Il peggio della settimana in tv: nuova parentesi hot a Non è l'Arena
Il nostro impietoso zapping nel peggio del palinsesto televisivo italiano
E chi non invitare quindi per una gradevole chiacchierata notturna se non Malena e Michelle Ferrari, due tra le più note pornostar italiane? Dopo filmati che ci introducono alla professione delle due signore e che vengono, per ovvi motivi, tagliati proprio sul più bello, con sommo dispiacere del conduttore che precisa si tratti di censura applicata dalle redattrici donne della trasmissione, l’intervista alle due attrici che ne segue è sempre la solita noiosa cantilena di spiegazioni e luoghi comuni per giustificare la scelta di quel tipo di attività.
Si sente felice e beato tra le due donne, zompetta qua e là a rivolgendo domande piccantine ma senza scadere mai nel volgare e, riportando sempre la questione su di sé, fa intendere che, seppur inesperto di pratiche estreme, lui è un uomo ancora attivo sotto le lenzuola. E lo dice mentre Malena, partita in quarta con il racconto del suo approccio al porno, pressoché identico a quello della Ferrari, descrive le sue prime esperienze in locali per scambisti. Giletti, con aria innocente rivela che invece lui, anziché darsi alla bella vita, di sera si mette il pigiamone e studia faldoni di materiale per preparare la puntata successiva. Però non ci sta a fare la parte dello sfigato e dice in maniera enigmatica e strizzando un occhiolino malizioso, che c'è pigiama e pigiama. Tentando poi di mantenere alta la sua fama di latin lover, quando i discorsi in studio si fanno un pochino più scabrosi e si finisce a parlare di live cam ed affini, afferma perentorio che comunque lui è uno che fa ancora tutte le sue cose. E, come se la cosa lo riguardasse in prima persona, domanda a Malena “Ma una che fa tanto sesso sul set, dove tutti sono prestanti e poi torna a casa dal marito tutto tranquillo che magari fa l'impiegato, come fa ad avere una vita sessuale?” e l’attrice risponde che il bello è avere un uomo da istruire, e Giletti ribatte “eh già, dopo avere istruito tutti gli altri”. Dovendo indagare quindi su tutti gli aspetti della vita da pornostar manda in onda un video in cui la mamma di Michelle Ferrari precisa di non avere mai visto i film della figlia, ma che ognuno è libero di fare ciò che vuole e che le terroriste sono più negative di una pornodiva.
E da un giornalista piacione, passiamo ad un altro diversamente vanitoso che ha avuto l'occasione, che forse aspettava da una vita, per mettere in mostra le sue conoscenze linguistiche.
Il luogo dell’evento è il TG1 delle ore 20.00 dello scorso mercoledì, prima della diretta televisiva dedicata alla consegna dei David di Donatello, il premio cinematografico italiano per eccellenza. Conduce il telegiornale il bravo Francesco Giorgino che, verso il termine del notiziario, si collega con Carlo Conti, conduttore del galà, in compagnia per l’occasione di Steven Spielberg, presente alla prestigiosa manifestazione per ritirare il premio alla carriera che gli è stato assegnato.
Spielberg è lì, il mito è a pochi metri di video da lui, Giorgino approfitta del fatto che Carlo Conti non spiccica una parola di inglese e nonostante il regista sia munito di auricolare per la traduzione, non resiste e si rivolge al cineasta sfoderando un inglese dalla pronuncia aberrante. Il giornalista poliglotta esordisce con “Good evening Mister Spielberg, welcome to TG1, I have a question for you”, che suona tanto come “ the pen is on the table” e sebbene la risposta, tra l’altro molto articolata del suo interlocutore, arrivi dalla voce del traduttore, Giorgino annuisce, come se avesse capito tutto e non esita a concludere lo scambio di battute con un orrorifico “congratulation Mister Spielberg for your job and your art”.
Da un giornalista con evidente sindrome da primo della classe passiamo ad una sua collega all’evidente ricerca di uno scoop, usando un format ormai inflazionato. Dopo L’intervista di Maurizio Costanzo, La Confessione di Peter Gomez e i celeberrimi incontri notturni di Marzullo, Belve è l’ennesimo programma che cerca di scavare nel profondo dell’animo dell’ospite di turno riproponendo la consolidata formula di un colloquio a tu per tu intimo e senza filtri.
Conduce il gioco Francesca Fagnani, una dall’aria così tanto accomodante che non ti verrebbe voglia di risponderle neppure se ti chiedesse che ore sono, mentre, nella puntata che abbiamo visto, dalla parte dell'inquisita c'è Alessandra Mussolini.
L’intervista inizia senza neppure un cordiale benvenuto e la giornalista ripercorre subito le fasi della vita della sua ospite, dagli esordi cinematografici, al servizio osè per Playboy, passando per un improbabile disco inciso in Giappone fino ad arrivare alla carriera politica e ai giorni nostri. E poi ancora considerazioni sull’illustre cognome, sul nonno duce e sulla parentela con Sophia Loren, di cui la Mussolini è nipote.
Fin qui nulla di nuovo, sono quesiti che la Mussolini si sente rivolgere da una vita intera e a cui, inevitabilmente, risponde sempre allo stesso modo. Ma la Fagnani ha in serbo la domanda che nessuno ha mai osato, fino ad ora, fare all'onorevole. Senza citare direttamente il fattaccio delle baby squillo che ha coinvolto il marito, dando per scontato che tutti i telespettatori ne siano a conoscenza, la giornalista mostra alla Mussolini immagini che la ritraggono in compagnia del consorte, la invita a dare una descrizione di ciò che lei intende per amore e a bruciapelo chiede “Ha perdonato suo marito?”. L’altra, senza pensarci un secondo, risponde “Ma sei matta?” . La Fagnani appare finalmente soddisfatta, ha fatto centro e lo sguardo scintilla trionfante ora che ha scoperto il punto debole della sua ospite, nelle vesti di moglie tradita e umiliata. La Mussolini, cercando di apparire moderata, giustifica la sua reazione spiegando che il perdono è appannaggio di Dio, del Papa, dei santi dei preti e delle suore, ma non di noi umani, ma l’intervistatrice continua “Lei è un personaggio amato?”, “ In politica qualcuno l’ha delusa?”, cerca la resa totale, ma l’ospite le tiene testa. Allora lei ricorda una recente esternazione in cui la Mussolini avrebbe promesso di dare un cartone ad un giornalista e chiede “allora lei contempla la violenza?”, insomma cerca di farle dire ciò che lei vorrebbe sentirsi dire. Più che un’intervista sembra un continuo tentativo di cogliere in fallo l’interlocutrice, perché le belve a cui si rivolge sono tutte donne che probabilmente lei vorrebbe ammansire come innocui gattini.
Ma cambiamo aria e toni arrivando al fenomeno trash televisivo più incredibilmente rozzo e politicamente scorretto del palinsesto tv. Direttamente sdoganati in prima serata, vero e proprio upgrade, conquistando anche uno share di tutto rispetto, sono tornati Pio e Amedeo con il loro improponibile sottospecie di docu-reality Emigratis. I due comici foggiani, forti anche del successo delle precedenti edizioni del programma, stavolta spingono il piede sull'acceleratore senza alcun ritegno e ci regalano di ore di irriverenza, ironia, volgarità e bassezze senza pari. Premettiamo che ci divertono tantissimo, ma in questa prima puntata passano davvero, per scurrilità, ogni limite immaginabile. Per l’esordio della terza edizione della trasmissione i due approdano, sciabattando con i soliti inguardabili zoccoli, ad Ibiza, nell’ignobile intento di organizzare un fasullo matrimonio gay tra di loro per accaparrarsi soldi e regali di nozze. Ma i due, che gay non sono, per portare a termine il loro diabolico progetto, devono farsi aiutare da qualcuno che conosca bene non solo l'isola ma anche il mondo omosessuale. Chiedono aiuto ad un loro amico psicologo e frequentatore della movida ibizenca che li invita prima di tutto a cambiare terminologia, ma loro continuano a dire fastidiosamente “ricchione” e convinti di dovere ricorrere ad un look particolare per essere credibili, vagano per negozi alla ricerca di abiti equivoci uscendone inguainati in fuseax dorati, microshort viola e inguardabili canotte. E così conciati vanno alla ricerca di personaggi noti a cui spillare soldi o favori, in un crescendo di trivialità senza paragoni.
Li vediamo in discoteca, dove si tiene uno dei party più trasgressivi del mondo, noto come La Troya e uno dei due commenta “poi dici che a tua mamma non la pensano a Ibiza”. Nel corso della serata incontrano Luca Tommassini a cui naturalmente chiedono dei soldi. Ma siccome la vita sull’isola è assai dispendiosa, vanno a trovare anche Stefano De Martino, che si trova lì in vacanza e dopo impertinenti domande sulle qualità intime dell’ex moglie Belen, e dopo avere mangiato e bevuto a spese del ballerino, gli fanno notare che Iannone, attuale compagno della Rodriguez, era stato con loro molto generoso, riuscendo così a farsi dare ben 500 euro.
Via di lì si infilano impunemente sulla barca del dj Tommy Vee, che offendono in vari modi possibili, nella sola speranza di arrivare al dj di fama mondiale Bob Sinclair ed approfittare di lui. Nel frattempo girano per locali esclusivi, mangiano a sbafo, si ubriacano si strusciano su giovani e meno giovani fanciulle, dicono oscenità irripetibili e si esibiscono in gesti impropri come continui grattamenti dei genitali, finché in un ristorante incontrano anche l’ex ct della nazionale Antonio Conte, a cui domandano denari e per completare l’opera riescono finalmente ad intercettare Bob Sinclair che se li porta con sé in una serata a dir poco delirante. I due triviali soggetti felici e appagati alla fine non si sposano, ma se ne vanno in una spiaggia per nudisti a mostrarci per intero le loro grazie, e anche se cosi ci sembra che ci abbiano già fatto vedere tutto il possibile, siamo certi che ci abbiano dato solo un assaggio delle inimmaginabili bestialità che ci aspettano nelle prossime puntate. E che per questo motivo non ci perderemo affatto.