Indiana Jones: 10 film da vedere per prepararsi a “il quadrante del destino”

Dieci film da vedere per prepararsi fisicamente e mentalmente all'arrivo al cinema di Indiana Jones e il quadrante del destino

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Se vi piace Indiana Jones probabilmente state attendendo il quinto film. Se siete veri fan probabilmente lo state facendo anche con un po' di timore. Perché la saga che narra le gesta del celebre archeologo è un po’ come una preziosa reliquia. Va ammirata, ma anche un po’ preservata. Così, per prepararci ad accogliere nelle sale Indiana Jones e il Quadrante del Destino, abbiamo selezionato 10 film da vedere che possono aiutare a prepararsi al grande evento con la forma mentis giusta. Sono titoli che, in maniera diretta o indiretta, si ricollegano al film di James Mangold e alla saga. Qualcuno, come vedrete, è molto distante, ma serve conoscerlo per capire da che punto si parte nel cinema contemporaneo. Così è il primo che vi proponiamo. Ovvero:

Star Wars: il risveglio della forza

Preparazione mentale per ricordare a che punto abbiamo lasciato Harrison Ford. C’è l’idea che certi personaggi non invecchino mai. I loro attori invece lo fanno eccome. Bisogna accettarlo. Così merita un ripasso Star Wars: il risveglio della forza. Lì c’è un Han Solo che mette sia nostalgia, come se si ritrovasse un vecchio amico, che tristezza per il tempo che passa. Succederà la stessa cosa con Indiana Jones? Sarà quel che sarà, l’importante è essere pronti. E questo è un addestramento importante.

Quel treno per Yuma

Prima di Indiana Jones, di Le Mans, di Logan, James Mangold dirigeva il remake del mitico western 3:10 to Yuma. Insieme a lui Russell Crowe e Christian Bale in un film che funziona sorprendentemente bene. In più è arrivato in anni in cui il western faticava a convincere. Fu veramente la svolta nella carriera del regista che dimostrò di saper dirigere sia gli attori per creare dei bei personaggi che le sequenze più tese per lo spettacolo.

Il mistero dei Templari

Il mistero dei Templari è uno dei tanti emuli di Indiana Jones. È anche il più divertente. Dà il meglio con gli oggetti, indizi che portano ad altri indizi che portano a scoperte straordinarie. Un po’ come verrà fatto da Dan Brown nella saga de Il codice Da Vinci, solo prendendosi meno sul serio, con più ritmo cinematografico e dichiarandolo esplicitamente. Nicolas Cage al servizio di Jon Turteltaub e del produttore Jerry Bruckheimer ha creato una saga a metà diventata poi anche serie. Il primo film resta il migliore. 

Gunga Din

L’atteggiamento e il savoir faire di Indiana Jones hanno in Archibald Cutter un antenato. Gunga Din è un film che incarna l’entusiasmo di lanciarsi all’avventura e il primo film a catturare le suggestioni mitologiche tra divinità e culti tribali. Lucas e Spielberg lo studiarono da vicino e lo resero fonte di ispirazione per Il tempio maledetto quanto Il segreto degli Incas lo fu per I predatori dell’arca perduta. Sembra di vedere un film di Indy decenni prima del suo arrivo.

La mummia

Nel 1999 si cercava di riprendere l’avventura archeologica esotica e unirla ai mostri che piacciono ai giovani (quindi molto rassicuranti). Il risultato fu un film sorprendentemente gradevole. Un cult, ma solo per chi aveva l’età giusta all’epoca di uscita. Brendan Fraser diventò una delle stelle più luminose del firmamento di Hollywood anche grazie a La mummia. Semplice e divertente, da cassetta, oggi il film di Stephen Sommers, che guarda molto a Indiana Jones, rappresenta bene quello che era il blockbuster poco prima dei supereroi. 

Lawrence d’Arabia 

Il più grande dei grandi film. Lawrence d’Arabia fu un trauma per Steven Spielberg. Come competere con un film così? Come fare meglio? Passato lo shock l’opera di David Lean diventò per Spielberg il più grande amore cinematografico. Una produzione durissima, contro il sole e la sabbia, per un film dal respiro epico. Nella saga di Indiana Jones ci sono parecchi omaggi al film, ma soprattutto c’è quel modo di riprendere i paesaggi, i costumi e gli oggetti. Fondamentale.

Oceano di fuoco - Hidalgo

Sottovalutato film con Viggo Mortensen, Oceano di fuoco - Hidalgo vede alla regia Joe Johnston, uno degli ultimi grandi artigiani del cinema. Ha un grande stile per come mette in scena gli orizzonti e gli spazi aperti. Un’avventura tra gare di cavalli, beduini, poca acqua e molta polvere. È un film lontano da Indiana Jones, eppure per un attimo Viggo Mortensen è apparso un grande interprete di avventurieri. L'avessero scoperto più giovane, avrebbe potuto diventare un'icona. In Hidalgo infatti si respira la piena potenzialità di quello che può ancora dare un cinema di avventura che talvolta sembra vecchio, ma che ha un sapore prezioso, da conservare.

Cowboys & Aliens

Un film dalle infinite possibilità che manca però gran parte del suo bersaglio. Jon Favreau sembrava perfetto per il compito, e invece… Ecco quello che succede quando si prendono i due poli di Indiana Jones, l’avventura e il fantasy, e li si espande fino ad allontanarli troppo. Non basta Harrison Ford a ricreare quella magia. Cowboys & Aliens è diviso e incerto proprio come il titolo. Un film di cowboy e uno di alieni. L’atmosfera di questo bizzarro incontro non è però originale. Tutto già visto. Guardatelo comunque però, perché permette di riconciliarsi con molte scelte “bizzarre” degli Indiana Jones più recenti. Come dire... può sempre andare peggio.

Jungle Cruise

Jungle Cruise merita di essere visto prima di Indiana Jones e il quadrante del destino per avere ben chiaro come viene concepita e fatta l’avventura oggi. Il genere guarda al passato, ha un aspetto quasi vintage insieme al desiderio di essere cool, rapido, accattivante per la nuova sensibilità. Dwayne Johnson ed Emily Blunt fanno quello che possono per un film che resta sulla sufficienza di un intrattenimento spensierato. Eppure analizzando il film si scopre molto di più di quello che si creda. È interessante per chi vuole studiare il modo in cui si raccontano le storie e si recuperano in chiave moderna i generi. Nel bene e nel male.

The Irishman

Chissà se a Scorsese piacerà Indiana Jones e il quadrante del destino o lo accuserà di essere una delle molte “montagne russe” cinematografiche? The Irishman è il titolo che non ti aspetti in una lista di film da vedere per prepararsi a Indiana Jones. Ma c’è una ragione. Sappiamo che nel quinto film sarà usata infatti una tecnologia di ringiovanimento per mostrare l’avventuriero nelle sue prime missioni. Anche Scorsese ha giocato molto con questi effetti speciali in The Irishman. Per gli appassionati di VFX il confronto tra i due film potrebbe essere interessante per valutarne l’evoluzione. Giusto per capire dove eravamo e dove siamo riusciti ad andare. E poi chissà, magari anche il buon Martin andrà a vederlo. Così, per dire: “qui ho fatto meglio io!”. Sarà così?

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