In ode ai cartoni sovversivi: I Simpson vanno a Grattachecca e Fichettolandia

Una puntata nata per protesta contro la richiesta di attenuare la violenza in Grattachecca e Fichetto che richiese l'unione di tutti gli sceneggiatori

Critico e giornalista cinematografico


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Questo articolo è parte della rubrica Tutto quello che so dalla vita l’ho imparato da I Simpson in cui ogni settimana rivediamo, raccontiamo e celebriamo i 50 episodi della serie che riteniamo più significativi.

Qui trovi la lista completa.

Grattachecca e Fichetto-landia - I Simpson, sesta stagione, episodio 4

MARGE: “Caro signore dev’essere meraviglioso salutare il nuovo anno una, due, mille volte!”
CAMERIERE: “La prego mi uccida”

taglio capelli homer

L’episodio si apre ovviamente con una puntata di Grattachecca e Fichetto, senza nessun senso come sempre, un puro delirio di gag e violenza che fanno ridere perché non pensate ma palesemente a ruota libera. Come noto i corti inseriti nello show di Krusty sono parti che non necessariamente vengono scritte dallo sceneggiatore di puntata ma ideate da tutti nei brainstorming, idee buttate lì da chi ne ha. E la maggior parte sono di John Swartzwelder. Grattachecca e Fichetto direttamente dalla puntata in onda promuovono uno sconto per l’ingresso al parco di divertimenti Grattachecca e Fichetto-landia, che spinge Bart e Lisa a tampinare i genitori fino a che non decidono di portarceli (“Mamma! Papà! Bart è morto!” - “Sì! Muoio dalla voglia di andare a Grattachecca e Fichetto-landia!”).

delusione simpson

Alla regia c’è Wes Archer, forse il più audace e importante tra i registi, quello che più ha dato forma a livello visivo a I Simpson. E già nell’introduzione si misura con un grandissimo colpo, quasi unico nella storia dei Simpson. Quando Bart e Lisa vanno da Marge a chiedergli di portarli al parco divertimenti lei gli risponde che invece ha pianificato di andare alla Riserva degli uccelli, e cerca di invogliarli descrivendo un nuovo tipo di mangiatoia a forma di autogrill. La faccia disperata con cui per due volte viene mostrato il controcampo muto dei due è una trovata di disegno eccezionale.
Non ci sarà modo di resistere alle insistenze dei bambini e alla fine i genitori si rassegneranno a portarli in un viaggio, che esso stesso è assurdo e pieno di eventi che fanno sia satira di costume (la presa in giro delle usanze del nostro mondo) sia parodia dei film vacanzieri come National Lampoon’s Vacation.

finto incidente Simpson

Grattachecca e Fichetto nascono come un modo molto furbo per riempire gli episodi di I Simpson e arrivare al minutaggio giusto quando serve. Un riempitivo nel senso stretto del termine, al pari di tanti altri espedienti (ad esempio la lunghezza della gag del divano), spesso slegati dalla puntata che possono essere messi e tolti, possono essere di 15 come di 60 secondi e tamponare dove serve. Quasi subito però sono diventati anche altro. Un cartone animato dentro il cartone animato di cui, negli anni, si sono serviti per commentare non solo la società o fornire un punto di vista arrogante sul tema della puntata, ma anche per raccontare il mondo stesso dei cartoni. L’ispirazione dichiarata da Groening è la scena di La carica dei 101 in cui i cuccioli guardano la televisione (un quiz show e una serie su un cane nel west). Da lì viene l’idea di prodotti culturali falsi inseriti nel proprio. Metaforicamente sono il prodotto pop controverso per eccellenza perché violenti, quello che i genitori non amano e i bambini sì.

contrabbando frutta simpson

Il viaggio verso Grattachecca e Fichetto-landia è un trionfo di luoghi comuni e gag sui viaggi, dal traffico immediato, all’originalissimo finto incidente (in cui crediamo che l’auto dei Simpson sia quella che va a fuoco e invece loro la stanno guardando) fino ad un demenziale tentativo di contrabbando di frutta e alla chiusa geniale di una deviazione di cui non sapremo mai nulla ma che ha distrutto la macchina con razzi e galline.
Assurdamente ambizioso come Jurassic Park, situato su un’isola con una montagna a forma dei personaggi del cartone e raggiungibile in elicottero, il parco è ispirato principalmente a quelli Disney ma anche a quello di Westworld (non la serie degli ultimi anni ma quello originale del film Il mondo dei robot) a cui si ispira il finale della trama Trama che, beninteso, non ha senso, perché la ribellione dei robot occupa gli ultimi 6 minuti dell’episodio e non serve a nulla, senza contare che dura pochissimo. È solo la ciliegina di una vacanza strana. L’obiettivo della puntata infatti non era narrativo ma interno, serviva a dimostrare qualcosa alla Fox.

jurassic park simpson

Ad inizio anni ‘90 c’era stata una stretta sulla censura televisiva. La Fox aveva chiesto di attenuare se non proprio eliminare Grattachecca e Fichetto. La risposta a quelle richieste fu questo episodio, uno in cui non solo il cartone nel cartone è protagonista ma in cui I Simpson finiscono in un posto in cui tutto è violento. L’intento dichiarato era di farlo il più violento possibile. E che fosse divertente. Sembra cosa da poco ma fu un grandissimo sforzo realizzarlo, perché una puntata così implica tutti ambienti nuovi e personaggi nuovi, tantissime situazioni inedite e un uso molto limitato di ciò che è stato già disegnato, scritto e approvato. In una serie in cui personaggi nuovi e ambienti nuovi ce ne sono 2 o 3 massimo a puntata, ne arriva una che è piena. Ragione per la quale nonostante il credit di sceneggiatura vada a Swartzwelder (la sua firma è ovunque in tutte le assurdità come le targhe Bort) la puntata ha richiesto l’unione e collaborazione di tutti gli sceneggiatori uniti.

soldi grattachecca e fichetto

Arrivati in loco e cambiati i soldi in una moneta valida solo nel parco (che però nel parco nessuno accetta) la famiglia vaga di attrazione in attrazione, tra un ristorante violento, con un menù violento, un giro sul tronco violentissimo in cui si rischia di morire, poi la parata dei robot violenti la cui direttiva è di attaccare solo i loro simili e non gli umani e via dicendo, fino a che genitori e figli non si separano, i secondi in giro a fare danni e i primi nella parte per genitori, che è un chicca. Prima una discoteca anni ‘70, pura retromania prima che fosse tale, e poi la sala da ballo dove si festeggia sempre capodanno, una parodia evidente della Pleasure Island di Disney World. Bart e Lisa invece si godono il parco e danno fastidio a chi sta dentro i costumi di Grattachecca e Fichetto, maltrattati, presi a calci e di mira perché irresistibili. Infine finiranno anche in un negozio di souvenir dove Bart non troverà targhe con il suo nome ma anzi molte targhe Bort. È la tipica gag di Swartzwelder sopracitata, qualcosa che sembra stupido e fatto male (chi mai si chiama Bort) che viene subito viene smentito: entra un bambino chiamato Bort e quando la madre lo chiama un’altra persona con quel nome si gira.

targhe Bort simpson

Sarebbe facile pensare che Grattachecca e Fichetto sia un prodotto di I Simpson, in realtà nascono assieme ad essi, come piccoli spezzoni all’interno del Tracey Ullman Show, nel 1988. Con I Simpson erano gli unici personaggi ricorrenti di quello show. Significa che non nascono come cartone di finzione, prodotto paradossale all’interno dell’universo Simpson che viene guardato da quei personaggi, ma come vero cartone per un pubblico reale, al pari di I Simpson. L’idea era una perversione di Groening, una fantasia da studente: fare un cartone come Tom & Jerry o Pixie e Dixie ma violentissimo. Diverse voci poi danno anche l’italiano Squeak The Mouse come ispirazione, specie per la violenza, ma nonostante l’insistenza non sono mai state confermate.

attrazione violenta parco simpson

Esplorato a dovere il parco e assistito anche al video sulla storia del creatore dei personaggi ("...amato da tutto il mondo tranne quando nel 1938 fu criticato per il suo cartone animato molto controverso Supermen nazisti sono nostri superiori") c’è tempo per un scampolo di trama e tutto vira verso Westworld quando, all’ennesimo maltrattamento delle mascotte, Bart viene fermato dalla security del parco, vestita come le SS naziste. Viene portato nei sotterranei il cui design anni ‘70 ricorda le parti all’interno dell’apparato di gestione del parco del film di Michael Crichton (epica la battuta di uno dei tecnici nello smontare un robot: “Vorrei tanto che non gridassero”). Lì la famiglia si riunisce (anche Homer era stato rinchiuso per la stessa ragione), proprio quando come predetto male dal prof. Frink i robot si ribellano. Abbandonati sull’isola proprio dalla mascotte maltrattata, I Simpson rimangono gli unici nel parco dominato dai robot assassini.

robot assassini simpson

Ad un certo punto dello sviluppo sembrava che ogni stagione dovesse avere un episodio in cui Grattachecca e Fichetto sono il centro di tutto. Non ci sono mai riusciti, per quanto negli anni proprio questo tipo di episodi sono stati quelli con cui veniva commentata in maniera diretta la parte di industria di cui I Simpsons fa parte. Se Krusty è usato per parlare dello showbiz in generale, Grattachecca e Fichetto rappresentano I Simpson e in diversi episodi lo staff di disegnatori di quella serie è composto da caricature del vero team creativo di I Simpson. Senza contare che in "Lo show di Grattachecca e Fichetto e Pucci", puntata in cui viene introdotto un terzo personaggio, il cane Pucci, anche nella famiglia Simpson c’è un nuovo personaggio in tutto e per tutto simile (cosa che fu fatta per criticare la vera richiesta di un nuovo elemento della famiglia, fattagli dal network).

mappa parco simpson
La componente di scorrettezza di Grattachecca e Fichetto è dunque la stessa di I Simpson, solo che i primi si muovono sulla violenza, i secondi sulla satira sociale e di costume. Così il fatto che fosse stato chiesto di limitare la violenza in Grattachecca e Fichetto è diventata una battaglia per la propria di libertà. Il network vista questa puntata minacciò di tagliare via tutte le parti violente in autonomia, Dave Mirkin, showrunner, minacciò di far trapelare la notizia ai media. E così andò in onda. Per dire dell’importanza percepita.

desensibilizzazione violenza simpson

Nel mezzo della rivolta Marge rimpiange di non aver insistito per andare alla Riserva naturale. Uno stacco di montaggio ci mostra che lì gli uccelli si sono ribellati come nel film di Hitchcock con tanto di citazione della scena della cabina telefonica. Intanto, in lotta con i robot, I Simpson scoprono che il flash delle macchine fotografiche li mette fuori uso e così li sconfiggono. La dirigenza per scusarsi e ringraziarli gli donerà due biglietti omaggio, anche se loro sono 5, e infine il prof Frink, analizzando i robot assassini, si chiederà cosa di terribile stia quindi succedendo in Euro Grattachecca e Fichetto-Landia, che invece vediamo deserto.

riserva naturale

Era un riferimento alla fatica che fece nei primissimi anni ‘90 EuroDisney, sull’orlo della bancarotta e della chiusura, pieno di debiti e non frequentato. Ci volle l’ingresso di una banca nella società e una grande iniezione di capitale per una nuova campagna pubblicitaria per farlo ripartire con successo (e ci volle anche il fatto che nei ristoranti interni al parco ci si rassegnasse a servire alcolici). Nel parco europeo di Grattachecca e Fichetto un inserviente alle casse urla con forte accento francese, cercando di attirare gente, lamenta che il suo ultimo assegno era scoperto e alla fine disperato “...i miei figli hanno bisogno di vino!”.

euro grattachecca e fichetto

La puntata potrebbe finire qui, ma c’è invece una coda, strettamente legata alle polemiche da cui è nato tutto, dalla censura per scene violente e dalle critiche ricevute da Grattachecca e Fichetto fin dall’inizio. Vedendo Bart e Lisa ridere al termine di una puntata dello show, Marge specifica che da quel che hanno vissuto dovrebbero aver imparato che la violenza farà anche ridere in tv ma non nella vita reale (che è la tipica predica che I Simpson mettono in bocca a Marge perché sia screditata), Bart gli oppone che in realtà anche nella vita reale la violenza sarebbe divertente per qualcuno che la stesse guardando e non subendo, cosa prontamente dimostrata da Lisa che tira la scarpa addosso a Bart facendo ridere Marge suo malgrado. Non di meno, nonostante l’aver riso, Marge manda Lisa in camera sua per aver tirato la scarpa. I network lo sanno che queste cose esistono e fanno ridere tutti, ma non di meno devono agire come un gendarme trattare il pubblico come fossero i suoi genitori e tentare di mettere in punizione la serie.

promozione simpson
David Silverman, storico regista dei Simpson disse al proposito: “Grattachecca e Fichetto funzionano da commento ironico alla sovversione dei cartoni perché sono un po’ più realistici nelle conseguenze. Solitamente nei cartoni dopo la violenza i personaggi si riprendono immediatamente, in Grattachecca e Fichetto la violenza è la stessa ma non si riprendono, si vedono anche tutte le conseguenze. I bambini in I Simpson ridono, e noi anche, ma una parte di quel che ci fa ridere è proprio l’eccesso esagerato della violenza”.

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