generato infiniti meme. Da solo salva un film (e si salva solo lui).
A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare
Che film questo adattamento in rotoscopio degli incubi di Philip K. Dick. Guardandolo sembra di avere un trip di LSD e la regia di Richard Linklater è, come sempre, pazzesca. Keanu Reeves è particolarmente a suo agio con la tecnica ibrida tra live action e animazione. Ne deriva una visione scomoda, difficile da digerire e profondamente inquietante. Una delle sue migliori interpretazioni, e un luogo cinematografico dove mai avremmo pensato di vederlo.
Quali film con Keanu Reeves avete particolarmente amato? Fatecelo sapere nei commenti!