Jackass Forever, o del come si fa a non invecchiare

Jackass Forever poteva essere una squallida operazione nostalgia, invece questa gente è ancora sinceramente felice di farsi del male

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Jackass Forever è su Netflix

Jackass Forever è prima di tutto una questione generazionale, un film del quale scrivere per forza in prima persona. Cosa ne so io, che quando uscì la prima stagione di Jackass non ero ancora maggiorenne e quando uscì il primo film dovevo ancora compiere vent’anni, di come vengono visti Steve-o, Johnny Knoxville, Wee Man e tutti gli altri da, che ne so, i non ancora maggiorenni di oggi? O i quasi ventenni? So come veniva percepito allora, e come sicuramente viene percepito ancora oggi, dalle generazioni precedenti: Jackass era una di quelle robe che venivano accompagnate da considerazioni genitoriali molto negative (nella migliore delle ipotesi) o dallo spegnimento dell’apparecchio televisivo (che non è neanche la peggiore, in verità). “Cosa guardi questa roba che è diseducativa?”, ed ecco la parola-chiave: diseducativa.

Il problema di Jackass, il suo più grande merito, il motivo per cui a diciassette anni si faceva l’impossibile per non perdersene neanche un istante, era che ti insegnava a farti male. Era volgare, certo, scorrettissimo, profondamente scemo – ma il vero terrore era che un giorno anche tu, angelica creatura, potessi decidere di tentare una di quelle cose pazze che facevano quei pazzi, e questo nonostante ogni puntata si aprisse con un disclaimer grosso così che diceva NON FATE QUESTA ROBA A CASA, VI FATE MALE e il fatto che eravamo giovani e stupidi, sì, ma non al punto da bere volontariamente sperma di cavallo (che poi, dove lo trovi?) o farci esplodere in una toeletta chimica.

Jackass ti faceva sentire bene perché non nascondeva la sua natura: si sapeva che quella gente che si faceva malissimo lo faceva perché era il loro mestiere, che erano professionisti che avevano semplicemente deciso di portare alle estreme conseguenze la loro job description. Era questo che rendeva Steve-O, Johnny Knoxville e gli altri dei miti, e diversi dallo youtuber random che fa cose idiote in diretta streaming. Perché questa era gente che sapeva quello che faceva, che si faceva male di mestiere, e che aveva accettato di mettere questo talento al servizio di tutte quelle idee che prima o poi vengono a chiunque, ma che il 99,99% degli esseri umani scartano pochi secondi dopo perché troppo pericolose e troppo idiote.

Jackass Forever, con il suo bel peso di oltre vent’anni di follie sulle spalle, poteva essere una scorciatoia. Un film moscio. Un ritorno alla forma senza la sostanza. Un capitolo quasi malinconico e anche pieno di rabbia, per via delle assenze di Bam Margera (licenziato per questioni di droga) e di Ryan Dunn (morto nel 2011), poco dopo Jackass 3D. C’era il rischio che tutti quei capelli bianchi e tutta quella vita normale avessero smussato un po’ gli angoli; che questo film dimostrasse che non c’è più spazio nel mondo, in questo mondo, per Jackass.

E invece Jackass Forever potrebbe, così si dice da più parti nel fandom, essere il miglior film di Jackass di sempre. Sulla base di cosa? Anche qui, dipende da che cos’è Jackass per voi, e quindi il massimo che posso fare è rivolgermi a gente che ha circa la mia età e circa il mio rapporto con il franchise. In altre parole: se siete fan, non può non piacervi. Se non siete fan, non c’è motivo per cui proprio questo dovrebbe farvi cambiare idea. Se per qualche bizzarro motivo proprio non conoscete Jackass, Forever è un’introduzione valida tanto quanto i film precedenti, forse un po’ di più; di certo vi basteranno pochi secondi della sequenza iniziale (omaggio a Godzilla) per capire se questa roba faccia o meno per voi.

Diventa anche inutile discutere di classifiche e stabilire se davvero Jackass Forever sia il miglior film di Jackass, e quindi in generale una delle cose migliori prodotte dal franchise se è vero che la serie TV è curiosamente corta (“curiosamente” perché i ricordi adolescenziali mi parlano di centinaia di ore di delirio, che ovviamente non esistono ma sono solo repeat mascherati: è il cosiddetto “effetto Mr. Bean”, una serie della quale, lo sapevate?, esistono soltanto 15 episodi, non 150) e che alcuni degli stunt migliori mai organizzati dalla crew sono quelli che sono poi finiti nei film. Se chiedete a me, c’è tutto quello che ci si aspetta da un film di Jackass, e ci sono anche parecchie sorprese.

C’è l’obbligatorio paio di sketch che personalmente ho skippato senza remore, ed è possibile che i vostri due skip siano diversi dai miei, dipende che cosa vi fa impressione in modo particolare. C’è persino, per la prima volta nella storia della serie, qualche new entry – che lascia ben sperare per il futuro del franchise, ma che ovviamente si limita a qualche stunt collaterale e non particolarmente estremo: i picchi del film sono affidati ai veterani, con la palma di migliore in campo che se chiedete a me va a Danger Ehren. Mi piacerebbe dirvi perché, ma a) non mi va di rovinarvi la sorpresa di alcune delle torture più intricate che Jackass abbia mai elaborato (in un paio di momenti sfioriamo la zona-Saw) e b) in molti casi dovrei usare parole molto volgari o ridicoli giri di parole. Vi basti solo sapere “una cinquantina di litri di sperma di maiale”.

Ecco, nella frase precedente è racchiusa tutta l’essenza di Jackass Forever, e di Jackass in generale: perché questa gente è in possesso di cinquanta litri di sperma di maiale? Qual è il modo migliore per utilizzarlo? Possiamo farlo esplodere? E già che ci siamo, siamo in grado di accendere un peto sott’acqua? Tutte domande che una persona sana di mente tende a non farsi; eppure almeno una certa percentuale, messa di fronte all’ineluttabile, reagirà rispondendo “bella domanda: tu come lo utilizzeresti?”. Jackass esiste per questo: sono le persone dall’altra parte di questa domanda, e sono lì per farti vedere il modo peggiore e più disgustoso per utilizzare cinquanta litri di sperma di maiale. O un pugile e una coppa protettiva per genitali. O un cannone, o un aereo, o un carroarmato.

Per cui domandatevi: siete interessati a vedere gente che fa cose che non fareste mai neanche se vi pagassero, ma i cui effetti vi incuriosiscono, ora che vi abbiamo obbligato a pensarci? Jackass Forever è la risposta a questa e a molte altre domande che non sapevate di avere, e che solo la vista di decine di peni e di cinquanta litri di sperma di maiale può far sorgere.

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