Il peggio della settimana in tv: meno Ferragnez, più Il castello delle cerimonie

Dal Castello delle cerimonie a Pomeriggio Cinque, il peggio della settimana in tv

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Ancora freschi di immagini e notizie sul social wedding dei Ferragnez, forse s-travolti dalla frizzante atmosfera che ha ammantato il loro matrimonio, incautamente, in orario serale, mentre stiamo scorrendo i canali tv, ci soffermiamo a guardare Il castello delle cerimonie. Si tratta del gioiello di Real Time che fino ad un paio di anni fa si chiamava “Il boss delle cerimonie”, ma che poi ha cambiato nome a seguito della scomparsa del patron Antonio Polese e del passaggio del testimone alla figlia Imma. Gli sposini di questa imperdibile puntata sono Martina ed Emanuele. I due, sebbene stiano insieme da dieci anni e abbiano anche una bimba di questa età, solo ora possono coronare il loro sogno d’amore. Se i conti non vi tornano, ci pensa subito Martina a chiarire la faccenda spiegando di essersi fidanzata con Emanuele il 9 maggio 2008 e di avere scoperto, il 3 giugno dello stesso anno, di essere incinta. Il ragazzo dice di essere rimasto subito colpito dalla “simpaticità” della ragazza ed evidentemente era così simpatica che ha voluto approfondire immediatamente la conoscenza.

Come prevede il format, seguiamo le fasi della preparazione delle nozze, dalla scelta dell’abito, a quella del menu fino ad arrivare al gran giorno della festa. E qui altro che luna park di Noto! Intanto i futuri sposi vanno a concordare il pranzo seguiti da almeno una decina di parenti tra cui zelanti genitori che pretendono lista dei vini e sommelier ai tavoli, per dare, dicono “un tocco di classe”. La spesa però se la deve accollare il ristorante, perché, aggiunge lo sposo, “è importante non sfiorare il budget” e perché loro al vino ci tengono, tanto che anche la bomboniera, denominata “bomba d’amore”, è una bottiglia di prosecco che gli invitati potranno stappare alla loro salute.

Storditi a distanza da questo mood alcoolico, assistiamo alla scelta dell’abito abito della sposa, una donna molto prosperosa, che viene infilata prima in un’agghiacciante abito a sirena ad impietoso effetto cotechino, scatenando la risata incontrollata di sua figlia, poi in un’altra specie di vestito guaina che la nipote osserva con sguardo schifatissimo dicendo che sottolinea le curve “troppo piene”, poi finalmente, al terzo cambio, trova il vestito ideale. Si fa per dire, perché anche se mamma, cognata e figlia si commuovono, le lacrime più sincere, e forse non di gioia, ci sembrano quelle della perfida nipotina che commenta “almeno copre quello che non si deve vedere”. Parenti serpenti.

Ma il meglio arriva dopo, con la solita serenata sotto il balcone la notte prima del sì, che vede il promesso sposo in compagnia di un Pulcinella canterino e la futura sposa che si lancia giù per le scale con i bigodini in testa, ancora ignara che il giorno successivo, i cerottoni piazzati sui talloni, renderanno impossibile infilare le scarpe, ma lo stuolo di parentado arrivato in suo soccorso, con polveri e tanta delicatezza, rimedierà alla tragedia infilando a forza i piedi doloranti di Martina, con tanto di dito già diventato viola, nell’orrenda calzatura da cubista. E via tutti in chiesa. La attende all’altare il suo sposo che poi dichiarerà “Vederla entrare in chiesa davanti ai tuoi piedi col padre che dice prenditela è un’emozione molto emozionante, ma siccome che sono una persona chiusa, non estraggo le mie lacrime, così poi mi viene dolore di stomaco”.

Chi non ha mai sognato una dichiarazione d’amore così romantica? Il tasso alcolico intanto sale ancora prima di arrivare al castello, la sposa confessa di avere bevuto tre-quattro bicchieri appena finita la celebrazione e , complici i fumi dell’alcool, biascica che donna Imma non è quella che si vede in tv, è proprio una bravissima persona. Non suona esattamente come un complimento ma dopo i vari brindisi non se ne rende più conto. La festa decolla tra musiche e balli, prima col cantante neomelodico ingaggiato per l’occasione, poi con l’esibizione della drag queen Mamy O’Hara, un ragazzone di due metri che spettina il riporto tricologico dello sposo, intrattiene splendidamente gli ospiti nonostante, ci fa sapere Martina, nella vita reale, sia un muratore e pavimentista.

Ma il culmine dell’obbrobrio di questo matrimonio “scicchissimo”, come lo definiscono gli sposi, arriva con il gioco del cucchiaio. Per i meno esperti trattasi di divertente passatempo durante il quale le donne infilano un cucchiaio nel pantalone degli uomini e con un tuca tuca serrato cercano di farlo risalire dalla caviglia alla cinta, salvo intoppi. Roba che l’ormai celeberrimo putto di ghiaccio che urina vodka fortemente voluto da Fedez al suo fastoso party è cosa da principianti. E la visione di questo tamarrissimo momento cult ci ricompensa per esserci invece persi la diretta Instagram delle nozze Ferragni-Fedez.

Capitolo matrimoni tv concluso, mentre attendiamo con frenesia l’avvio previsto per la prossima settimana del palinsesto autunnale, Canale 5, già dallo scorso lunedì, giocando d’anticipo, ci delizia con una nuovissima edizione di Pomeriggio Cinque. Il quotidiano contenitore di monnezza di Barbara D’Urso è partito alla grande anche quest’anno e già fa parlare di sé. Il salotto è ancora quello e la combriccola di freak che lo popolano è sempre della medesima caratura. Assistiamo con giubilo al ritorno sui nostri schermi di Aida Nizar , ormai fastidiosa come una zanzara notturna. La donna è più che mai una caricatura di se stessa, non andrebbe bene neanche a Zelig, figuriamoci in un programma dove le sue cialtronate vengono anche prese sul serio e considerate degne di nota. La bifolca iberica stavolta si confronta a distanza con Vittorio Sgarbi, collegato in diretta con lo studio. Argomento del giorno sono le bravate di cui l’urticante spagnola si è resa protagonista nel periodo estivo, ovvero i bagni prima nella fontana di Piazza Navona e poi in quella di Trevi, per cui la donna è stata anche multata.

A questi tuffi rinfrescanti si aggiunge anche un video che la ritrae in motorino senza casco mentre perde l’equilibrio e cade, senza alcuna conseguenza, fortuna sua. La D’Urso, versione moralista e maestrina, la attacca, le dà testualmente della “cretina” e della “scema”, le dice che è di cattivo esempio, ma l’altra prima finge di accettare il rimprovero, poi, incurante di tutto, riprende la sua recita, si fa scivolare la spallina del vestito scoprendo per un attimo il seno, poi comunica di essere senza mutande. Sgarbi le dice che sembra un trans, aggiungendo di non avere nulla contro questa categoria e allora lei si infervora: “Aahhh allora anche tu sei innamorato di me, perché Aida è una donna vera e tu non hai mai avuto una come me”.

Sgarbi raccoglie la provocazione, sta al gioco, pare anche divertirsi e risponde “Ti aspetto, vieni il prima possibile, ti voglio vedere presto, non solo su quel divano”. Se la spagnola accetta l’invito, e va a passare un pomeriggio dal buon Vittorio, magari per mezza giornata riusciamo a levarcela dai piedi. Insomma la D’Urso, con appena una manciatina di puntate, si conquista subito il titolo di regina indiscussa del trash. E per non smentire la sua fama di collezionista di ciarpame nei giorni scorsi ci ha comunicato anche la nuova gravidanza di Nancy Coppola (se anche non avete idea di chi sia costei, va bene uguale) e la tragedia che ha toccato Paola Caruso (vale quanto detto per la Coppola) abbandonata dal compagno al quarto mese di gravidanza, che poi, premuroso, l’ha fatta anche cacciare di casa dai Carabinieri.

La Caruso dà la colpa all’autoritaria madre di lui che prova poca simpatia nei suoi confronti, ma lei, pur di fare tornare il fidanzato, si dice disposta anche a sottoporsi al test del Dna. Il tatto da elefante con cui questa delicata vicenda viene data in pasto al pubblico fa venire i brividi, ma Barbara si nasconde dietro il suo ruolo di paladina dei deboli. Poi cambia toni e per dimostrare che la sua è una tv di informazione e servizio, mentre tutte le reti tv ci mostrano il red carpet veneziano calcato da star come Natalie Portman, Lady Gaga e Bradley Cooper, lei ci propone le immagini di Al Bano Carrisi sul tappeto rosso in compagnia dei figli avuti da Loredana Lecciso. Il cantante che ha sempre detto di volere tenere Jasmine e Bido lontani da occhi indiscreti, evidentemente proprio per riservatezza, li fa sfilare su uno dei tappeti rossi più fotografati al mondo. Poi capiamo tutto quando Jasmine dichiara “Mi piacerebbe entrare nel mondo dello spettacolo”. Avanti, c’è spazio per tutti. Anche per il Ken umano, pupillo della D’Urso, presente pure lui in laguna in completo scintillante, speranzoso di potere girare un film sulla propria vita.

Chissa se così agghindato avrebbe l’approvazione di Enzo Miccio e Carla Gozzi, appena ripartiti con la nuova stagione di Ma come ti vesti?

I due più noti esperti di moda e tendenze della tv, giunti alla tredicesima edizione del loro factual, sono ancora alle prese con individui da riportare sulla retta via del fashion, ma adesso a nostro parere iniziano a stancare, i commenti sui look inadeguati di quei reietti che si sottopongono al loro trattamento sono sempre più crudi e a volte anche offensivi e anche il programma pare avere perso la genuinità di un tempo. Un dejà vu un pochino stucchevole condito da una dose eccessiva di cattiveria. Protagonista della prima puntata è Simona, 45 anni, mamma e anche già nonna, bel fisico, ma capelli trasandati e abbigliamento eccessivamente casual e poco curato. E’ una donna solare e sorridente, che si sente un po’ Cenerentola tra due sorelle sempre alla moda. I due esperti vedono scorrere il video che ritrae Simona nella sua quotidianità ed esclamano “Guarda com’è conciata, stendiamo un velo pietoso, è proprio una casalinga scialba” e per sopportare il duro incarico affidato, Miccio, che nel frattempo sta preparando un daiquiri, incoraggia la collega a farsi un goccetto, così tutto le sembrerà migliore. Le sorelle di Simona rincarano la dose, confessano di vergognarsi di lei per il suo abbigliamento e a dare il colpo di grazia ci pensa il marito “mi sono preso la sorella più umile” – dice – “ma mi devo accontentare, però quando esco con lei sto lontano per non fare capire che è mia moglie, perché mi vergogno”.

Ok, bisogna fare spettacolo, ma stiamo raschiando il fondo. Enzo e Carla visionano gli indumenti di Simona e hanno tre bidoni diversi in cui buttarli, ma non è con i modaioli hashtag #ancheno #unfollow ed #epicfail che si diventa simpatici. Alla poveretta, che viene definita un “cespuglio incolto con borse ed occhiaie, dal bel fischino, con belle gambette, ma con pancetta”, i due presentano come alternativa magnifici abiti del tutto importabili per chiunque non trascorra le proprie giornate tra sfilate di alta moda e party esclusivi. Ma poi, come sempre, avviene la tanto attesa trasformazione da brutto anatroccolo a splendido cigno, stavolta avvolto in abiti di pizzo, gonne rosso fuoco con spacco, tacchi vertiginosi, capelli vaporosi e make up da diva.

Dopo averla ricoperta di insulti i due stylist adesso la lodano per la sua avvenenza compiacendosi del lavoro fatto. I famigliari esultano, pure il marito ingrato è sbalordito e dice che la risposerebbe subito. Se a questo mondo ci fosse giustizia, Simona adesso farebbe ciao ciao con la manina a quella famiglia di infamoni e se ne andrebbe alla conquista del mondo con un daiquiri in mano, barcollando su stilosissimi tacchi, alla faccia anche di Enzo e di Carla e della loro altezzosa allure.

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