I Simpson - La paura fa novanta V: l'apice prima che cambiasse tutto

La storia di come è stato assemblato La paura fa novanta V, lo special di Halloween di I Simpson più efferato di sempre

Critico e giornalista cinematografico


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La paura fa novanta V: l'apice prima che cambiasse tutto

Questo articolo è parte della rubrica Tutto quello che so dalla vita l’ho imparato da I Simpson in cui ogni settimana rivediamo, raccontiamo e celebriamo i 50 episodi della serie che riteniamo più significativi.

Qui trovi la lista completa.

La paura fa novanta V - Sesta stagione, episodio 6

HOMER: “Ok, niente panico, ricorda il consiglio di tuo padre nel giorno del tuo matrimonio”
ABE SIMPSON: “Semmai tu dovessi viaggiare indietro nel tempo non calpestare niente, perché anche il benché minimo cambiamento può alterare il futuro in maniera irreversibile”

trita simpson

Non è la persona più accomodante del mondo David Mirkin. Un bastian contrario nato messo al timone, come showrunner, di una serie che fin dal suo debutto aveva goduto di grande libertà perché parto di James L. Brooks (la Fox l’aveva pregato di creare una serie per loro, I Simpson fu il risultato e nessuno la poteva toccare fin dall’inizio). Già nella sesta stagione Mirkin, dopo la stretta sulla censura della rete che aveva chiesto di marginalizzare Grattachecca e Fichetto, creò l’episodio con Grattachecca e Fichettolandia, poi per lo speciale di Halloween di quell’anno andò in cerca dell’episodio più sanguinolento possibile. Un collage di tre parodie durissimo sulla violenza. Nel fare questo mise insieme un piccolo capolavoro. Con una certa fierezza, anni dopo, lo stesso Mirkin ha definito questo Halloween special come “il più disturbante di sempre”.

marge legge simpson

Niente più tombe con i nomi fantasiosi all’inizio, niente più filo rosso e conduzione dei personaggi per introdurre e collegare i vari segmenti, solo una intro lasciata a Marge per sottolineare il carattere eccezionalmente violento della puntata. L’idea è geniale. Era stato il Congresso degli Stati Uniti a chiedere la stretta sulla violenza in tv e mentre Marge mette in guardia gli spettatori le arriva una velina che annuncia che proprio il Congresso non gli lascia mandare in onda quella puntata e al suo posto andrà invece in onda un film con Glenn Ford del 1947 200 miles from Oregon. Film che non esiste ma di cui vediamo un estratto di pochi secondi dopodichè I Simpson riprendono controllo dell’etere e inizia la puntata.

the shinning simpson

Il primo episodio è The Shinning, parodia di Shining, in cui Homer e famiglia sono i guardiani dell’hotel di mr. Burns. Lui taglia la tv e porta via la birra in modo che Homer sia più produttivo, la cosa lo farà impazzire (Smithers avanza l’ipotesi che forse questa politica è ciò che ha fatto diventare dei pazzi omicidi i precedenti guardiani e Burns si propone di offrirgli una coca cola se anche questa volta accadrà). L’inizio è molto sottotono per il ritmo di quegli anni e le citazioni abbastanza pedisseque. È insomma una parodia molto classica e con poche grandi invenzioni ma una regia eccezionale che crea un po’ il feeling horror e quello comico visivamente.

shinning boe simpson

Non è infrequente che alcuni episodi siano più convenzionali di altri. Il punto degli speciali di Halloween è che sono terribilmente lunghi da produrre. Ci vuole tre volte il tempo delle solite puntate, circa nove mesi cioè. Questo perché per loro natura hanno luoghi e costumi inediti, dunque i personaggi vanno ridisegnati (e ci vogliono molte prove, tentativi e aggiustamenti) e allo stesso modo vanno testati gli ambienti invece di utilizzare i soliti sfondi e le solite ambientazioni. Questo senza contare che poi ci sono anche nuovi personaggi da animare. Il segmento di The Shinning ad esempio ha solo luoghi inediti.

shinnins scritte simpson

Il giardiniere Willie verrà chiamato da Bart tramite la luccicanza salvo poi essere ucciso a colpi di accetta una volta entrato in casa. Tuttavia la televisione a batterie che aveva portato con sé poi calmerà Homer. “Tv! Maestra! Madre! Amante segreta” e tutti si riuniranno nella neve attorno a quella televisione portatile fino a congelarsi e non poter cambiare canale davanti alla trasmissione dei Tony Awards.
L’episodio finisce così. Anni dopo Al Jean (un altro storico showrunner) ha raccontato a Little White Lies come dopo la morte di Stanley Kubrick scoprirono che si era fatto spedire un box di DVD di I Simpson nel quale c’era anche questo episodio qui. Al contrario Matt Groening all’epoca in cui fu scritta questa puntata non aveva mai visto Shining e non capì nessun riferimento.

homer shinning specchio

Tutta un’altra classe la maniera in cui si apre l’episodio successivo, Tempo e Castigo, che invece viene da un’idea di Groening. Una vera bomba. La famiglia è a tavola e Homer sta dicendo quanto sia felice di condurre la vita senza problemi che ha, nel paese libero e democratico in cui vive, quando Lisa gli urla terrorizzata che la sua mano è finita nel tostapane. Seguirà un delirio per liberarla. E poi di nuovo non si sa come la mano sarà incastrata un’altra volta (le gag sono sempre doppie). Non ha letteralmente nessun senso, se non introdurre una trama fuori dalla grazia di Dio. Homer ripara il tostapane e inavvertitamente lo trasforma in una macchina del tempo. Così. Ma l’idea originale di Matt Groening era ancora più scema, la mano incastrata nel tostapane è quello che fa viaggiare Homer nel tempo, non si sa perché. Il punto poi è la dinamica tra cambiamenti nel passato e influenza nel presente che poi è l’elemento parodiato da Rumore di tuono di Ray Bradbury.

tostapane simpson

Questo è il classico caso di delirio d’animazione. Ci sono i dinosauri, ci sono le realtà alternative, Homer vestito come Flanders, i personaggi cambiati e mutati e animazioni mai fatte prima. Il tutto per parodiare poi qualcosa di non molto famoso, almeno non quanto Shining. Ma anche questo è normale, come spiegano gli showrunner stessi, non è infrequente che molte persone abbiano scoperto libri o film dell’orrore dopo aver visto le parodie e avendoli riconosciuti dalle citazioni. Per i suoi primi anni La paura fa Novanta è stata un’occasione di rimettere in scena non solo i grandi classici ma pure i prodotti meno noti della paura e tensione.

homer dinosauri simpson

Mentre Homer è nel tunnel spaziotemporale che viaggia poi c’è una gag ancora più insensata di cui, ancora oggi, nessuno ha trovato una spiegazione. Homer si accorge di quel che accade e dichiara di essere “Il primo non-brasiliano a viaggiare nel tempo”. È pieno di forum, discussioni, supposizioni e ardite spiegazioni su questa storia del Brasile, nessuna però è convincente. La verità è che la battuta originale era: “Sono la prima persona non di finzione a viaggiare nel tempo” e poi fu cambiata in non brasiliano. Era un’idea di Matt Groening la prima battuta, mentre la seconda, dichiara lui, non l’ha mai capita. La tesi più accreditata online è che il riferimento sia a Carlos Castaneda e alle sue avventure psichedeliche, ma Castaneda non è brasiliano. Un’altra spiegazione più o meno sensata è che tutto serva alla gag successiva, cioè l’incontro con Peabody & Sherman (personaggi di una vecchia serie animata che viaggiavano nel tempo), i quali gli ricordano che lui è il secondo. Cosa che ha senso se la battuta fosse stata quella originale (sulla persona non di finzione) ma non così, perché né Peabody né Sherman sono brasiliani.

Alla fine l’ipotesi più probabile è la più semplice, che non abbia senso, come la mano nel tostapane.

homer starnuto dinosauri simpson

Homer finisce nell’era preistorica, e lì ricorda l’insegnamento paterno di non toccare nulla per non alterare il futuro, inavvertitamente però uccide una zanzara e tornato nel presente si ritrova in una distopia in cui Ned Flanders è un dittatore e tutti sono i suoi schiavi. Alla prima protesta di Homer la famiglia sarà prelevata per essere RiNeducata. Il che prevede anche una lobotomia. Tornato nella preistoria non riesce a non uccidere un pesce, cosa che gli fa trovare nel presente una famiglia gigante pronta a schiacciarlo. Nel terzo viaggio nel passato starnutisce sterminando i dinosauri con i suoi germi. Sembra una tragedia ma la grande trovata è che dopo le distopie stavolta nel presente trova una casa ricchissima, bambini educati, tutto idealizzato solo che nessuno sa cosa siano le ciambelle. Homer scappa spaventato prima di scoprire che in quella versione del presente le ciambelle piovono dal cielo.

La quarta versione del presente vede il giardiniere Willie di nuovo accettato alla schiena come in The Shinning, solo che questa volta è Maggie a farlo per poi parlare con la voce di James Earl Jones (lo stesso che doppia Darth Vader) e dire: “Questo è senz’altro un universo conturbante”. Pura anarchia che funziona. Distrutto da tutto questo viaggiare Homer comincia a distruggere tutto nel passato creando tantissime realtà alternative e rendendosi ridicolo davanti a Kang e Kodos (personaggi che non mancano mai in nessuno speciale di Halloween). L’ultima realtà visitata da Homer sarà una in cui tutti mangiano con lingue da lucertola e alla fine si accontenterà dicendo: “Beh ci siamo quasi”.

punizione simpson

Il terzo episodio, Mensa da incubo, è infine una parodia di 2022: i sopravvissuti e soprattutto è la prima sceneggiatura mai scritta per la serie da David X. Cohen, che sarebbe poi diventato uno dei grandi maestri della seconda fase di I Simpson. Inizia con Bart che fallisce nell’aizzare la classe in uno scherzo e viene così mandato in punizione, solo che la sala delle punizioni è sovraffollata (“L’ossigeno sta finendo” - “Avresti dovuto pensarci prima di lanciare quell’aeroplanino di carta!”) e quindi è mandato in punizione in sala mensa. Anche lì l’area è sovraffollata e le contemporanee lamentele della cuoca Doris sui tagli al budget per la mensa che li hanno costretti ad usare carne di serie Z (“contiene animali da circo e altri riempitivi”) fanno venire a Skinner l’idea di cucinare gli studenti. Secco Jones è il primo e gli hamburger fatti con la sua carne sono ottimi (“Hanno un sapore così giovane ed impudente”).

hamburger secco jones

Nella puntata ci sarebbe dovuto essere anche Homer che parlava di come avrebbe voluto mangiare Milhouse. La scena è stata però tagliata e di quella trovata rimane solo il libro dal geniale titolo: “Il piacere di cucinare Milhouse”. All’epoca questo segmento era l’unico a non avere nemmeno un’immagine di Homer. Un’altra scena fu poi tagliata, quella cui Terry viene trasformata in salsa teriyaki e Sherry in una salsa sherry.

il piacere di cucinare milhouseAd essere rimasta fortunatamente è la gag splendida, tutta di montaggio come in John Landis, in cui dopo aver appositamente messo in punizione lo studente tedesco Uter la scuola indice una giornata Oktober Fest con dieresi a caso (“Non c’è forse un po’ di Uter in tutti noi?!” dice Skinner). Spaventati all’idea di essere i prossimi ad essere cucinati Bart, Lisa e Milhouse tentano la fuga venendo scoperti da cuoca Doris e quasi salvati da Willie, che per la terza volta è accettato nella schiena.

oktober fest simpson

È questa l’apoteosi degli special di Halloween. Certo poi ci sarà quello con Homer disegnato in computer grafica e ci saranno altri singoli episodi godibilissimi, ma questa carrellata di parodie per concretezza, originalità e capacità sbruffona di fare horror (specialmente con questo segmento) con l’animazione per la tv di prima serata non è mai stata superata. Le trovate, i punti di inquadratura e la maniera in cui cercano comunque di disturbare, dare fastidio e trovare il punto d'incontro tra il giocoso e l'efferato è imbattibile.

milhouse tritato simpson

Anche la classica critica alle istituzioni prende nel segmento scolastico una piega estrema ma coerente con il resto della serie. Cosa che invece è capitata poi sempre meno perché I Simpson stessi sono diventati altro, le parodie non sono più state esclusiva degli speciali di Halloween ma sono diventate parte delle serie, continuamente, e le puntate stesse non sono più state così ancorate al realismo come all’inizio, cosa che reso meno clamorose e uniche le fantasie di Halloween.

simpson pelle

Messi nell’angolo Bart, Lisa e Milhouse finiscono in un gigantesco trita alimenti e proprio in quel momento Bart si sveglia nella quiete della sua camera dove trova tutta la famiglia: “Non c’è nulla da temere tranne quella nebbia che rivolta come un guanto le persone”. È forse il momento più horror. La famiglia che perde la pelle è la punta gore. La trovata viene dalla puntata The Dark dello show radiofonico Lights Out, un programma che aveva terrorizzato l’infanzia di David X. Cohen. La chiusa era così terribile che fu smorzata da un paradossale numero musicale sulle note di Chorus Line per alleggerire un po’ il tutto e ridargli il suo tono demenziale.

simpson chorus line

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