Ip Man, una lezione di storia cinese a ritmo di mazzate
Ip Man è un biopic dedicato a una figura storica della Cina del Novecento, che ne racconta la vita e soprattutto le botte
Ip Man, o Yip Man a seconda della grafia che preferite, fu un artista marziale cinese vissuto tra il 1893 e il 1972 che divenne famoso come grande maestro del Wing Chun, una semi-misteriosa arte marziale cinese inventata nel XVIII secolo, che viene tramandata per via orale dal maestro allo studente e che divenne particolarmente famosa negli anni Sessanta perché la praticava Bruce Lee, che l’aveva imparata proprio da Ip Man. Ip Man, senza grafie alternative, è invece un film dell’attore e regista di Hong Kong Wilson Yip, che racconta, ma soprattutto romanza e coreografa, la vita del gran maestro Ip Man, sullo sfondo della seconda guerra sino-giapponese che vide l’invasione della Cina da parte dell’esercito, be’, giapponese. In quanto a ricostruzione storica è un’opera, diciamo così, un po’ carente, che trasforma Ip Man in una figura quasi mitologica e lo trasforma nel riluttante eroe di un conflitto che vede da una parte l’invasore assetato di sangue e dall’altra il già vessatissimo popolo cinese; in quanto film di arti marziali, invece, è una delle cose più belle che potrete vedere in vita vostra, tra quelle uscite negli ultimi vent’anni e non solo.
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Ip Man è la prima di queste, una lunga lista che comprende non solo i tre sequel del film di Yip ma anche un altro paio di film, una serie TV e, naturalmente, The Grandmaster di Wong Kar-wai, che nel 2013 arrivò a tanto così dall’entrare nella cinquina dei candidati all’Oscar per miglior film straniero. Wilson Yip, però, può vantarsi di essere stato il primo, e di avere in qualche modo lanciato una moda. Può anche vantarsi di avere scelto un cast e una squadra perfette per il film, per aver azzeccato il protagonista con una precisione chirurgica (questa è una foto del vero Ip Man, ora confrontatelo con Donnie Yen), per aver affidato le coreografie dei combattimenti a un’autorità mondiale come Sammo Hung... insomma, Wilson Yip può vantarsi di avere fatto il biopic perfetto su Ip Man.
Ma siccome la Cina viene da anni di guerra civile e si prepara anche a venire invasa dal Giappone, ovviamente la vita del gran maestro non è tranquilla quanto lui vorrebbe: cacciato dalla sua magione dall’esercito invasore, è costretto a trasferirsi in uno squallido appartamentino e a lavorare in una miniera di carbone. Tornerà in azione quando i soldati giapponesi, aiutati da una serie di criminali locali vendutisi al nemico, cominciano a tormentare la città, e a obbligare gli artisti marziali locali a combattere in cambio di un sacco di riso per campare; tornerà, e prenderà tutti a calci e pugni.
Ovviamente la realtà è più complessa di così, e la storia di Ip Man non è la vera storia di Ip Man, piuttosto una favola che parla della crudeltà dell’invasione giapponese e della resilienza del popolo cinese, sfiancato dalla guerra civile e vessato dal nemico. È un film di propaganda, anche vagamente revisionista o quantomeno semplicistico e un po’ tagliato con l’accetta; ma vi sfidiamo a lamentarvene dopo che l’avrete visto, perché è chiaro fin da subito che Ip Man non ha alcuna ambizione storiografica, ed è interessato soprattutto a celebrare la bellezza del Wing Chun. Non è un caso che per il ruolo del gran maestro Yip abbia voluto Donnie Yen, che era nel 2008 (ed è anche adesso, nonostante vada per i sessanta) probabilmente il miglior artista marziale in circolazione – talmente bravo che a un certo punto se ne sono accorti persino a Hollywood, come dimostrano Rogue One e xXx – Il ritorno di Xander Cage. Mettetelo di fianco a uno dei migliori coreografi di Hong Kong come Sammo Hung, che esordì al cinema a fianco di Bruce Lee in I 3 dell’Operazione Drago e che è responsabile di buona parte del successo di Jackie Chan, e capirete che lo scopo di Wilson Yip era prima di tutto quello di mettere in scena sequenze del genere:
Serve aggiungere altro? Crediamo di no, che questi tre minuti valgano più di mille trailer, recensioni e approfondimenti: se avete cominciato a saltare sulla sedia correte a recuperare Ip Man, altrimenti girate alla larga.