Il Libro della Vita: BadTaste.it alla presentazione di Guillermo del Toro e Jorge Gutierrez!

Siamo stati tra i primi al mondo a vedere alcune scene di Il Libro della Vita, presentate nientemeno che da Guillermo del Toro e Jorge Gutierrez. Ecco il nostro resoconto!

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Nel mese di luglio abbiamo partecipato a un evento molto speciale: siamo stati tra i primi al mondo a vedere alcune scene di Il Libro della Vita (Book of Life), il nuovo film di animazione della 20th Century Fox Animation e Reel FX, diretto da Jorge Gutierrez e prodotto da Guillermo del Toro, in arrivo ad Halloween negli USA e il 22 gennaio in Italia.

Protagonisti dell'evento proprio Gutierrez e Del Toro, che hanno presentato le scene ai giornalisti in una sala cinematografica degli studi della 20th Century Fox a Century City (Los Angeles).

Il Libro della Vita è il film del debutto di Jorge Gutierrez, un progetto molto personale cui Guillermo del Toro ha voluto dare il suo sostegno fin dall'inizio. La storia è ambientata nel contesto della festività messicana del Giorno dei Morti, e vede come protagonisti due ragazzi: Manolo (doppiato da Diego Luna), che preferisce cantare piuttosto che diventare un matador come vorrebbe la sua faiglia, e il suo migliore amico Joaquin (doppiato da Channing Tatum), orgoglio del villaggio per le sue imprese eroiche. I due si contendono il cuore di Maria (doppiata da Zoe Saldana). In particolare, Manolo dovrà attraversare il regno dei Morti per riunirsi a lei, vittima di una scommessa decisamente... soprannaturale.

Lo stesso Del Toro ha preso per primo la parola per parlarci di cosa lo ha spinto a sostenere questo progetto:

Venne da me con questa scatola piena di teschi e fiori e mi chiese se potevo aiutarlo a produrre il film. All'epoca, proprio come adesso, cercavo di avere una vita personale. Ero pieno di lavoro e non volevo interessarmi a qualcosa di nuovo. Ma, prima di tutto, è grasso, e questo per me è un elemento positivo quando devo prendere una decisione su qualcuno. Quest'uomo sa come si mangia e si beve, quindi mi sta simpatico! Inoltre sono rimasto impressionato dalle immagini che mi ha proposto. Ho iniziato a specializzarmi come produttore di registi alla loro opera prima, l'ho già fatto diverse volte, ritengo sia importante introdurre nuove voci nel genere fantastico (fantasy, fantascienza, horror). Servono voci fresche. E così abbiamo visto le sue immagini, abbiamo iniziato a parlare e sono rimasto intrappolato! Quando decido di produrre qualcosa lo faccio perché ritrovo qualcosa di me in un progetto, oppure perché vedo qualcosa che penso meriti di essere protetto. Quando vidi La Madre e lessi il finale mi resi conto che era un progetto che dovevo aiutare a far arrivare sullo schermo intatto, senza cambiamenti. Sono molto protettivo, a volte sono molto severo e pretendo che non ci si dimentichi i motivi per cui sono rimasto impressionato per qualcosa in un primo momento. La terza cosa che trovo importante è vedere qualcuno con una visione. Jorge è un visionario, lui è il suo film, è in grado di navigare dentro il suo mondo. Io e le mie figlie eravamo già fan della sua serie El Tigre:

...inoltre, Jorge è Messicano. Ha un legame importantissimo con il Messico, vedere quello che mi aveva proposto mi ha fatto provare moltissima nostalgia.

Inoltre, l'ultimo aspetto positivo è che qualsiasi cosa succeda ora conosco qualcuno con cui posso fare una gran bella cena!

Poi è venuto il turno di Gutierrez, un uomo molto simpatico, allegro e davvero appassionatissimo di questo progetto, che ha tenuto un vero e proprio keynote nel quale ha presentato immagini e scene sparse dei primi due atti del film. Le scene in questione, in 2D, non erano ancora rendering definitivi (anzi, alcune erano composte solo da modelli CGI con colori base), e il suono e la colonna sonora erano temporanei. Ciononostante sono state in grado di trasmetterci perfettamente l'anima di questo film (una opinione vera e propria potremo farcela solo dopo averlo visto nella sua interezza, ovviamente), da lui così introdotto:

Il Libro della Vita è un film davvero personale per me. E non è un caso che sia ricco di metafore sul cibo! Se dovessi fare un confronto culinario, nel quale io e Guillermo siamo molto bravi, potrei dire che è un ricettario della mia famiglia, e che tutti i piatti che ama la mia famiglia sono contenuti in esso. Sono storie che vengono dalla mia famiglia, alcuni elementi sono stati migliorati per il film ovviamente, perché come mi diceva sempre mio nonno Luis quando avevo cinque anni. "Non lasciare mai che la verità prevalga su una bella storia!" ...un consiglio che ho fatto subito mio, anche se mi ha messo spesso nei guai! È così che è nata la mia passione per raccontare le storie.

Stilisticamente il film è ispirato all'arte popolare messicana, e quella dell'America Latina in generale. Il motivo per cui amo questo tipo di arte, e in generale le cose che sono fatte a mano, è il fatto che è arte fatta dalla gente per la gente, e incentrata sulla gente. È un riflesso di ciò che siamo. Il film è una lettera d'amore a questo tipo di arte. Pieno di texture, potete vedere le tracce lasciate dagli artisti sui personaggi.

Nella prima scena mostrata notiamo proprio questo: i personaggi sembrano scolpiti a mano, non in CGI, e sono ricchissimi di dettagli. Nella clip, un gruppo di studenti entra in un museo d'arte messicana. Una guida turistica di nome Mary Beth (doppiata da Christina Applegate) mostra ai bambini Il Libro della Vita, e parla loro delle straordinarie leggende e fiabe che contiene. Ed è così che inizia il racconto: il minaccioso Xibalba (Ron Perlman) è stato creato dal catrame e dal fango, la splendida La Muerte (Kate del Castillo) è una donna scheletrica con un enorme e decoratissimo sombrero e un velo. La Muerte guida la Terra dei Ricordati, mentre Xibalba domina la Terra dei Dimenticati, non molto volentieri a dire il vero. Molto tempo addietro le due creature soprannaturali avevano una storia d'amore; fecero una scommessa che lui perse, e Xibalba ora è invidioso della vita di La Muerte nella Terra dei Ricordati ed è ancora innamorato di lei.

Ma il suo animo è comunque crudele e calcolatore: ecco quindi che la convince ancora una volta a fare una scommessa. I due scoprono i piccoli Manolo e Joaquin che combattono per i favori di Maria: quale dei due otterrà la mano della bambina? Chi indovinerà vincerà la scommessa.

book of life bambini

Nella scena successiva sentiamo una versione rifatta di i Will Wait dei Mumford & Son's, durante il quale vediamo un montaggio dei ragazzi che crescono - Manolo è costretto a lasciare la sua passione per la chitarra e diventare un matador. Accetta questo suo destino e durante una corrida (nella quale dovrà provare il suo valore) reincontra Joaquin e una splendida Maria. Improvvisamente Manolo rifiuta di uccidere il toro, e viene deriso da tutti. Abbandonato nello stadio e isolato da tutti, canta una nuova versione di Creep di Radiohead credendo di non essere sentito da nessuno - ma Maria lo sente.

È solo una delle tante canzoni "rifatte" in stile Mariachi che sentiremo nel film. Ci sono canzoni di Elvis Presley, 30 Seconds to Mars, Biz Markie, Kinky, Rod Stuart, addirittura il cantautore Paul Williams ha scritto alcune canzoni originali. In un'altra scena che abbiamo visto, Manolo cerca di impressionare Maria cantandole una serenata sotto la luna assieme a tre suoi amici musicisti mariachi (molto impacciati a dire il vero): la canzone è cantata da Diego Luna.

Sapendo di perdere la scommessa, Xibalba inganna Manolo e lo fa andare nella Terra dei Ricordati, il luogo ove si trovano i morti. Manolo si trasforma in uno scheletro e parte alla ricerca dei suoi antenati i quali dovranno aiutarlo a riavere Maria. Incontrerà il Fabbricante di Candele (Ice Cube) e troverà lo stesso Libro della Vita: è a quel punto che inizia il vero viaggio, le scene che abbiamo visto fanno parte solo dell'inizio del film, a quanto pare, perché Manolo visiterà diversi mondi e personaggi mitici e dovrà addirittura combattere per salvare il suo villaggio.

book of life loro

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