Il peggio della settimana in tv: sfuriata di Paolo Casarin a Quelli che il calcio
Ecco il peggio della settimana televisiva, a partire da una sfuriata avvenuta a Quelli che il calcio
“Paolo, era giusto annullare il goal?”. È un attimo, Casarin, sempre a modo e educatamente misurato, come i Gremlins sotto un’acquazzone a mezzanotte, perde il lume della ragione e si trasforma in una belva umana “Eh già, si vede che adesso si gioca con le mani” e sbraita “Che ca**o è? Stiamo dicendo un sacco di ca**ate, non si scherza sul lavoro degli arbitri, questa è l'ultima volta che succede”. Alterato come mai lo abbiamo visto e rosso in volto come un peperone, continua la sua invettiva finché Massimo Mauro, ex calciatore e suo vicino di banco, cerca di intervenire e gli fa perdere definitivamente il senno “Tu giocavi, adesso non c'entri un ca**o, quando ho finito io, parli". Casarin è un fiume in piena, difende il lavoro che lui ha svolto con serietà e impegno per tanti anni, si professa favorevole al Var, grande aiuto per i giudici di gara e in quell’attimo, Massimo Mauro ne approfitta di una pausa dell’altro per riprendere fiato ed esclama “A me il Var fa cag** e!”. Nell’udire la parolaccia altrui, Casarin ritorna in sé, Bizzarri cerca di calmare gli animi rammentando lo spirito giocoso del programma e che, in fondo, si sta parlando solo di calcio. L’ex arbitro, con testa bassa, dice “Io non ho offeso nessuno”. Se vale la regola “non c’è due senza tre”, dopo la micidiale uscita di Fulvio Collovati su donne e calcio di qualche settimana fa e ora dopo la sfuriata di Casarin, aspettiamoci che anche Melissa Satta, anziché ammorbarci, anche lei in veste di opinionista, con le sue solite atroci banalità sul mondo del pallone, si trasformi in una Erinni a difesa del fuorigioco.
È passato parecchio tempo ma l’attrice anche ora ha gli occhi lucidi, il fazzoletto in mano e sembra in una sorta di catalessi. Risponde con versi gutturali e mugugni alle domande incalzanti di Mara “Come stai? Cos’è successo in questi anni? Si è rallentato il lavoro?”. Non sentiamo una sola risposta di senso compiuto, il momento è tremendamente imbarazzante, forse era il caso di chiederle se delle volte non si sentisse bene e preferisse andarsene, ma la Venier, dopo attimi di smarrimento, cerca di correre ai ripari e manda in onda video che riguardano la sua ospite, l’esperienza a “Ballando con le stelle” e un video messaggio per lei da parte di Guillermo Mariotto che biascica frasi senza senso come uno con i postumi di un fiasco di vino. Per uscire dall’impasse, la brava Mara ci va fa sapere che lei e “Guglielmo” vanno dallo stesso parrucchiere e qualche tempo prima, proprio mentre si trovavano nel salone del coiffeur e lei aveva un tremendo mal di schiena, il giudice di Ballando è stato così carino da farle un iniezione di antidolorifico.
Poi compare qualcuno che le consegna un foglio e lei, tirando un sospiro di sollievo, legge quella che sostiene essere una lettera arrivata in redazione in cui una tizia chiede consiglio per decidere se assecondare o meno le richieste del fidanzato che vorrebbe lei si facesse una sesta di seno. Lo sketch probabilmente era stato pensato per dare il la alla Barbera e falla partire con un monologo sulle donne e la bellezza, ma qualcuno, strada facendo, si deve essere perso qualche pezzo. La Venier si innervosisce e dopo poco stoppa la sua ospite “Basta, altrimenti andiamo avanti fino a sera”. Ma come, l’attrice, e lo capiamo solo ora, è lì esclusivamente per recitare il suo brano e promuovere la sua tournée teatrale e lei la blocca così? Mara dà e Mara toglie, la padrona è lei.
A farci ritornare il sorriso ci pensa invece la nuova edizione di Ciao Darwin, con una memorabile puntata di esordio. La formula dello show è sempre la stessa, due specie umane a confronto, stavolta gli chic contro gli shock, una nuova Madre Natura dall’avvenenza soprannaturale, solite sfilate di personaggi in biancheria intima tra cui spicca un signore sessantenne con perizoma fetish e chiappe in bella vista, solite riprese dal basso verso l’alto e primo piano ai sederi delle ballerine coperti quel minimo indispensabile per non essere costretti al bollino rosso. Il cattivo gusto impera sempre e raggiunge vette già esplorate, che però ogni volta riescono ugualmente a sorprenderci.
A capo della squadra chic c’è Enzo Miccio, wedding planner, esperto di look e di buone maniere, dall’altra parte, a guidare gli shock, c’è al soubrettina Lisa Fusco, che si esibisce nella consueta spaccata, unica attività che l’ha resa celebre, dopo la rovinosa caduta che l’ha vista protagonista qualche anno fa. Gli chic sarebbero i raffinati, quelli per bene, anche con presunti titoli nobiliari e che hanno classe e finezza innate in sé, mentre il popolo degli shock è composto da individui più rustici, alcuni con singolari abbigliamenti sadomaso, o con il corpo completamente tatuato, o con capigliature improbabili, e c’è tra loro anche chi ingenuamente dichiara di organizzare orge per lavoro. Tra questi variopinti figuri brilla una dominatrice con tanto di slave al guinzaglio, dal tenero nome di Micetto che, con tanto di museruola sul volto a forma di imbuto, si esibisce cantando “Kobra”.
Una scena agghiacciante che però è nulla se paragonata alla prova di coraggio a cui assistiamo di lì a breve. Si sceglie un valoroso per ogni squadra e lo si interra fino al collo, gli si mette in testa una parrucca e paio di occhialoni di protezione al viso, e poi, a pochi centimetri dal volto, si dà da mangiare della carne cruda ad un enorme avvoltoio lasciato libero per il pasto. Ma non finisce qui, perché sulla testa del concorrente viene fatto planare un falco che si nutre del cibo che gli viene lanciato. Il fortunello sotterrato deve stare immobile e resistere alla paura. La prova offre a Paolo Bonolis infinti spunti per doppi sensi e volgarità di ogni sorta e genere.
Al tizio degli chic dice ”Stia fermo quando il falco si posa sulla testa perché è pericolosissimo e ghiotto di cervice umana”, e poi “Ecco, lei ha un uccello sulla testa, ma la vedo avvezzo” e l’altro “Sì, per quello sì, ma di solito non ce l’ho sulla testa”. Ma quando tocca alla dominatrice di prima rimanere sottoporsi alla simpatica prova, raggiungiamo l’apice del peggio. La signora si lamenta perché l’imbragatura che la solleva per calarla nel buco le stringe proprio là sotto dove lei ha un piercing. Nel caso non si fosse capito dove, Bonolis sente il bisogno di chiedere lumi e le dice “Sulla paperella?”. La signora conferma e poi, non appena vede l’avvoltoio che si avvicina, dice di essere abituata agli uccelli, ma non a uno così grosso. A quel punto, anche il ragazzotto con voce da eunuco che abbiamo visto in studio poco prima scambiare il celeberrimo istante del film “Un americano a Roma” con Alberto Sordi alle prese con gli spaghetti per una scena di Fantozzi, ci sembra in fondo una quisquilia.
Dall’esagerata finzione di uno show televisivo basato sul trash più spinto, si passa ad una sessione di tv verità che però ci auguriamo sia stata studiata a tavolino dalla protagonista in questione solo per ottenere titoli e visibilità, ma che abbia poco, o nulla, di vero.
Non si può credere infatti che quanto detto da Emanuela Tittocchia, opinionista tv, ex attrice di Centovetrine, ex fidanzata di Fabio Testi tornata poi alla ribalta per essersi fidanzata con un tronista di Uomini&Donne, possa essere uscito dalla sua bocca con lucidità e cognizione di causa. Durante una puntata di Mattino Cinque si tocca lo scottante tema dell’insegnante di Prato accusata di violenza sessuale nei confronti di un allievo quattordicenne, da cui pare abbia anche avuto un figlio. Una storia delicatissima e torbida in cui la Tittocchia pensa bene di entrare, confessando con tutto il candore di questo mondo, il suo rapporto particolare con un bambino figlio di una coppia di amici. Racconta di avere iniziato questa amicizia tre anni fa, quando il bambino aveva undici anni, e parla di una relazione pura, fondata sull’amicizia e sulle coccole, sebbene lei, quando capitava, dormiva con lui e passava anche giornate intere in sua compagnia, perché lui spesso si dimostra più maturo di lei, le dà consigli, la fa sentire protetta ed rappresenta proprio quello che dovrebbe essere il suo uomo ideale.
Gli ospiti in studio rimangono interdetti, Alessandro Cecchi Paone inorridisce, sobbalza sulla sedia, le ricorda le sue responsabilità da adulta nei confronti di un minore e chiede l’intervento della terapeuta seduta qualche sedia in là. La Tittocchia si stupisce lei dello stupore altrui e peggiora la sua posizione dicendo che il ragazzino ha anche una grande consapevolezza sessuale e con lui si può parlare di tutto. La Panicucci si mostra contrariata, ma continua a fare parlare la sua ospite che aggiunge “Ecco, lo sapevo che non dovevo dirlo, perché poi non capite e mi giudicate”. Difficile stabilire se siano più disgustose le rivelazioni di questa svalvolata o l’atteggiamento di chi finge di indignarsi, ma intanto, invece di cacciare la sgradevolissima ospite dallo studio, pensa all’audience. In media stat schifo.