Il Signore degli Anelli - La guerra dei Rohirrim: Guida al trailer
Passiamo al setaccio il primo trailer di Il Signore degli Anelli - La guerra dei Rohirrim, dal 1 gennaio al cinema.
Annunciato ormai da diversi anni e sottoposto a un lungo periodo di lavorazione e di gestazione, il lungometraggio d’animazione La guerra dei Rohirrim, prodotto dal celebre team di Peter Jackson già responsabile delle due trilogie cinematografiche che tutti conosciamo, è giunto in dirittura d’arrivo e arriverà sugli schermi a Natale (a gennaio in Italia). Porta la firma del regista giapponese Kenji Kamiyama e, com’è ormai consuetudine, pesca dalla vicende d’appendice e dalle cronache storiche de Il Signore degli Anelli elaborando e ampliando la vicenda di Helm Mandimartello, sovrano di Rohan vissuto duecento anni prima delle vicende di Frodo e compagni e figura storica che darà il suo nome proprio alla fortezza teatro dell’assedio che ben conosciamo in Le due Torri. A combatterlo saranno i Dunlandiani, vicini di casa e molto spesso rivali del popolo di Rohan, che nelle pellicole di Jackson abbiamo visto fugacemente fomentati da Saruman quando inizia a muovere contro Rohan. Come di consueto, abbiamo voluto tentare di studiare ciò che il trailer ha da offrirci per tentare di dedurre, indovinare e ipotizzare tempi, eventi e ruoli dei personaggi che vedremo nel film completo. Seguiteci in questa analisi del trailer di La guerra dei Rohirrim!
Due popoli rivali
La voce narrante di Miranda Otto/Eowyn introduce la storia mentre sulle note del tema di Rohan di Howard Shore rivediamo le sequenze più celebri del regno dei signori dei cavalli tratte dalla trilogia cinematografica, per poi passare alle prime scene in di animazione. Le scene ci presentano le fazioni del conflitto, i Rohirrim e i Dunlandiani, e ci ripropongono anche la versione animata di uno degli scenari più celebri delle Due Torri, il Fosso di Helm, stavolta sotto la neve.
Una voce chiama le forze di Rohan alla battaglia: “Cavalieri del Mark, fratelli di Rohan! Desti!” mentre in sottofondo vediamo bruciare un insediamento di Rohan che forse è la stessa Edoras.
Passiamo poi a quello che sarà l’antefatto della vicenda. Rivediamo gli scenari di Meduseld, il palazzo d’oro che già conosciamo da Le Due Torri, anche se in versione più antica, e colui che dà il via alla vicenda, Freca, che fa il suo ingresso ed enuncia la sua proposta: “Veniamo con un’offerta che renderà Rohan più forte”. Freca sfoggia dei segni azzurri sul volto, una caratteristica che pur se assente nei film, in molte illustrazioni a tema Tolkieniano sono spesso state associate ai Dunlandiani, un chiaro riferimento ai Pitti delle terre scozzesi.
Matrimoni politici e alleanze infide
Facciamo poi la conoscenza di suo figlio, Wulf, che da protagonista sembra destinato a diventare l’antagonista principale. “Hera, figlia di Helm, io, Wulf, chiedo la tua mano in matrimonio".
La figlia di Helm, Hera, oggetto dell’offerta in questione, non sembra troppo entusiasta della proposta, e come già molte eroine che l’hanno preceduta, lamenta il fatto di non poter decidere liberamente del suo futuro. “I nostri padri parlano come se io non fossi nemmeno nella stanza. Io non voglio sposarti".
Helm diffida della proposta, convinto che dietro l’offerta di matrimonio si nasconda una manovra di Freca per arrivare direttamente al trono di Rohan. “Tu non cerchi un’alleanza. Tu cerchi un trono”. Le cose tra i due devono prendere una brutta piega, perché Helm e Freca escono dal palazzo per dirimere i loro punti di vista in modo meno pacifico. “Vivrai per pentirtene, vecchio”, minaccia Freca. Ma Helm si sfila l’anello dalla mano, e dopo un rapido scambio di colpi, con un singolo pugno ben assestato stende Freca, apparentemente uccidendolo (è proprio la micidialità dei suoi colpi a mani nude che gli meriterà il soprannome “Mandimartello”).
Da qui la situazione degenera rapidamente: Wulf conferma la morte del padre e minaccia a sua volta Helm: “È morto. Pagherai per questo con la vita”. Segue una rapida successione di scene di battaglia in cui i Dunlandiani mettono a ferro e fuoco il regno. Passiamo poi a un flashback che vede Hera e Wulf in versione bambina giocare insieme. “Il ragazzo che conoscevo non avrebbe mai voluto la guerra”, dice Hera che tenta di appellarsi all’umanità di Wulf. “Il ragazzo che conoscevi non c’è più” taglia corto il giovane.
La missione di Hera
“Tirate!” ordina un Dunlandiano facendo partire una pioggia di frecce di fuoco che cade su Edoras, probabilmente scatenando l’incendio che abbiamo visto in apertura del trailer. “Ce ne sono così tanti”, commenta Hera dalla stessa soglia del palazzo da cui Eowyn contemplava la città a suo tempo. A sinistra conferma di quelle parole, un Mumakil avanza tra le fiamme sfondando le mura di cinta di Edoras.
A un certo punto, Hera sarà coinvolta più da vicino nelle vicende della guerra: “Ho giurato di combattere per il mio re”, protesta con suo padre. Helm ribatte: “Tu non sai niente della guerra” chiaramente esitando a concedere alla figlia il permesso di esporsi di persona, ma Hera insiste: “Sono il cavaliere più veloce che avete". Parole che fanno pensare più che a un intervento in combattimento vero e proprio a una missione cruciale, forse la consegna di un messaggio o una richiesta di aiuto.
Torniamo poi al Fosso di Helm innevato, dove un’enorme torre d’assedio viene fatta crollare sulle mura. “La gente ha bisogno di speranza, Hera. Di qualcosa in cui credere”. Parole fugacemente pronunciate dalla regina di Rohan, moglie di Helm e madre della stessa Hera. La ragazza si trova poi faccia a faccia con una delle grandi aquile.
Iniziano poi le scene della fuga/corsa/missione di Hera, che la vedono sfuggire a un Mumakil imbizzarrito accompagnata dalle parole del padre: “Il mio orgoglio. La mia gioia. Tu potresti regnare sul mondo". In una scena particolarmente d’impatto, il Mumakil impazzito viene aggredito da quello che sembra l’Osservatore nell’acqua di Moria, indice che il viaggio di Hera la porterà fino alle porte della fortezza nanica... o che esiste più di una di quelle mostruose creature.
Finale
Giungiamo poi alla sequenza finale: Helm dà ulteriore prova di meritarsi il suo soprannome sovrastando un cumulo di nemici sconfitti a mani nude. Ma a Edoras le cose volgono al peggio. Intravediamo Wulf portare la corona di Rohan e chiedere a Hera “Pensi che io abbia paura di te?”.
I due giovani, ormai acerrimi nemici, incrociano le armi in quello che probabilmente sarà lo scontro finale. I titoli di chiusura danno l’appuntamento alla stagione delle feste per il film completo, ma... c’è spazio per un ultimo colpo di coda.
La voce deforme di un orco o di un’altra creatura delle tenebre si chiede: “Perché a Mordor interessano gli anelli?” e aggiunge un anello appena recuperato dal campo di battaglia a un sacchetto che è già piano. Semplice ammiccamento a margine, o forse la guerra dei Rohirrim avrà un collegamento più diretto alla saga principale degli anelli del potere? La risposta tra pochi mesi!
Il film sarà distribuito nelle sale italiane il 1° gennaio 2025 da Warner Bros. Pictures, mentre negli Stati Uniti arriverà il 13 dicembre.