Il vicepresidente di Ea commenta la grande crisi degli anni '80

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Richard Hilleman dice la sua sul crash che ha colpito il mondo dei videogiochi nell'83

Molti giocatori non hanno assistito al grande periodo di depressione che ha colpito il mondo dei videogiochi nel 1983.
L’evento fu figlio di una serie di concause, tra cui l’eccessivo numero di console presenti sul mercato, la presenza di molti giochi mediocri e aziende poco previdenti.

 
Una di queste, Atari, ha sofferto perdite estremamente ingenti.
Secondo Richard Hilleman, vicedirettore EA, il disastro fu propedeutico alla nascita dell’industria videoludica moderna:
 

Il crollo dell’Atari2600 è stato, dal mio punto di vista, un buon esempio di “distruzione creativa, e chiunque abbia perso del tempo a informarsi sull' Atari dei tempi andati si è reso conto di come necessitassero di un po’ di "distruzione creativa"; loro non erano palesemente i giusti depositari di un nuovo grande business [come quello dei videogiochi].

Quando il mercato è scomparso, ha fatto accadere un paio di cose. Ha spaventato un c****o un’intera generazione di rivenditori. Ha cambiato il comportamento dei nostri rivenditori verso il modo in cui acquisivano il prodotto e il modo in cui si prendevano dei rischi […]

Secondo Richard il crash del mercato avrebbe infuso maggiore saggezza nelle nuove aziende affacciatesi sul mercato, migliorando anche la qualità del gaming casalingo, che negli anni '80 si limitava a porting da arcade:
 

I giochi dell’Atari 2600 erano, con appena una sola eccezione -forse Star Raiders- esperienze arcade da 90 secondi. Non c’era nessun cambio di forma, nessun cambio della grana, nessun cambio delle aspettative.


Et per atari, da molti considerato una delle cause dirette del crash

 

Il direttore EA da ai computer il merito di aver mantenuto l’industria viva:
 

Sono stati i giochi per computer a dare l'innovazione. Per alcuni è stato perché possedevano un media scrivibile e locale, per altri perché erano piratabili. Ma io penso che il declino e la sconfitta dell’Atari 2600 sia stato assolutamente necessario, altrimenti saremmo morti come una moda passeggera

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