Il peggio della settimana in tv: Giletti e l'intervista hot a Rocco Siffredi

Il nostro zapping settimanale nel peggio del palinsesto televisivo italiano

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La notte porta consiglio, ma in tv, quando si fanno le ore piccole, la notte surriscalda il piccolo schermo.

Per programmi come Le Iene ormai è un’abitudine consolidata: mandati a letto i bambini, via libera ai servizi a tema sessuale, da indagini su casi di terribili molestie fino a approfondimenti su temi pruriginosi e forse anche poco adatti ad una tv generalista. Ma fuori fascia protetta il sesso è argomento di conversazione anche in tante altre trasmissioni. Forse proprio perché adesso va in onda di sera, lui da sempre abituato a dirette diurne, anche Massimo Giletti, a Non è l’arena non resiste alla tentazione di un’intervista hot invitando Rocco Siffredi, uno dei massimi esperti del settore e re indiscusso del porno italiano.

Siffredi, e lo diciamo senza doppi sensi, l’abbiamo davvero visto in tutti i modi e in tutte le salse, tra partecipazioni a programmi di vario tipo e reality è un personaggio che noi teledipendenti conosciamo bene. È uno che non ha peli sulla lingua – e anche se li avesse, come direbbe Manuel Agnelli, non sarebbero i suoi - e che parla del suo lavoro e della sua vita senza reticenze e senza usare mezzi termini. Questa volta va in onda ad ora tarda e quindi anche la terminologia che utilizza non è contenuta e definisce fatti e azioni della sua attività usando il linguaggio comune. Racconta della sua infanzia in Abruzzo, dei suoi trascorsi da chierichetto, dei pomeriggi passati ad esplorare il suo corpo ma anche dei difficili rapporti con i suoi fratelli, della sua crescita come uomo e padre e del rapporto con sua moglie. E poi della sessualità, del ruolo che, secondo il suo parere, ha nella società odierna e di come viene vissuta dagli adolescenti, spesso lasciati in balia di loro stessi ed educati solo dalle immagini che trovano sul web. Giletti pare elettrizzato dalla presenza dell’attore e comincia l’intervista con battute, lui sì, volutamente a doppio senso, facendo subito riferimento al “grande dono” di cui Siffredi è provvisto, ma le dimensioni devono essere una vera fissazione per il conduttore perché poco dopo, quando il suo ospite racconta dell’immensa fama che ha ottenuto anche oltreoceano raccontando, senza malizia alcuna stavolta, che una delle più note attrici americane del genere si è rivolta a lui definendolo una “big legend” del cinema hard, Giletti insiste anche sulla parola big, sottolineando che sicuramente il termine “grande” si adattava a lui in tutti i sensi. E continua poi su questa strada anche quando il suo interlocutore narrando dettagli e retroscena del set rivela che, a differenza di quanto si possa vedere o pensare, si tratta di un lavoro impegnativo ed estremamente duro. Gli occhietti di Giletti sul termine duro si illuminano e non esita un solo secondo a sottolineare l’aggettivo scelto e ad ammiccare alla telecamera. Ma al termine dell’intervista chiama, per dargli man forte in veste di persona “normale” come lui, un ragazzo a caso dal pubblico e rivolge a Siffredi la domanda che probabilmente vuole porgli da tutta la sera. Il suo cruccio è sapere se il pornodivo abbia mai avuto una qualche defaillance come tutti i comuni mortali. L’attore divertito risponde che può essere capitato ma alla fine ha sempre portato a termine il suo compito. Se Giletti per un attimo pare sentirsi rincuorato, la chiusura della risposta deve avere gettato non poca inquietudine nel suo animo.

Tutto sommato però può bearsi perché la serata per lui, notoriamente single incallito e gran conquistatore, non è andata malaccio, considerato che prima di Siffredi, nel corso del suo talk show, ha avuto come ospite Elisabetta Canalis, di cui, gongolando, ha mostrato immagini relative ad un backstage di anni fa dove la showgirl, testimonial Peta contro le pellicce, sta facendo uno shooting fotografico completamente nuda. Giletti di fronte al filmato è in brodo di giuggiole e poi commenta, testualmente, che lui sta godendo per tale visione, soprattutto considerando che, su una rete concorrente, come ci mostra, in quel momento sta andando in onda un’intervista a Pippo Baudo, che non è esattamente conturbante come la sua ospite.

A proposito di Elisabetta Canalis, la cui sciapa ed insulsa intervista nel programma di Giletti sembrava fatta apposta esclusivamente per ravvivare un po’ l’immagine del suo personaggio, l’ex velina sta bazzicando da qualche mese la tv italiana, tentando di ritagliandosi anche dei ruoli fissi come quello di componente dell’academy di Sanremo Young, il talent show di Antonella Clerici. Si tratta di una competizione canora, terminata grazie al cielo lo scorso venerdì, che mette in gara dodici ragazzi dai 14 ai 17 anni che partecipano al programma cantando le canzoni che hanno fatto la storia del Festival di Sanremo.

La giuria, che qui viene chiamata academy, è composta da vecchie glorie come Iva Zanicchi e Angela e Angelo dei Ricchi e Poveri, ma anche da esponenti della musica italiana più giovane come Mietta, Rocco Hunt, Cristina D’Avena, Marco Masini e Baby K, più un giudice che è una vera e propria garanzia come Mara Maionchi, il conduttore radiofonico Angelo Baiguini ed Elisabetta Canalis in veste di se stessa. Non abbiamo capito a cosa serva la sua presenza, dato che quelle poche volte in cui si esprime riesce sempre a dire cose banali e scontate senza pari, ma andiamo avanti. Il programma è una palla mortale, gli adolescenti che partecipano, seppur bravini, hanno sempre l’aria di quelli appena usciti dal karaoke o dalla festa di paese, poco telegenici e con l’immane sfiga di dovere anche duettare con i giudici cantanti che sono dei veri mostri sacri. La Clerici è un’ottima padrona di casa, ma è proprio il format ad essere terribilmente noioso. Nell’ultima puntata, che abbiamo guardato solo per vedere l’esibizione di Simon Le Bon, ospite della puntata e vero idolo della nostra generazione degli anni ’90, abbiamo assistito a veri e propri battibecchi tra Iva Zanicchi e Mara Maionchi, i membri più adulti della giuria. Totalmente fuori contesto, la Zanicchi si complimenta con la Maionchi, in una mise blu con paillettes, per essersi vestita finalmente da donna e poi commenta “di solito si veste con quei giacchettini di pelle e borchie, poverina, pensa di avere ancora vent’anni”. La Maionchi incassa la stoccata senza abbozzare sorrisi e poco dopo, a seguito dell’esibizione della Zanicchi, che interpreta il suo storico brano “Zingara” con una concorrente quindicenne, al momento del commento, non fa in tempo a proferire verbo che la cantante già attacca così “dai parla tu che, si sa, che sei onesta, bella, giovane e simpatica”. La Maionchi in realtà si vuole solo complimentare per la spettacolare esibizione dell’altra e infatti precisa che per quanto la canzone sia decrepita, lei la canti ancora in maniera magistrale. Ma la Zanicchi risponde “vai a farti dei gargarismi che non si capisce niente di quello che dici”. Ci auguriamo che gli autori di X Factor, con coraggio simile al nostro, abbiamo visto la trasmissione e che scritturino immediatamente queste due per la prossima edizione del talent show perché davvero dietro il bancone dei quattro giudici ne vedremmo delle belle, altro che le sterili polemiche di Morgan.

Lasciati i giovani di Sanremo, nel nostro zapping serale ci imbattiamo in Primo appuntamento, il dating show di Real Time. Questa sorta di reality si svolge in un ristorante romano dove coppie formate per l’occasione si incontrano per la prima volta per un appuntamento al buio. A condurre lo show troviamo Gabriele Corsi, attualmente impegnato anche con Boss in incognito, che qui commenta con il personale del ristorante quando accade ai tavoli durante il primo incontro delle coppie selezionate. Nel locale sono posizionate quaranta telecamere che riprendono tutto ciò che avviene e nessuno, neppure le persone della troupe, ha modo di intervenire, quindi, in teoria, tutte le immagini che vediamo e le parole che sentiamo sono reali. La produzione, dopo un attento casting, fa in modo di far incontrare persone single che possano essere compatibili per aspetto fisico ed interessi e la scommessa è proprio vedere se tra i due scocchi la scintilla o il colpo di fulmine.

Nella puntata che abbiamo visto c’è Giusy, giovane animatrice di villaggio turistico dalla risata isterica, ancora disperata per essere stata tradita e lasciata dal fidanzato, suo collega di lavoro e che ora dice di essersi chiusa a riccio e di non fidarsi più di nessuno. Sta quindi cercando consolazione e per lei arriva Giuseppe, anche lui animatore e anche lui proveniente da una storia di corna però desideroso di incontrare un nuovo amore. Un altro animatore, per Giusy è un duro colpo, ride sempre più nervosa, parla del suo ex, alterna toni aggressivi ad altri da cucciolo ferito ma trova anche l’occasione per fare apprezzamenti allo chef del ristorante, mentre Giuseppe è più tranquillo ma nel tentativo di sciogliere l’imbarazzo tira fuori il repertorio di battute comiche che usa per lavoro e che sono davvero terrificanti. A fine cena, lo chef piacione fa arrivare al loro tavolo un dessert con un cuore di cioccolato da condividere e proprio mentre Giuseppe divide il cuore, lei sbotta “vuoi dire che spezzerai il mio cuore?“ e lui, raccogliendo il cioccolato con il cucchiaino risponde “no, vuol dire che raccoglierò il cuore a pezzi“. Rabbrividiamo, ma se al primo incontro siamo già a queste promesse, forse il format funziona.

O forse no, osservando quanto accade a Giada, quarantacinquenne grafica anticonformista, con tanto di coroncina di roselline in testa, ancora innamorata di un batterista con cui ha avuto una storia anni fa e che dice che il destino le fa sempre incontrare delle schifezze di uomini. E forse si tira la malasorte pure stavolta perché al suo tavolo arriva Fabio, logorroico giornalista appassionato di videogiochi, un soggetto alla Furio di Carlo Verdone e che mentre mangia impugna la forchetta come se fosse un badile. Giada, che ha tutta la nostra solidarietà, è già disperata dopo cinque minuti, si alza per andare in bagno e per una attimo temiamo si voglia buttare nel wc e tirare l’acqua pur di potere andare il più lontano possibile da lì. Lui non capisce, pensa che tra di loro ci sia affinità, che lei sia affascinata dai suoi discorsi sui film horror e su David Lynch, che lei non conosce e per la cui mancanza lui non esita a rimproverarla, e quando lei lo supplica di chiedere il conto per potere andarsene, rimane stupito. Gli era sembrato di averla conquistata, proprio non comprende il rifiuto. Ma almeno non se la prende come fa invece Giovanni dopo l’incontro con Francesco.

I due ragazzi forse si conoscono già, uno dice all’altro che non è un volto nuovo e pure l’altro pensa di averlo già visto e si intuisce subito che tra i due non c’è feeling. Sono giovani e carini, Francesco ha le idee abbastanza chiare su ciò che vuole, l’altro è una contraddizione vivente, dice di volere avere mettere radici e poi confessa che sta costruendo una casa con le ruote per potere andarsene quando vuole. I due sono decisamente incompatibili ma è evidente che mentre Giovanni è fisicamente attratto da Francesco, l’altro invece è infastidito dal suo atteggiamento e da quello che dice, e al momento della verità gli dice chiaramente che non ha intenzione di proseguire la conoscenza. L’altro lo accusa di non essere sincero e di non avere avuto il coraggio di dirgli subito che non era il suo tipo e incacchiato come una biscia se ne va.

Ora, o quelli che fanno i casting e mettono insieme le coppie sono dei perfidi figuri e lo fanno apposta oppure stanno semplicemente facendo le prove per un nuovo reality che coniughi amore e cucina, “coppie e fiamme” potrebbe essere il titolo, ma vedendo come sono andate le cose, sarà il caso stavolta che nascondano i coltelli.

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