Intervista: su Artekino Classics il semi-documentario in cui Fellini riflette su se stesso e sul suo cinema, alla ricerca di un raggio di sole

Su Artekino è disponibile Intervista, il semi-documentario in cui Federico Fellini riflette su se stesso e sul suo cinema, alla ricerca di un raggio di sole

Condividi

"Pensavo di iniziare il film con il classico sogno in un cui si inizia a volare" dice Federico Fellini all'inizio di Intervista, suo penultimo lavoro. Partendo con la citazione di un'immagine celebre, il regista riminese non lascia spazio a dubbi: in gioco c'è se stesso e il suo cinema, in una visione apparentemente "narcisistica" che però non è mai tale, perché capace di aprirsi al mondo. L'opera, la cui uscita nel 1987 coincide con il cinquantesimo anniversario di Cinecittà, luogo principale delle riprese, è ora disponibile su arte.tv.

Ecco qualche riflessione a riguardo.

Fellini tra documentario e semi-documentario

In parallelo ai suoi film di fiction pura, Fellini si è mosso non poche volte tra il documentario e il semi-documentario. In Block Notes di un regista (1969), prodotto per un'emittente americana, si ripercorrono i vecchi progetti caduti nel dimenticatoio e quelli all'epoca in produzione (tra cui il Satyricon, uscito lo stesso anno). Nel 1970, con I Clowns, il regista mette in primo piano una delle fonti d'ispirazione di tutta la sua poetica: l'arte circense. Un documentario per la Rai dove si legano ricordi semi-autobiografici dell'autore bambino e interviste a una troupe di pagliacci, di cui vengono seguite alcune tappe.

Nel film a episodi Roma (1972) ci sono ancora i ricordi del piccolo Fellini, che in diverse occasioni appare anche nei panni di se stesso da adulto, mentre gira un documentario tra mille difficoltà. Situazione simile a quella raccontata in Intervista (1987), che arriva nella fase terminale della sua carriera, e in un qualche modo, prima dell'ultimo lungometraggio La voce della luna, funge da chiusura del cerchio di un'irripetibile carriera.

Di cosa parla Intervista

Mentre si prepara a girare America, adattamento del romanzo di Frank Kafka, Federico Fellini viene avvicinato da una troupe televisiva giapponese che lo esorta a rispondere alle sue domande. Con un tono più diretto e confidenziale del solito, parla del suo metodo, dei suoi ricordi e delle sue emozioni, arrivando persino a dirigere se stesso.

"Esprimere la gioia di vivere"

Intervista può apparire come l'Effetto Notte di Fellini: il racconto del dietro le quinte di una produzione fittizia, in cui innestare temi e ossessioni ricorrenti (il sogno, il sacro/profano, il circo, le apparizioni fantastiche…). Senza la necessità di seguire un vero e proprio svolgimento narrativo, viaggiano ancora più libere le idee del regista, che si propone senza filtri allo spettatore: le domande della troupe giapponese diventano una sorta di autoconfessione e di riflessione a cuore aperto. Sceglie Sergio Rubini per interpretare se stesso da giovane mentre muoveva i primi passi sul set, richiama per un cammeo collaboratori celebri (Marcello Mastroianni, Anita Ekberg) che rivedono le immagini di La dolce vita, girato quasi trent'anni prima. C'è dunque tanta nostalgia in Intervista, unita a una consapevolezza che una certa idea di cinema sembra non più realizzabile; non viene meno però lo slancio vitalistico.

Nei lavori sul set del film nel film a emergere è soprattutto un caos apparentemente incontrollato, che per Fellini diventa una leva, una fonte di brio e d'ispirazione. L'indefinitezza come valore: anche tra gli scarti di un progetto mai andato in porto c'è qualcosa da salvare, una lezione da conservare, un "volto buffo" da tenere con sé. Se 8 ½ si concludeva con la riflessionei di Marcello Mastroianni: "La vita è una festa, viviamola insieme", Intervista termina con la ricerca di un raggio di sole che nasce dalla macchina da presa. Un invito per il cinema e la vita stessa, in Fellini sempre inscindibili.

Guarda Intervista

Come vedere i film di ArteKino Classics

Tutti i titoli della rassegna sono visibili sulla piattaforma streaming europea arte.tv, in Italia disponibile gratuitamente al sito arte.tv/it, che propone la versione sottotitolata di un’ampia selezione del catalogo di Arte, costituito da tutti i generi audiovisivi di carattere informativo e culturale: documentari e reportage, cinema d’autore, serie, programmi di infotainment, musica e spettacoli dal vivo.

I titoli sono visibili anche sulle applicazioni arte.tv per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili e sul servizio tivùon di tivùsat.

Articolo in collaborazione con ArteKino e arte.tv

Continua a leggere su BadTaste