Il più bel film di sempre sulla seconda guerra mondiale?

In una recente indagine apparsa online, questa pellicola è stata giudicata la migliore mai fatta sulla seconda guerra mondiale. Visivamente sontuosa, diventa quasi insostenibile nel finale. Si tratta di...

Condividi

Rubrica a cura di ColinMckenzie

...Va' e vedi. Non sono sicuro che questa pellicola sia mai uscita ufficialmente in Italia, perché anche se compare con questo titolo sull'Imdb italiano, non mi sembra neanche disponibile in dvd. Si tratta di un film sovietico del 1985, diretto da Elem Klimov, regista che in seguito non ha più realizzato nulla (cosa che non può che rammaricare chi ha apprezzato questo suo titolo).

Decisamente, è un prodotto molto più apprezzato all'estero che da noi, visto che era presente in una recente lista dei migliori 500 film della storia del cinema realizzata da Empire (peraltro nei primi 100) ed è stato considerato il miglior prodotto mai realizzato sulla seconda guerra mondiale dalla rivista Time Out, in una classifica che comprendeva anche dei pareri di Quentin Tarantino in occasione dell'uscita di Bastardi senza gloria.

Sebbene sia sempre difficile giudicare certi pareri forti, è indubbio che Va' e vedi abbia molti meriti che rendono comprensibile lo status di culto che ha ottenuto negli ultimi 25 anni. Si tratta delle vicende di un ragazzino bielorusso che entra giovanissimo nell'esercito, per essere testimone di orribili nefandezze compiute dai nazisti verso le popolazioni inermi.

Così, si dà vita a una pellicola sporca, piena di tensione enorme e un concentrato di orrori senza esibizionismi (a parte forse verso la fine). Da questo punto di vista, sembra quasi la risposta europea al clima di follia che era evidentissimo in Apocalypse Now. Si passa da un horror visionario che ricorda certi momenti di Nicolaes Roeg (soprattutto A Venezia... un dicembre rosso shocking), un film come Wicker Man (per il pupazzo di Hitler), immagini alla David Lynch e un clima finale da exploitation feroce, per momenti di delirio totale che mostrano veramente a che estremi può arrivare un conflitto.

Il lavoro di costruzione delle scene è qualcosa di incredibile e sorprendente, grazie all'ottimo apporto del direttore della fotografia Aleksei Rodionov e dello scenografo Viktor Petrov, in grado di realizzare momenti impressionanti e complessi. Non va poi dimenticato l'impegno straordinario sul sonoro (in particolare in un paio di scene), che ci immerge ancora di più nel clima del conflitto. Ma, nonostante la serietà dell'argomento, non mancano momenti stralunati e quasi divertenti.

Se proprio vogliamo trovare dei difetti in questo lavoro, c'è una recitazione forse un po' eccessiva (in particolare nel protagonista Aleksei Kravchenko). Ma rimane il fatto che di film bellici del genere non è facile vederne. Insomma, ennesimo titolo da recuperare...

Discutiamone nel Forum Cinema  

Continua a leggere su BadTaste