Il mago di Oz è il prequel di Twister?
Il mago di Oz è il film che ha ispirato Twister? È ambientato nello stesso Tornadoverso? È forse una origin story? Indaghiamo
Il mago di Oz è senza dubbio alcuno una delle opere (cinematografiche e non) più famose del ventesimo secolo, nonché una delle più influenti. Pur mascherandosi da opera per bambini, o per tutta la famiglia se preferite, è ricco di strati di significato che parlano anche agli adulti che sanno ascoltare, e la chiarezza espositiva delle sue metafore e dei suoi messaggi su cosa ci renda umani è ancora oggi esemplare. E poi ha un enorme pregio che ci è tornato in mente in questi giorni in cui si parla tanto di Twisters: è un film che parla anche di un tornado, che nonostante sia presente in tutta la sua gloria solo in una sequenza piazzata all’inizio è ancora oggi uno dei momenti più memorabili del film di Victor Fleming.
Il mago di Oz e il suo tornado
Se ci pensate, è curioso che una delle scene più famose di Il mago di Oz sia quella iniziale (quasi), ancora ambientata nel nostro mondo e che serve “solamente” per mettere in moto gli eventi, che poi prenderanno tutt’altra piega dimenticandosi dei fenomeni atmosferici una volta che Dorothy sbarca a Oz (Dorothy che peraltro di cognome fa “Gale”, che in italiano significa “burrasca” o “vento molto forte”) (un’altra coincidenza divertente è che Victor Fleming dovette abbandonare le riprese prima della fine perché era richiesto sul set di Via col vento, a proposito di tornado).
È possibile che questa meritatissima fama sia dovuta al fatto che la scena del tornado è spaventosa. Doveva esserlo ancora di più nel 1939, quando la CGI ancora non esisteva e bisognava inventarsi trucchi di ogni genere per mettere in scena un fenomeno atmosferico così complesso: ancora oggi fa impressione notare quanto sia credibile, e 90 anni fa probabilmente molta gente fuggì dalla sala convinta che il tornado stesse per uscire dallo schermo (non abbiamo una fonte per verificare questo fatto). Ma non è solo quello: tutta la scena è una sequela di piccoli piani sequenza frenetici e angoscianti, che seguono Dorothy che va in cerca di un modo di mettersi in salvo; e qui e là ci sono anche inserti da horror puro, come il momento in cui, ormai rapita dalla tromba d’aria, Dorothy vede la Malvagia Strega dell’Est a cavallo di una scopa. Il piglio da disaster movie fa poi un delizioso contrasto con l’arrivo di Dorothy a Oz, un momento di calma dopo la catastrofe che permette a chi guarda di prendere finalmente un po’ di fiato. Ci sono, insomma, parecchie ragioni cinematografiche per cui il tornado di Il mago di Oz è diventato così (gasp!) iconico.
Il mistero del tornado
D’altra parte, il tornado in quanto fenomeno atmosferico è un classico del Kansas, uno degli Stati americani (insieme a Texas, Oklahoma, Nebraska, Missouri, Iowa e South Dakota, e pezzetti di Colorado, Florida, Wisconsin, Tennessee, Indiana, Illinois e Kentucky) che si trovano nel mezzo della cosiddetta Tornado Alley, una striscia di territorio – dai confini parecchio fluidi e mai davvero definiti da un punto di vista meteorologico – nella quale la formazione di tornado è particolarmente frequente. Per dire: il concetto di “Tornado in Kansas” ha una pagina Wiki dedicata, per cui la scelta di L. Frank Baum di utilizzare una tromba d’aria come elemento di rottura dell’equilibrio ha perfettamente senso.
Ed è anche normale che, a fronte di venti che possono soffiare a oltre 400 km/h e tutto il resto della roba che un tornado si porta dietro, possa succedere che qualche oggetto anche di un certo peso venga sollevato e trasportato via; non abbiamo statistiche a riguardo, ma non c’è dubbio che in Kansas ci sono parecchie persone che dopo un tornado si sono ritrovate senza un tetto sopra la testa. Ma portarsi via un’intera casa, soletta, vespaio, fondamenta e tutto? Di questo non esistono testimonianze nel mondo reale, il che ci fa sospettare che Il mago di Oz possa contenere anche un po’ di magia. Restiamo quindi nell’universo di finzione del film: immaginate di essere un meteorologo (o uno storm catcher) del Kansas che assiste allo spettacolo di un’intera casa colonica che viene sollevata da terra e trasportata chissà dove. Siamo abbastanza certi che passereste il resto della vostra vita a fare ricerche su questo fenomeno.
Il mago di Oz e Twister
E qui arriviamo finalmente al punto al quale volevamo arrivare fin dall’inizio: Il mago di Oz è un prequel di Twister. È un film che si inventa il cineuniverso dei tornado potentissimi, e ci lascia con un mistero: come funzionano veramente questi tornado? La magia che li sostiene arriva dalla Terra o da Oz? Quello del film di Fleming è un fenomeno isolato oppure ogni tanto nel Kansasverse si sviluppano eventi estremi di questo genere? Il mago di Oz si concentra su Dorothy e sulla sua missione di tornare a casa, e mette in soffitta il mistero del tornado. Ma non ci sono dubbi che tutti i meteorologi dell’Ozverso abbiano passato i decenni successivi a studiare, fare ricerche, formulare ipotesi e cercare di capire come sia possibile che un po’ di vento sollevi un’intera abitazione.
Esiste insomma un ricco universo narrativo post-Mago di Oz, non ancora sfruttato, che racconta la ricerca del sapere di queste generazioni di studiosi che vagano per la Tornado Alley in cerca di risposte. Ed è un universo che conosce il suo culmine in Twister, appunto, che pur essendo ambientato in Oklahoma e non in Kansas (ma d’altra parte sono confinanti) prende le mosse proprio da quella prima scena del film di Fleming. In Twister nn cielo dicono, almeno non esplicitamente, e provano anzi a farci credere che Helen Hunt, Bill Paxton e compagnia abbiano altri motivi, personali o scientifici, per andare a caccia di tornado. Ma chi conosce il Tornadoverso sa bene che non è così: Jo Harding, il personaggio di Helen Hunt, è una lontana discendente di Dorothy Gale, che vuole svelare dopo quasi un secolo il mistero della casa della sua antenata, e del tornado che l’ha sollevata da terra. Oppure potete continuare a credere che sia tutto un caso, per esempio il fatto che il macchinario per andare a caccia di tornado inventato da Jo si chiami “Dorothy”, o che il tornado della sequenza finale assomigli incredibilmente al suo antenato (che recitò anche in altri film, peraltro). Il Tornadoverso vi aspetta, e non possiamo credere che non vogliate scoprire la verità, tutta la verità, anche quella sui legami tra il tornado di Il mago di Oz e Sharknado. Quindi: pillola rossa o pillola blu?
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