Il CEO di EA inserito nella classifica dei dieci peggiori manager dell'anno
Tempi duri per John Riccitiello...
Il 2012 non è stato un anno facile per EA: il valore azionario dell'azienda è sceso di oltre un terzo, mentre gli investimenti nel settore social e mobile non hanno ancora dato i frutti sperati. Come se non bastasse, il NASDAQ ha tolto Electronic Arts dalla sua Top 100 a causa delle sue pessime performance borsistiche.
L'accusa a Riccitiello è facile da formalizzare, non ha saputo spostare i ricavi dell'azienda verso i social media e le piattaforme mobile. Una crescita lenta è una cosa, le perdite secche sono ben diverse: EA ha perso due miliardi e mezzo di dollari nel corso degli ultimi quattro anni fiscali.
Al momento però la poltrona di Riccitiello sembra abbastanza sicura, buona parte del top management di EA, infatti, è stato scelto direttamente dal CEO (grazie a due pesanti riorganizzazioni aziendali nel 2007 e nel 2011), dunque è imporbabile che un eventuale successore venga scelto all'interno dell'azienda. L'unico possibile competitor potrebbe essere Peter Moore ma, anche lui fu portato in azienda proprio dal buon John, dunque è improbabile che il Consiglio di Amministrazione lo scelga per dare una svolta alle politiche aziendali.
Il 2013, in ogni caso, sarà un anno importante: l'annuncio sempre più probabile delle nuove console farà capire quali aziende sono preparate al cambiamento e quali no, dunque Riccitiello potrebbe trovarsi davanti all'ultimo "esame di riparazione" prima di conoscere quale sarà il suo destino lavorativo.