Il peggio della settimana in tv: Temptation Island svetta sul podio del trash

Ecco il repilogo del peggio in tv

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Il viaggio nei sentimenti, edizione 2018, è terminato. Con ben due puntate in sette giorni, e ascolti record, ancora più notevoli se consideriamo la stagione non esattamente propizia per un reality, Temptation Island svetta sul podio più alto, senza temere rivali, di questa settimana di trash tv. In realtà lo show non è ancora del tutto finito, perché settimana prossima ci attende un’ulteriore puntata speciale che ci mostrerà cosa è successo alle famigerate coppie una volta fatto ritorno a casa.

Eravamo rimasti in sospeso con il falò di confronto tra Francesco e Giada. Lui, fidanzato gelosissimo e un po’ zerbino, aizzato dagli altri fidanzati, ha maturato nelle settimane di permanenza una rabbia così forte verso la fidanzata che avrebbe probabilmente meritato una valutazione medica, e quindi arriva all’incontro con lei carico come un bufalo nella prateria. Da così il via ad un monologo, in cui il turpiloquio la fa da padrone, che non vuole venga mai interrotto. Il motivo è chiaro, ha studiato con cura la lezioncina da ripetere e avendo probabilmente una memoria da pesce rosso e un vocabolario di circa cinquanta termini, se la ragazza lo ferma è la fine. Perciò, in una diarrea verbale senza contenimento attacca con le solite menate dell’autostima, dando a lei la colpa dei loro problemi di coppia di cui però lui, fino all’arrivo in Sardegna, non aveva preso coscienza.

Vabbè che non è Einstein lo si era intuito, ma quando inizia a parlare di sé in terza persona capiamo che la faccenda si sta mettendo veramente male. Lei lo ha sempre visto come un mollaccione, ed ora lui tira fuori una grinta del tutto inaspettata, e mentre i due si beccano su questioni importanti circa la loro relazione, come ad esempio il fatto che lui abbia il Rolex e lei no, noi ci schiaffeggiamo per capire se stiamo sognando o siamo desti. La miseria di argomentazioni espressa dai due, con lui che si agita in piedi con linguaggio da moderno Vito Catozzo che ha imparato da poco la parola consapevolezza, e la ripete orgoglioso, ci getta nello sconforto, ma siamo solo all’inizio serata ed il peggio, come prevedibile, deve ancora arrivare. A suon di “Tu ti devi levare dalla testa che sei tu a portare i pantaloni a casa nostra”, “Adesso abbassi la voce perché te l’ho permesso per 10 anni e mo’ m’hai ca**to il ca**o”, “Sono sempre io ad abbassare l’ascia durante i nostri scontri” e “Sono diventato una bestia”, l’attacco di Francesco nei confronti di Giada si fa sempre più incalzante.

Quando conclude il suo sproloquio, che di certo ha causato un suicidio di massa dei pesci che nuotano nel mare dietro di lui e che hanno sentito tante bestialità tutte insieme, dicendo “Adesso parla e dì quello che devi dire che tanto non mi interessa” supponiamo che questa entusiasmante storia d’amore stia per volgere al temine. Ma la ragazza, che conosce bene il tontolone che ha accanto, si gioca le sue carte, di certo non è una tipa che si fa lasciare così, quindi piagnucola a comando e con la freddezza di un automa declama queste frasi romantiche “mi sei mancato e voglio renderti felice”, “forse al mattino è giusto che ti dia un bacio e alla sera magari che stia con te invece di guardare il telefono”, fa due occhietti dolci e lui capitola trionfante e, come Alessandro Magno dopo la conquista dell’Impero Persiano, bacia la sua donna e avvia verso casa con lei, perché ora sono entrambi “più consapevoli e uniti di prima” come commenta il buon Filippo Bisciglia. E così, al momento, tre coppie su tre sono tornate a casa insieme, ma per le rimanenti aleggiano cornucopie di corna da fare invidia ad un branco di cervi.

Prima dello scadere dei ventuno giorni di questo fantasmagorico esperimento sociologico, i fidanzati e le fidanzate rimaste in gioco, hanno come sempre la possibilità di trascorrere un week end da sogno con la persona single con cui hanno familiarizzato di più, in pratica una trovata degli autori per mandare i due di turno a spassarsela insieme un paio di giorni per verificare se si creino le condizioni necessarie ad attuare il tradimento, che è l’unico vero scopo, non dichiarato, di questo format. C’è chi abbocca, come Martina, la trentenne che sta con il ventiquattrenne, ora invaghita del belloccio single Andrew, per la quale il week end sarà fatale. Complici una barca a vela, tramonti mozzafiato, lo sguardo mellifluo e le parole smielate di lui, la ragazza cede alle lusinghe del bonazzo e arriva questo benedetto bacio, dopo interminabili ritrosie di lei, che sbaciucchia e abbraccia in tutti i modi il tentatore, ma quando lui tenta l’approccio di lingua, sposta la testina con fare smorfiosamente riluttante. Come se quello che ha fatto fino a quel momento non fosse già sufficientemente esplicativo.

Dall’altra parte Giampaolo invece, il fidanzato immaturo, se ne va in giro con la spensierata coetanea Carolina che a lui pare piacere davvero tanto, anche se si ferma un attimo prima di arrivare al punto di non ritorno. Sicuramente solo perché ci sono le telecamere. Noi guardiamo e ci pare evidente che questa coppia sia totalmente scoppiata, ciascuno prova attrazione per altre persone e non perde occasione di sparlare impunemente del proprio partner ufficiale, quindi sarebbe buona cosa che ognuno andasse per la sua strada. E l’incontro finale si trasforma così in un attimo di tv monnezza epico, mezz’ora in cui lei rinfaccia a lui di avere fatto il cretino con tutte fin dal primo momento, poi mentre lo riprende sulle battute becere, si confonde e lo chiama col nome dell’altro, allora il fidanzato ha un moto di sdegno, si alza, si leva la giacca, si slaccia la camicia, le butta addosso un bigliettino e si allontana furibondo. Lei lo insegue per parlargli, ma lui non si ferma e continua a camminare come Forrest Gump e a quel punto deve intervenire Filippo Bisciglia a riprendere i due litiganti e riportarli sul tronco di ordinanza davanti al fuocherello perché dove sono finiti ora non ci sono luci e non si vede una beata mazza.

Martina frigna come una bambina dell’asilo mentre insieme a Giampaolo guarda i video che mostrano lui, che tenta di farsi passare per santo, mentre sotto le coperte si tiene per mano con la sua tentatrice e lei invece mentre bacia Andrea. La ragazza si difende ripetendo fino alla nausea che il suo percorso è stato lineare. Sì, lineare il fatto che stava con un bamboccio di cui era stufa marcia e appena ha avuto l’occasione, si è attaccata ad un altro, più bello e più uomo del suo compagno. Ma intanto ci chiediamo cosa ci sia scritto su quel fogliettino che il suo ragazzo le ha lanciato e finalmente ci pensa il conduttore a chiedere di mostrare il pezzo di carta misterioso, che Giampaolo sostiene di avere scritto prima di entrare nel villaggio dei fidanzati, su cui leggiamo un inquietante “Patata mi vuoi sposare?” . Già per il termine patata andrebbe mandato al confino, ma nel nostro cuore parte una spontanea ola per Bisciglia quando, con malcelata stizza, chiede al ragazzotto col baffetto da sparviero “Ma cosa ci sei venuto a fare qui se il biglietto lo avevi già scritto prima di entrare?”.

Appunto, cosa vieni a testare la tua coppia se già hai deciso che quella è la donna della tua vita? E tanto era forte l’amore tra i due che entrambi decidono così di lasciarsi per trovare ciò che veramente vogliono dalla vita. Lui qualsiasi donna che passi, lei probabilmente il single Andrea, che però il tentatore lo ha fatto di lavoro e quindi adesso, incontrando Martina, appena tornata single, precisa subito che è contento che lei si possa sentire prima di tutto libera. Lei che subodora già aria di smollamento, per uscirne a testa alta recita la parte di quella che per ora vuole stare sola e ritrovare se stessa. Di certo Andrea, dalla faccia che ha, rispetterà volentierissimo la sua scelta. Ci eravamo illusi che, come Martina, anche la fidanzatina perfetta Raffaela, quella con gli angoli della bocca che guardano sempre all’ingiù, segno di un carattere allegro e spassoso, dopo avere pianto ogni singolo giorno trascorso al villaggio, ponesse fine alla sue relazione settennale con il fedifrago ipertrofico Andrea, invece il falò finale, in cui speravamo lei gettasse il suo insulso fidanzato, ci ha riservato l’ennesima sorpresa. Andrea per tutte le tre settimane di reality è sempre rimasto appiccicato alla sensuale e intraprendente single Teresa che ha cercato di farlo cedere in tutti i modi.

Ma lui, supportato da un’unica espressione facciale e da un linguaggio di tre parole, più qualche suono gutturale poco intellegibile, sebbene travolto dal fascino dell’audace napoletana, ha lasciato fare tutto a lei, senza mai tirarsi indietro, ma anche senza prendere l’iniziativa, così da scansare ogni responsabilità ed uscirne lindo. Davanti al faccia a faccia decisivo, quella lagna di Raffaela fa però un’analisi lucida, precisa e puntuale di ciò che è il suo fidanzato, lui la guarda immobile e a sua discolpa tenta di addurre come scusa il fatto che in realtà volesse solamente capire se Teresa, che gli era sembrata falsa, fosse invece sincera con lui, e quindi si è messo alla prova lasciando che lei si strusciasse addosso a lui ad ogni ora del giorno e della sera. Beh, un test interessante, speriamo lo inseriscano nei manuali di psicologia. Ma siccome è un babbeo, quando Raffaela si dice preoccupata del fatto che Teresa viva solo a quaranta minuti da casa loro, Andrea si tradisce precisando che la tentatrice sta a 30 km da loro, segno che si è già fatto tutti i suoi conti.

La fidanzata gli dice “Tu ti credi il più bello del mondo, hai 24 anni e vuoi fare le tue esperienze, ma con me non funziona così, questa era l’ultima possibilità che avevi per dimostrarmi che ci tieni a me” e poi piangendo “Mi hai fatto passare ventuno giorni di me**a, che vuoi, che dimagrisco altri sette chili per te?”. Il dialogo da Via col vento prosegue con la convincente risposta “Se in mezzo a tutte queste belle ragazze non ho ceduto, vuol dire che voglio stare con te”. Lapalissiano. La flemma di questo inebetito figuro, dopo tutta la ramanzina della sua fidanzata, fa perdere la pazienza anche all’impassibile Bisciglia che sbotta “ Ti ho chiesto già tre volte perché non sei andato avanti con Teresa”. E lui risponde “Perché amo Raffaela”. In realtà è tornato sui suoi passi perché la tentatrice l’ultimo giorno gli ha scritto una letterina strappalacrime e poi, da vera stratega, se n’è andata dal villaggio senza neppure salutarlo. Quindi ora recupera senza sforzo alcuno Raffaela dichiarandole “Ti ho sognata cinque notti su sette in questa settimana” e questa frase basta perché lei si sciolga, tirando fuori l’anello di fidanzamento che si era tolta e tra i due scatta il bacio riappacificatore. E vissero felici, contenti, e lei di certo, a brevissimo, per l’ennesima volta, anche cornuta. Ma mal che si vuole non duole.

Il meglio però ce lo tengono per ultimo, perché il confronto tra Lara e Michael è di certo quello che ogni telespettatore amante di spazzatura tv che si rispetti attendeva da giorni.

Avrebbe meritato una puntata a sé con il sottotitolo La rivincita di Lara. ll falò dell’ultima coppia di questa edizione è stato un crescendo di tristissima dimostrazione della pochezza umana, sotto forma stavolta di prototipo di soggetto di sesso maschile, attento ai suoi capelli più di ogni altra cosa, chiaramente anaffettivo, che pubblicamente dice di tenersi una fidanzata che non gli piace perché gli fa comodo e si prende cura dei suoi cani e che se non fosse che lui è così lontano da casa, l’avrebbe già mandata af******o. E riesce a risultare ancora più disgustoso nel momento in cui, non sapendo di essere ripreso, per merito di uno stratagemma ordito da quella poveretta che umilia senza ritegno, confida alla tentatrice Rita che pur di non andare a letto con Lara si è inventato un problema andrologico e per rendere più credibile la simulazione è addirittura andato a farsi una visita specialista. Speriamo che il karma si ricordi presto di lui.

Oltre a ciò, avendo un manifesto interesse, soprattutto carnale, per la bella Rita, ammette di resistere alla tentazione solo per uscire a testa alta dal reality, dimostrandosi un signore e dando una mazzata alla sua dolce metà. Con tutta la cattiveria che ha in corpo aggiunge “Poi a telecamere spente, sfascio tutto”. Lara è colpevole, a suo dire, di essersi compiaciuta per le attenzioni del single Giuseppe ed essersi avvicinata a lui. Allora lei gli mostra i video in cui lui, ignorando la presenza delle telecamere, si rivela per ciò che è. Michael ormai è stato scoperto, blatera qualcosa circa il suo orgoglio ferito e usa toni aggressivi per cercare di zittire Lara, ma ormai le cose sono cambiate, lei ha avuto modo di vedere con che razza di omuncolo ha vissuto per più di due anni e lui, di fronte al tutto il pubblico, ne esce in modo pietosissimo.

Tenta di rimediare, dice “Non volevo legare con nessuna e sono stato male ogni secondo”, anche se poi di notte, come mostrano i video, pensando di non essere visto, si infila per ben quattro ore nella stanza di Rita. “Mentre io stavo male e piangevo per te, tu stavi con quello e gli toccavi la gamba”, dice lui, “Pure tu” risponde lei e gli fa vedere il filmato in cui lui accarezza la coscia alla tentatrice e le bisbiglia “Io sono nato furbo e muoio furbo”. Ma stavolta Lara ha giocato d’anticipo e quindi non gli rimane che attaccarla così “Mo’ ti stai zitta” e lei “Sai dove te lo ficchi il stai zitta ?”. Si conclude con eleganza anche questa storia d’amore, se mai c’è stata. Michael appena uscito intanto ha provveduto a contattare immediatamente Rita, per la quale pare abbia perso la testa e da quando dichiara la ragazza, sembra che le invii di continuo sms amorosi, nonostante l’infamone davanti alle telecamere e con l’occhietto quasi lucido confessi a Filippo Bisciglia di essere pentito e di sentire la mancanza di Lara. Noi consigliamo a tutte le donne di memorizzare bene il volto di questo individuo e di evitarlo come la peste bubbonica, e invece attenti, voi tutti in procinto di partire per le vacanze, se passeggiando su una spiaggia, vi ritrovate per caso Filippo Bisciglia alle spalle, vuol dire che inquietanti ramificazioni si stanno innalzando dal vostro capo. E non sono rami d’albero.

Temptation Island ha monopolizzato quasi tutto lo spazio di questa rubrica, ma, in questa estate di repliche, vogliamo segnalare un programma nuovo che raccoglie in sé il principio della replica e dello scopiazzamento senza remora alcuna. Uozzap!, in onda alla domenica sera su La7, ricalca in tutto e per tutto ciò che fa Techetechetè su Raiuno, riproponendo però filmati e personaggi comici, ma non solo, che hanno fatto la storia del canale tv di Urbano Cairo. I filmati si alternano a schermate di messaggistiche istantanee che introducono l’argomento della puntata. Da ciò che abbiamo visto abbiamo dedotto che se non ci fosse Crozza, Uozzap! non esisterebbe, dato che tre spezzoni su sette o otto mandati in onda, con le parodie di Briatore e di Roberto Maroni, riguardano proprio il comico ligure. Altra cosa che abbiamo capito è che il format deve essere stato ideato, con poca fatica, per riempire l’esangue palinsesto estivo, dato che vediamo brani tratti da programmi come G Day, Settima Dimensione e Faccia a faccia che probabilmente non se li ricorda neppure chi li ha fatti. Ma venti minuti passano in fretta, e soprattutto, si può sempre cambiare canale.

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