Jim Belushi parla della sua nuova vita da coltivatore di Cannabis. E apre il cuore per suo fratello
Jim Belushi ha smesso con hollywood, almneno per un po', ma non per sempre. Nel frattempo coltiva cannabis
Questa frase serve a chiarire un dubbio che da molto tempo attanaglia i fan dell’attore. Pare che la sua carriera non sia ancora finita ma che si sia solo preso una pausa. Ma la storia dentro questo periodo sabbatico meriterebbe un film a sé.
Tutto è iniziato con la visita ad un amico di famiglia che viveva presso il Rogue River. Il luogo gli restò nel cuore e decise di prendere un terreno di 15 acri e costruire un cottage. Alla morte del suo vicino Belushi ebbe l’occasione di acquistare altri 80 acri. Non esitò. Ma cosa coltivare? Provò un po’ di tutto e quando nel 2015 vennero legalizzate le coltivazioni di maijuana non ebbe dubbi. Riconvertì la sua tenuta e raccontò l’impresa nel documentario Growing Belushi, in questi giorni in onda negli Stati Uniti.
Ma questa storia, dalle tinte per certi versi grottesche, ha anche un retrogusto amaro, che dà alla sua decisione una luce ben diversa. Belushi ha infatti raccontato nell’intervista le proprietà benefiche della pianta di cui è convinto sostenitore. Inevitabilmente il ragionamento è finito sulla morte per overdose di John Belushi, il fratello di Jim.
Probabilmente ferito dalla precedente carriera come giocatore di football John soffriva infatti di encefalopatia traumatica cronica. La malattia poteva essere stata causata dai molti traumi cranici mentre praticava lo sport. È probabile che il sempre crescente abuso di droghe fosse un tentativo (disperato) di curarsi da solo le continue crisi (tra cui quelle epilettiche).
Dietro alla scelta di coltivare la cannabis non è difficile intravvedere un rimpianto per la sorte del fratello. L’attore ha infatti ammesso nell’intervista di credere che, se il fratello fosse riuscito a mantenere un uso delle droghe leggere, senza degenerare nell’eroina e nella cocaina, sarebbe ancora vivo.
Ha raccontato inoltre il momento in cui ha appreso la morte del fratello:
Ero nel bel mezzo di una lezione di dizione allo Shubert Theatre di Chicago, stavo facendo I pirati di Penzance, un tizio al botteghino stava ascoltando la radio, è venuto nel dietro le quinte e mi ha detto di avere sentito la notizia. Pensavo fosse uno scherzo che mi stavano facendo lui e Dan Aykroyd. Ho chiamato la stazione radio con le notizie di Chicago e l’operatore mi ha detto “mi dispiace Jim”. È così che l’ho saputo. E quella sera mi sono presentato e ho fatto lo show”.
Belushi si è scagliato anche contro la città di Los Angeles, intendendo probabilmente additare con essa un intero sistema di riflettori e frivolezza. “Non penso che John sarebbe morto in un’altra città. C’è una solitudine che predomina a Los Angeles, in relazione con l’incredibile accessibilità di tutto”.
Un rilancio, una nuova vita, che continua però all’ombra del traumatico evento. Malinconiche le parole pronunciate nel secondo episodio di Growing Jim mentre sorvolava in elicottero la piantagione di Coca con cui Pablo Escobar ha fatto la sua fortuna:
Mi chiedo se la cocaina che ha contribuito alla morte di mio fratello sia venuta da uno di questi campi. Voglio scendere in uno di questi campi, sradicarla e riconvertirli in coltivazioni di cannabis. Queste famiglie potrebbero guadagnarsi da vivere coltivando una pianta che può guarire le persone - spiritualmente, fisicamente ed emotivamente.
Cosa ne pensate della scelta di Jim Belushi? Una rinascita o un doloroso allontanamento dai riflettori? Fatecelo sapere nei commenti