Jennifer Aniston e il cast parlano di Come Ammazzare il Capo 2 alla premiére di Londra!

Abbiamo incontrato il cast di Come Ammazzare il Capo 2 alla première mondiale del film di Londra. Ecco foto, video e resoconto!

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Si è svolta mercoledì sera a Londra la première mondiale di Come Ammazzare il Capo e Vivere Felici 2 (in originale Horrible Bosses 2), sequel della fortunata commedia di Seth Gordon diretto questa volta da Sean Anders. Noi abbiamo partecipato al red carpet, del quale potete vedere alcune immagini qui sotto:

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La mattina successiva, dopo aver intervistato i protagonisti Jason Bateman, Jason Sudeikis, Charlie Day e Jennifer Aniston (potrete vedere i video più a ridosso dell’uscita, prevista per l’8 gennaio in Italia), abbiamo partecipato alla conferenza stampa del cast, della quale vi riportiamo i momenti salienti qui sotto.  

Charlie, il lato “fisico” di questa commedia è abbastanza evidente, e tu sei quello che soffre di più…
Day: Sì, sono quello che soffre di più, ne prendo parecchie. L’aspetto slapstick in una commedia come questa è importante.

Jason…
Bateman: Quale?

Sudeikis, quello affianco a Charlie! Kurt è il “ragazzo che dice sempre sì”. Lo sei anche tu?
Sudeikis: Nella mia vita tendo a riflettere un po’ di più. Sarà perché sono della vergine. Ma io vengo dalla commedia d’improvvisazione, e una delle basi è quella di essere disponibili, sostenersi.

Jennifer. Cosa ti piace di un personaggio come la Dottoressa Julia, che torni a interpretare in questo film?
Aniston: Mi piaceva molto il suo personaggio in generale, il suo carattere. Il suo vestiario… la sua parrucca castana, i suoi accessori… E si sappia: solo una persona qui ha riconosciuto cosa realmente era il ciondolo della Dottoressa Julia! Ed è Mr. Jason Sudeikis, il che dovrebbe darci una piccola indiscrezione sulla sua vita personale [il ciondolo è un cockring, ndr]
Sudeikis: L’Ho visto su un catalogo! Sono uno a cui piace sfogliare cataloghi!

Mr. Bateman, in questo sequel voi tre avete avuto più controllo? Parlo del casting, delle scelte di sceneggiatura…
Bateman: Lo studio, il regista Sean Anders e lo sceneggiatore John Morris sono stati molto gentili a coinvolgere direttamente noi tre e Jennifer chiedendoci dei pareri su come sarebbe dovuto essere il sequel. Siamo tutti consapevoli del fatto che i sequel sono difficili da realizzare bene e non volevamo essere pigri: il nostro obiettivo era ottenere un risultato almeno all’altezza del primo film, se non migliore.

Qual è stato il “lavoro orribile” che avete fatto prima di iniziare a lavorare in televisione e al cinema?
Aniston: Inizio io. Lavoravo nel telemarketing. Cercavo di vendere delle cose al telefono, e dico cercavo perchè non sono mai riuscita a vendere nulla.
Sudeikis: Io non sono mai stato bravo a vendere le cose. Ho avuto alcuni lavori nel settore della grande distribuzione… Ero bravissimo a dire alle persone che stavano bene con determinati indumenti, ma non riuscivo ad aumentare la mia media di vendite.
Aniston: Come è possibile? Io passerei il tempo a ridere e finirei per comprare mezzo negozio!
Sudeikis: Sicura di non essere mai venuta? Ero su Michigan Avenue…
Aniston: Mai stata lì.
Day: Io pulivo i bagni delle persone. Andavi in palestra, usavi il bagno, non tiravi l’acqua… A quel punto diventava un mio problema. Mi limitavo a tirare l’acqua dei bagni.
Bateman: Io non pulivo i bagni. Ho iniziato a lavorare da giovanissimo come attore, quindi non ho mai avuto un capo vero e proprio. Il peggior lavoro è stato… “A team of Two”… è andato peggio di come mi aspettavo. Ma è stato divertente.

 

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Lavorare a questo film è stato più facile visto che avete lavorato insieme in precedenza?
Aniston: Siamo tutti buoni amici e stiamo bene insieme, e questo ha reso la realizzazione del film molto più semplice.
Bateman: Sarebbe stato terribile se non stessimo bene insieme. Il fatto è che trattandosi di una commedia, nel momento in cui non c’è chimica, anche personalmente, tra i membri del cast tutto diventa più difficile. La cosa divertente è che quando ci hanno chiesto di fare il sequel ci siamo sentiti al telefono e abbiamo parlato di oggi, di quando avremmo partecipato al junket di lancio insieme, e di quanto sarebbe stato divertente.
Aniston: Jason ha chiamato la premiere a Londra “il campeggio del film”. E abbiamo incontrato Benedict Cumberbatch. Gli abbiamo chiesto di partecipare al terzo film. Lui sarà il nuovo boss. Sto annunciando la cosa ora, qui.

Christoph Waltz ha detto, in una intervista, che in questo ambiente è difficile evitare di incontrare un “Capo terribile” almeno una volta nella propria carriera. Avete avuto esperienze simili, magari senza fare nomi?
Aniston: Sì! Ma possiamo dire solo questo.
Sudeikis: Di solito sono i produttori, i dirigenti o i registi che non credono che il cinema sia una esperienza collaborativa. Ti impongono le loro idee e il loro pessimo senso dell’umorismo e sei costretto a stargli dietro.
Aniston: Oppure sono i registi che non arrivano preparati sul set, non fanno i loro compiti, e tu come attore finisci per cercare di salvare la giornata per loro.

Jennifer, nei titoli di coda vediamo un blooper in cui dici “non riesco proprio a dire questa battuta”, forse perché troppo volgare. Quanto è lontano il tuo personaggio dalla vera te?
Aniston: Sì, alla fine quella scena è stata tagliata perché non ci sembrava poi così divertente. Il mio personaggio è parecchio volgare, soprattutto nel linguaggio, e questo è uno dei numerosi aspetti in cui io e lei siamo molto diversi. Dopotutto non conosco molte persone che direbbero con naturalezza “suck it like a bomb pop down to the blue”… non è una di quelle cose che ti escono naturalmente dalla lingua…
Sudeikis: Aggiungici una base ritmata e viene una canzone perfetta per Nicki Minaj! “Papà metti su quella canzone, Suck It Like a Bomb Pop (Down to the Blue)!” Sappi che faranno il video, useranno la tua voce in loop e tu farai un sacco di soldi!

Jason, in cosa è difficile da fare un sequel?
Bateman: Il fatto è che di solito sono brutti. E manca l’elemento sorpresa, perché non c’è nulla di nuovo. È una specie di falso negativo, manca la sorpresa e si finisce in uno stallo, gli attori parlano più velocemente e fanno gli stupidi, utilizzano un altro tipo di umorismo. Abbiamo cercato di inserire delle complessità nella trama e lavorare maggiormente sull’aspetto visivo… e coinvolgere un altro vincitore del Premio Oscar!

Jennifer, come donna che lavora in una industria spesso definita maschilista quali cambiamenti hai visto, nei confronti delle donne, in tempi recenti a Hollywood?
Aniston: Penso che un aspetto positivo sia il fatto che ci siano sempre più film con donne protagoniste. Personalmente ho trovato molto interessante interpretare, in questi due film, un ruolo che solitamente viene affidato a un uomo.
Sudeikis: Un dentista?
Aniston: Non vedi molti dentisti donna! [ride] Ma c’è ancora molto sessismo a Hollywood. Comunque, non vedo il mio personaggio come quello di una donna malata… semplicemente si avvicina al sesso come uno appassionato di cucina si avvicina a una straordinaria cena. Penso che per lei sia una sorta di sport!

Jennifer, qual è stata la reazione del cast quando ti ha vista con indosso quella parrucca castana?
Aniston: Abbastanza normale. Il primo giorno mi hanno guardato tutti strano, dopotutto ero diversa dal solito. Tornata a casa l’ho lavata, e il giorno dopo l’ho indossata di nuovo [ride]

Qual è il vostro sogno sia sul piano personale che su quello professionale?
Bateman: Direi la Pace nel Mondo su entrambi i piani.
Aniston: Scusate ma a questo punto come posso dire qualcosa di paragonabile?

La base di questa commedia è la crisi economica, così come avveniva per il primo film. È una scelta voluta?
Day: Ci piaceva l’idea di costruire l’aspetto comico su qualcosa di realistico e attuale, anche perché aiuta il pubblico a identificarsi. Non c’è alcun intento sul piano dell’analisi sociale, non vogliamo dare un messaggio ma intrattenere.

Questo film lascia aperta la possibilità a un Horrible Bosses 3. Prendereste in considerazione l’idea di fare un terzo film?
Bateman: La gente deve comprare i biglietti per vedere questo film. Poi possiamo parlarne! Il primo sequel è nato proprio grazie al successo del primo film, quindi dipende tutto da come andrà questo episodio.

E chi potrebbe dirigerlo secondo voi?
Aniston: Secondo me dovrebbe dirigerlo Jason Bateman. È veramente un bravissimo regista, credetemi.

Durante i titoli di coda si vedono alcuni blooper in cui ridete. Mi chiedevo, quanto è difficile girare pellicole come questa senza scoppiare continuamente a ridere?
Bateman: Il segreto è ripetere le battute abbastanza volte da non aver più voglia di ridere. Di solito al ciak 4-5 ce la facciamo. I primi ciak finiscono sempre con noi che iniziamo a ridere.
Sudeikis: I momenti in cui ridiamo di più però sono durante i set-up, la preparazione delle scene. Oppure certe battutine con la troupe. Sono i momenti migliori, anche perché conosciamo bene le battute del film, le studiamo durante le prove generali, e quindi siamo abituati a non riderci troppo sopra.
Day: C’è una scena in cui descriviamo il piano per il rapimento e dobbiamo essere tutti molto seri, le riprese di quella scena sono state un disastro perché questi due non mi lasciavano finire una frase senza farmi ridere, mi hanno fatto perdere completamente la fiducia in me stesso. Un disastro.
Sudeikis: Cercavamo di essere superseri, volevamo essere fichi come Chris Pine.
Day: Così durante il pranzo ho chiesto al regista se potevo rifare la scena da solo, senza di loro, in modo da concentrarmi per bene.
Aniston: L’hai fatto veramente?!
Day: Sì!

Qualcuno di voi si è portato a casa uno Shower-Buddy (l’accessorio creato dai protagonisti all’inizio del film, una doccia tutto-in-uno)? E quanti tentativi di oggetti strani avete fatto prima di arrivare allo Shower-Buddy?
Sudeikis: In realtà lo Shower-Buddy è stata l’idea iniziale, ci siamo sforzati di renderlo più elaborato, nel film vedrete che la sua forma ricorda quella dell’Enterprise. Ma è stata una coincidenza.

Nel film avete tutti dei nickname, o almeno cercate di darveli. Avete dei soprannomi nella vita reale?
Bateman: Masturbateman.
Aniston: Non ci hai mai permesso di chiamarti così!
Sudeikis: Nel film non abbiamo proprio dei nickname, sono dei nomi in codice.
Aniston: Non ho un soprannome. Ce l’ho? Jen. Ma non è un soprannome, è un diminutivo. Ora che ci penso al liceo… no, non penso ve lo dirò. [gli altri insistono] Era pieno di Jennifer nel nostro corso. E così io ero JennyBean, oppure JoJen, perchè il mio secondo nome è Johanna.
Sudeikis: Il mio è Suds.

Jennifer, questa è una bella reunion con i protagonisti del primo film, ma vorremmo sapere qualcosa su una possibile reunion con i protagonisti di una serie, Friends…
Bateman: Farai un Friends 2? Still Friends?
Aniston: Bateman, tu sarai Chandler. Sudeikis, sarai Joey. E questo significa che Charlie sarai Ross!
Day: Non conosco la serie, chi è Ross? [ridono]
Aniston: Onestamente penso che dovremmo aspettare di diventare veramente vecchi e solo allora fare una reunion. Golden Friends. Così si deve chiamare.

Un video pubblicato da BadTaste.it (@badtasteit) on Nov 11, 2014 at 5:26 PST

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