Journey to the Savage Planet, 5 validi motivi per attenderlo con una certa impazienza
Sviluppato dalla debuttante Typhoon Studios, atteso il 28 gennaio su PlayStation 4, Xbox e PC, Journey to the Savage Planet ha potenzialmente tutte le carte in regola per fare la felicità di tutti gli aspiranti esploratori del cosmo che non amano prendersi troppo sul serio.
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Tra gli innumerevoli titoli che giornalmente si affacciano speranzosi sul mercato, tra roboanti produzioni multi-milionarie e coraggiosi indie realizzati con pochi uomini e ancor meno soldi, spicca tutt’ora quel manipolo di titoli che, pur senza l’ardire di rivoluzionare il genere di riferimento, hanno tutte le carte in regola per divertire, appassionare, intrattenere per una manciata di ore. Ai tempi di PlayStation 2, Xbox e Game Cube, non era difficile imbattersi in giochi di questo tipo, onesti mestieranti che rinunciando a campagne marketing faraoniche riuscivano a ritagliarsi una fetta di fan sfegatati, ipnotizzati da gameplay quasi inspiegabilmente assuefacenti.
Sviluppato dalla debuttante Typhoon Studios, atteso il 28 gennaio su PlayStation 4, Xbox One e PC, in esclusiva per Epic Store, ha potenzialmente tutte le carte in regola per fare la felicità di tutti gli aspiranti esploratori del cosmo che non amano prendersi troppo sul serio.