Il peggio della settimana in tv: siparietto ultrasexy a Guess My Age
A Guess My Age va in onda un siparietto piccante: ecco il peggio della settimana televisiva
Tuttavia il ridicolo intreccio amoroso, creato ad uso e consumo dei telespettatori, ha anche oscurato un'altra vicenda che invece meritava, e parliamo sempre di obbrobri televisivi, un pochino di attenzione in più, come la lite tra il terzo fratello Rodriguez, il vivace Jeremias, e Luca Vismara, ex allievo canterino di Amici. L'antefatto: il cantante ha accusato l'altro di essere succube di Soleil, la biondina con cui sull'isola ha intessuto un'appassionata relazione non appena messo piede nell’ameno arcipelago. Il fatto scatenante è stato poi il rifiuto da parte del fratello di Belen di andare a cercare le lumache, prezioso cibo per il gruppo e di cui lui pare essersi dimostrato abilissimo raccoglitore. Dando così prova che almeno un lavoro nella vita lo sa fare.
Il pubblico però punisce Jeremias, lo butta fuori e lui medita vendetta e una denuncia nei confronti di Aaron, colpevole, a suo dire, di avere infamato il suo nome. Più civile la discussione invece tra Stefano Bettarini e Marina La Rosa che non si sono sopportati fin dal primo secondo, tuttavia lui non l’ha mai insultata, mentre lei, alle spalle, l’ha definito un “ebete”. Fa piacere vedere che se gli uomini, come recita la canzone, non cambiano, la regola vale altrettanto per le donne. Marina era già un’indisponente viperetta nel suo esordio allo storico primo Grande Fratello e tale è rimasta. In mezzo a questa feccia di liti, odi e rancori, una parentesi rosa ce la offrono le eliminate della scorsa settimana, le sorelle Viktorija e Virginia Mihajlovic, figlie dell’allenatore di calcio Sinisa, uomo notoriamente abbastanza schivo che stavolta invece ci regala un colpo di scena alla "C'è posta per te" e arriva in studio di sorpresa alle spalle delle due pargole che scoppiano in lacrime di emozione. Lui però chiarisce subito che all’inizio era contrario alla loro partecipazione, ma poi ha pensato che alle due belle e viziate ragazze, cresciute negli agi e nel benessere, non avrebbe in fondo fatto poi male vivere un po’ lontane da casa, nelle scomodità, dormire al freddo e provare la fame. Cuore di papà, e tutti si commuovono, Marcuzzi compresa.
Segnaliamo un altro passaggio tv abbastanza vergognoso individuato nel corso di Striscia la notizia. Il programma specializzato nel fare il pelo e contropelo a tutti, all’ora di cena manda in onda un servizio di Chiara Squaglia sul “purple drank”, la droga casalinga più in voga del momento tra i giovanissimi. Con voce allegra e squillante da oca giuliva, l’inviata ci spiega come si fa questo mischione di gazzosa e sciroppo per la tosse che produce un effetto stupefacente da sballo assicurato. E saltellando come la vispa Teresa se ne va per il centro di Milano ad intervistare ragazzini che paiono informatissimi sul prodotto, perché lo vedono preparare nelle stories dei social e lo sentono nominare nelle canzoni dei loro artisti preferiti e via quindi pezzi di video di Sfera Ebbasta, Mambolosco, Drefgold, Manny Fresh che inneggiano al bibitone viola. I ragazzini sanno tutte le canzoni a memoria e sanno anche che il medicinale si può comprare facilmente in Svizzera o ordinare facilmente.
E lei ci mostra la semplice procedura. Il mondo trap si è furiosamente scatenato contro il programma di Antonio Ricci accusandolo di avere ancora una volta, dopo il caso Achille Lauro, buttato fango sul genere musicale più amato dai giovanissimi. In realtà tutto questo fango stavolta non lo abbiamo visto dato che il servizio è sembrato quasi un interminabile spot alla sostanza incriminata. Ha reso famosi, anche se per brevi istanti, personaggi che mai si sarebbero sognati di vedere la loro faccia e le loro nobili imprese, come dichiarare che è meglio stare a casa a drogarsi che uscire, proposte in tv in prima serata. Un adolescente qualsiasi, dopo avere visto coetanei milanesi che sembrano così sgamati, potrebbe pensare che, in fin dei conti, se lo fanno tutti, è figo, quindi sarebbe stata buona cosa se la trillante Squaglia avesse anche intervistato un esperto per potere spiegare chiaramente gli effetti dannosi della nuova droga che può rivelarsi potenzialmente anche mortale.
Si cambia genere con un siparietto ultrasexy visto a Guess my age dove il personaggio di turno, di cui bisogna indovinare l'età, e una tatuatissima e prorompente signora tanto quanto lo sono anche le due concorrenti della puntata, entrambe con décolleté messo bene in vista. Scoperta l'età, Enrico Papi fa le solite domande di rito come ti chiami-da dove vieni-cosa fai e la signora dichiara di essere una modella alternativa, nonché attrice porno di film hard ma solo con suo marito, che ha il suggestivo nome di battaglia di Tommy A Canaglia. Papi simpaticamente chiede “Come mai fai film solo con lui, perché non trovi altri?” Lei stizzita risponde "Potrei trovarne altri", e lui "Sì, ma non guardare me!"
Ma anche le concorrenti sono in cerca del loro quarto d’ora di notorietà ed infatti una delle due, lamentandosi del microfono sul petto che non funziona bene, chiede aiuto a Papi e lui "Non vengo lì, non posso mettere le mani nella marmellata". Le spiega quindi come fare a sistemare l’oggetto, ma poi deve correre a pararsi davanti alla tizia per nasconderla mentre si ravana forsennatamente la procace scollatura.
Esempi di estrema finezza anche nel corso di un'altra puntata de Il collegio 3, dove una delle due ingrugnitissime gemelle Fazzini, Marilù, dopo avere preso quattro e mezzo in un’esercitazione di italiano per errori del tipo "Vorrei che tu sia qui" non accettando il voto dato dal maestro Maggi protesta, sbatte il compito sul banco, impreca e le scappa subito un bel vaf*****lo, poi piagnucola, dice che si sente sottovalutata e che non si merita un trattamento così. Interviene in sua difesa la sorella Cora, ancora più aggressiva e indisponente, e attacca l’insegnante facendogli notare, con tutta la spocchia possibile, che non è giusto che lui si comporti in questo modo. Marilù furiosa si alza e si sistema per uscire dalla classe dicendo di non sentirsi bene, il maestro la invita a ritornare al suo posto minacciando severe punizioni, come non mandarla alla gita di classe che si terra di lì a breve, e Cora mette ancora il becco e commenta, rivolta al professore “'Sto cesso" che dev'essere un'alternativa al "Fai schifo" già noto.
Anche durante la lezione di geografia il Prof. Raina riceve lo stesso delicato appellativo, ma stavolta a viso aperto. "Sei un cesso", gli dice Cora, mentre lui si permette di fare notare a Marilù che sulla lavagnetta su cui gli alunni dovevano scrivere il nome della nazione di cui lui mostrava la sagoma compariva “Franca” anziché “Francia”. Il professore chiede poi alla classe di indicare le lingue parlate in Svizzera, Cora sbaglia e dice infastidita che lei non può mica sapere tutto. Lui, stando al gioco, ribatte che è questione di ignoranza e lei facendo con le mani un gesto come a dire ascoltami bene risponde "Non è questione di ignoranza, amore". Queste due ce le ritroviamo, non appena compiuta la maggiore età, in qualche reality, statene certi.
Liti anche tra Alessandra Celentano e un Christian, soprannominato Mowgli, riportate nella striscia quotidiana di Canale 5 Verso il serale di Amici2018, che ci fa vedere fasi salienti delle audizioni degli aspiranti allievi del talent show e retroscena del programma. Lui balla, al momento del voto i giudici unanimi danno tutti dieci, l’insegnante di ballo invece gli dà tre e mezzo, precludendogli così la possibilità matematica accedere al giudizio della commissione. Il ragazzo vuole un incontro con lei per avere delle spiegazioni, perché nessuno ormai è in grado di accettare una bocciatura. Cerca di convincerla a cambiare idea, lei con i modi diretti e aggraziati che l’hanno contraddistinta in tutti questi anni dice “Tu non mi piaci, non ti voglio qui dentro, e voglio dare possibilità ad altri”. Più chiaro di così non è possibile, ma allora ecco che spuntano i colleghi giudici Rudy Zerbi e il coreografo Timor Steffens per cercare di portare l’inamovibile Celentano dalla loro parte, criticandola apertamente proprio davanti all’allievo, esattamente quello che in un qualsiasi sistema educativo non si dovrebbe mai fare. Non ottenendo risultati, tentano l’approccio psicologico “Dicci, di cosa hai paura?”. Ma che vogliano forse rubare il lavoro a Marzullo?