I Simpson e le molestie, 20 anni prima del #metoo
Un equivoco con al centro un sedere e una Venere di Milo gommosa porta i Simpson di femminismo per criticare in realtà i media
I Simpson: Homer Acchiappone - Sesta stagione, episodio 9
Homer: “Oh Dio aiutami. Aiutami Dio!!”
TELEFONO SQUILLA
Homer: “Pronto…..”
Diogene Jones: “Homer sono Dio…gene Jones di Immondo Profondo”
È un’introduzione più lunga e articolata del solito quella che accende la fiamma della puntata. E soprattutto demenziale (ma per quello va ringraziato John Swartzwelder come vedremo dopo). Tutta la puntata infatti ha una serie di variazioni demenziali eccezionali che puntellano una tesi di fondo di ferro.
A colazione Homer annuncia a tutti di possedere due biglietti per la fiera dei dolciumi ottenuti aprendo tutte le barrette di cioccolato che ne contenevano uno ogni milione. E già qui la puntata mostra il classico atteggiamento sprezzante di I Simpson verso la scrittura comica. Le gag non sono mai sottolineate, ogni spettatore arriva fino a dove può arrivare e se l’ironia di Homer che per andare a riempirsi di dolci ad una fiera apre milioni di confezioni di barrette di cioccolato ma non le mangia non colpisce subito tutti non importa. Il ritmo è sempre più importante.
Visto che lui ha scelto Marge per accompagnarlo (perché è adulta e più forte, così da poter contrabbandare più dolciumi di un bambino) qualcuno dovrà fare da babysitter ai tre. Solo che nessuno più vuole badare a Bart, gli unici candidati sono un barbona e una universitaria. Di nuovo, nessuno lo sottolinea ma che un’universitaria sia messa al medesimo livello di “disposta a tutto” di un barbone fa molto ridere. La ragazza è Ashely Grant ed è presentata subito come attivista femminista, perché Lisa la conosce, è venuta a parlare a scuola di come le donne non debbano essere cittadine di secondo grado.
Questa puntata è andata in onda nel 1995 ma ci sono già una serie di dettagli che oggi sono parte di discussioni e cambiamenti. A partire del termine “unenlightened” che Lisa usa per descrivere Bart quando dice qualcosa di molto poco femminista, cioè “non illuminato”. Unenlightened non è molto lontano da “woke”, il termine effettivamente usato oggi per descrivere chi ha capito come stanno le cose e non vuole farsi guidare dal patriarcato (ma anche dalla visione più o meno sottilmente razzista della società) che guida la maggior parte delle persone.
In queste scene inoltre sono messe in chiaro due cose: la prima è che Ashley è sveglia e degna di rispetto (perché Lisa la guarda con ammirazione), è intelligente e acuta. I Simpson ci mettono poco a trasformare tutti in clown, ad esasperare i tratti di una personalità e prenderla in giro ma non lo fanno con Ashley. La seconda è che addirittura è così sveglia che riesce là dove molti non riescono: sa come aver a che fare con Bart e quindi con i maschi dall’atteggiamento patriarcale. Tira fuori dalla borsa un videogioco (Smembratore IV) in cui “criminali condannati se le danno con uncini arrugginiti” e con quello lo comanda a bacchetta. L’immagine di lei che lo sventola facendo fare quel che vuole al maschio che prima l’ha chiamata una “pollastrella che non vuole essere chiamata pollastrella” con fare machista, è sufficiente a far capire da che parte stia la puntata. È importante dirlo visto quello che seguirà.
Homer e Marge si recano alla fiera dei dolciumi (che è nella stanza 1, mentre nella 11 c’è la fiera di veleno per topi a forma di caramelle) dove rubano tutto il rubabile fino a che Homer non nota la Venere di Milo gommosa, la caramella gommosa più rara in assoluto e la ruba con un diversivo, facendo però scattare l’allarme. È tutto sopra le righe e senza senso, quindi la chiusa in forma di parodia di Homer che mette insieme le caramelle frizzanti con la Buzz Cola, la agita e poi la lancia come fosse una bomba a mano scatenenado un’esplosione è perfettamente in tono. Quell’idea lì, di prendere in giro i personaggi che saltano via da un’esplosione venendo verso l'obiettivo oggi è trita, allora era la prima volta, soprattutto funzionava perché fino a quel momento tutta la fiera era stata un paradosso demenziale.
Nel riportare la baby sitter a casa, dopo averle chiesto “Universitaria eh?! Com'è che mandate razzi sulla Luna ma non riuscite a non far puzzare le mie scarpe?”, Homer vede la Venere di Milo sul suo sedere (evidentemente rimasta attaccata quando si è seduta) e nel levargliela si crea l’equivoco: lei infatti crede che lui le abbia toccato il sedere (aiutata da una faccia sbavona di Homer). Il giorno dopo c’è il delirio di proteste davanti casa Simpson e i media ci si buttano subito a pesce. La puntata infatti non è sulle molestie sessuali ma sulla maniera in cui i media distorcano la realtà con nessun interesse verso i fatti, solo per fare intrattenimento, come si cibino delle vite delle persone creando mostri e eroi a piacimento.
Accusato di aver toccato il sedere ad Ashley, Homer si giustificherà dicendo di averle levato una Venere di Milo gommosa dal sedere, “Certo, la solita scusa!” si sentirà rispondere da un’attivista.
Deve ancora toccare il fondo però. Contattato dalla trasmissione Immondo Profondo (che già conosce per un servizio sul Sasquatch che definisce “onesto e imparziale”) Homer andrà a dare la sua versione dei fatti in televisione ma la registrazione sarà apertamente manipolata per orientare l’opinione pubblica e dipingerlo come un mostro con un uso esilarante prima della musica drammatica (ed è fantastico come vengano ricreate una musica e delle inquadrature in perfetta linea con il linguaggio televisivo) e poi del montaggio. A quel punto Homer e la sua vicenda diventeranno una barzelletta televisiva. Tutte le trasmissioni parlano di lui, specie i talk show del pomeriggio dove donne che non lo conoscono piangono (“Le sue lacrime sono più eloquenti di qualsiasi fatto vero”) e il pubblico in studio si lamenta con l’Orso Ben, un’altra divagazione demenziale eccezionale.
Immondo Profondo è una gran trovata, è la summa di tutte le trasmissioni di pseudo-attualità che riraccontano notizie date da altri fingendo di approfondire (con servizi sul loco o interviste ai protagonisti) ma in realtà distorcendo tutto per creare mostri, minacce, paura e fare leva sui sentimenti peggiori. Diogene Jones, il conduttore, è un gioiello di caratterizzazione che mescola il fare duro da giornalista navigato (con sigaretta), lo sguardo serio e apparentemente pieno di etica, al peggio del peggio.
Ancora il demenziale spinto però: Homer disperato ipotizza di fuggire e ricominciare una nuova vita in fondo al mare, con uno stacchetto simile a In fondo al mar di La Sirenetta, solo che finisce con lui che mangia tutti i pesci. È il tipo di divagazioni e salti per associazione di idee che poi faranno la fortuna di I Griffin, qui però li scrive principalmente John Swartzwelder, una delle figure più strane e assurde del team creativo dietro I Simpson. È stato parte della squadra dalla prima alla 14esima stagione, scrivendo almeno un episodio ad annata e collaborando alla revisione di tantissimi altri. Secondo Al Jean è la persona che in assoluto ha scritto più puntate di tutti. Se si aggiungono quelle a cui ha fatto da consulente non si finisce più. È il principale responsabile comico di I Simpson e le sue puntate tendono ad essere un concentrato di battute.
Greg Daniels, l’altro sceneggiatore della puntata, al contrario è un grande ideatore di trame, è sua ad esempio la puntata in cui Bart si vende l’anima, e pure in questa dà sfoggio di una capacità non banale di utilizzare gli eventi per dire qualcosa di significativo.
Arrivati a questo punto dell’episodio infatti è chiaro che Homer Acchiappone non è come poteva sembrare una puntata sull’abuso sessuale, ma una sui media. Originariamente era stata pensata come uno scontro tra Homer e Lisa sul tema del femminismo, in realtà è una requisitoria precisissima su come i media spettacolarizzino la cronaca, distorcendo ed emettendo sentenze senza bisogno di prove o fatti. Il caso O. J. Simpson era passato da soli 5 anni e la televisione (Fox in cima, infatti è citata esplicitamente) avevano imparato da quel caso che il pubblico ha voglia di emettere giudizi e molte trasmissioni diverse possono essere sostenute solo sulla cronaca. Le molestie sono un pretesto per la puntata come per quelle trasmissioni.
La parte più interessante però non sono le esilaranti gag demenziali di Swartzwelder ma come la puntata imiti quasi tutti i linguaggi della televisione, non solo quello dei talk show o dei canali all news che tengono la casa sotto controllo dall’elicottero con una tecnologia infrarossi o ancora quello dei film tv scritti e girati in fretta per drammatizzare la cronaca, quelli in cui la sceneggiatura didascalica dice tutto a parole polarizzando torti e ragioni. E anche gli amici di Homer (Boe, il dr. Hibbert, Lenny, Barney e Apu) che sembrano arrivare in suo soccorso venderanno i segreti più luridi di Homer al miglior offerente. Tutti mangiano con questo scandalo inesistente.
Ci sarà anche un goffo tentativo di scagionarsi rivolgendosi all’unico network televisivo che “non conosce il significato dell’intrattenimento”, cioè la tv di pubblico accesso che tuttavia non guarda nessuno. L’unica vera soluzione sarà spostare l’indignazione su qualcun altro. Si scoprirà che il giardiniere Willy filma le coppie che pomiciano e quindi quella notte aveva filmato l’auto di Homer con un’inquadratura che lo scagiona. Le femministe e Ashley riconosceranno il torto e anche la trasmissione Immondo Profondo lo farà comicamente, assieme a molte altre smentite mandate in sovrimpressione velocemente. Subito dopo però lancerà un servizio su un uomo viscido, un immigrato che filma la gente per scopi perversi: il giardiniere Willy.
“Sapete, anche se i tribunali non funzionano più fino a che continueremo a filmarci a vicenda la giustizia trionferà” sarà la chiusa geniale di Marge.
Arrivati alla fine di una puntata che oggi suona diversa rispetto a ieri è evidente che nonostante il rispetto per il personaggio di Ashley, Homer Acchiappone non potrebbe più essere scritta così. È una puntata che non demonizza la vittima né le sue accuse, tuttavia non è nemmeno esplicitamente dalla sua parte. Non schierandosi con Ashely in modi dichiarati, oggi fornisce l’impressione di ridicolizzare una persona che si dichiara vittima e che anzi aveva il coraggio di denunciare il molestatore. Il tema è cruciale nei nostri anni e sarebbe impensabile oggi parlare dei media usando come scusa qualcosa che è così tanto un terreno di negoziazione e scontro. La puntata però è del 1995 e, con tutta la leggerezza che gli si può imputare, mette in ridicolo tutti tranne Ashley.