Il nuovo Wallace e Gromit

Ha recentemente vinto agli Annie Award come miglior corto di animazione e riporta in scena la celebre coppia Wallace e Gromit. Molte scene fantastiche, ma anche un'impressione di già visto...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

E' sempre un piacere ritrovare la magica coppia di Wallace & Gromit, anche se solo per un corto. D'altronde, il loro unico lungometraggio, lo strepitoso Wallace & Gromit - La maledizione del coniglio mannaro, non aveva trovato i favori del pubblico americano e quindi per ora ci dobbiamo accontentare di questo episodio di mezz'ora.

Dico subito che Wallace and Gromit in A Matter of Loaf and Death (chiaro riferimento al capolavoro di Powell e Pressburger A Matter of Life and Death, tradotto da noi come Scala al paradiso) è assolutamente da promuovere, anche se non a pieni voti e con qualche riserva.

Iniziamo dai punti forti. Nick Park è forse il regista di animazione più bravo a livello tecnico che ci sia in circolazione. Il suo utilizzo degli angoli di ripresa e il suo senso del ritmo non ha praticamente uguali. Assistendo a un suo lavoro, si ha l'impressione di vedere un dizionario di cinema vivente, per la precisione e l'accuratezza con cui sceglie le sue inquadrature. Anche questo ultimo corto non fa certo eccezione, pieno com'è di riferimenti visivi al suo maestro Alfred Hitchcock.

E la fantasia di presentarci delle macchine (così come delle idee tout court) straordinarie, mostrano che la verve creativa di questo gigante dell'animazione non è venuta meno. Basti pensare non solo al classico risveglio di Wallace, come sempre spettacolare, ma anche alla scena legata a una bici fuori controllo.

Forse, dove il corto funziona meno, è nel ripresentare situazioni sostanzialmente già viste, come un interesse amoroso per cui Wallace perde la testa (La maledizione del coniglio mannaro, Una tosatura perfetta) o qualcuno che diventa un pericoloso rivale di Gromit (e rischia di fare del male a entrambi, come ne I pantaloni sbagliati). Discorso contraddittorio anche per le numerose citazioni che riempiono questo prodotto. Se alcuni collegamenti funzionano bene (Aliens 2, il primo film di Batman - del 1966! - e probabilmente anche il secondo lungometraggio di Stanley Kubrick, Il bacio dell'assassino, per la scena coi manichini), altri francamente non sono il massimo (quante parodie di Ghost possiamo ancora sopportare?).

Insomma, per i fan un appuntamento obbligatorio. Senza però aspettarsi troppe sorprese...

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